Vittoria – Tutto è nato da una segnalazione arrivata nell’app youpol, largamente diffusa tra i giovani grazie ai numerosi incontri sulla legalità con gli studenti della provincia voluti dal Questore Trombadore, che consente di inviare segnalazioni alla Sala Operativa della Questura, anche in via anonima, di episodi di bullismo, spaccio di stupefacenti e violenza domestica.
E’ stata segnalata una presunta attività di spaccio nei pressi di un Istituto Scolastico di Vittoria ad opera di alcuni giovani.
Immediatamente la segnalazione veniva veicolata al personale del Commissariato di P.S. di Vittoria che si trovava presso le aree centrali del Comune, per una immediata e mirata attività di osservazione.
L’attenzione del personale operante e’ stata attirata da un giovane, noto per i diversi precedenti di polizia e penali, che, dopo essersi guardato attorno con fare circospetto, cedeva una stecchetta di carta stagnola contenente sostanza stupefacente ad un ragazzo di circa 16 anni che si allontanava subito dopo.
Il giovane è stato bloccato e sottoposto a controllo da parte del personale di polizia con esito positivo, in quanto lo stesso veniva trovato in possesso di 8 stecchette di carta stagnola contenenti sostanza stupefacente del tipo hashishdel peso complessivo di circa 8 grammi.
E’ stato sottoposto ad perquisizione nei pressi dell’abitazione del giovane pusher, che permetteva di rinvenire altra sostanza stupefacente.
Nell’armadio della camera da letto del giovane, occultato all’interno della tasca di un giubbotto, i poliziotti hanno trovato mezzo panetto di hashish del peso di 44 grammi, oltre ad un bilancino di precisione e un coltello ancora intriso di stupefacente, materiale necessario per il peso ed il confezionamento dello stupefacente.
Alla luce di quanto accertato, il ragazzo è stato arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di aver ceduto sostanza stupefacenti a minori di anni 18, nei pressi di un istituto scolastico. Espletate le formalità di rito, su disposizione del P.M. di turno è stato condotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.