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Cronaca

Scoppia un incendio nella Tac dell’ospedale Raimondi

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San Cataldo – Un incendio è scoppiato nell’ospedale Raimondi di San Cataldo, causando danni ai locali delle Tac. Non si registrano feriti. I vigili del fuoco sono stati impegnati fino alle 15 per spegnere l’incendio. Ora è necessario bonificare i locali e determinare le cause del rogo. La guardia medica e il 118 sono anche fuori uso, mentre il primo piano e la radiologia sembrano non aver subito danni. La funzionalità delle tac è ancora in corso di verifica.

Sull’incendio che dei locali TAC dell’ospedale di San Cataldo, il commissario dell’Asp charisce che, in accordo con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco è stata disposta la chiusura non solo del locale TAC, ma, per qualche giorno e precauzionalmente, dei locali della Guardia Medica e del Servizio 118.
“Da domani verranno effettuati gli ulteriori sopralluoghi – dice il commissario Alessandro Caltagirone- volti non solo ad accertare le cause dell’incendio ( in atto si pensa ad una presa elettrica all’interno del locale TAC andata in cortocircuito), ma anche a ripristinare l’uso dei locali di Guardia Medica e Servizio 118, in atto interdetti per questioni legate alla sola salubrità degli stessi.
Sia per la Guardia Medica che per il Servizio 118 sono stati tempestivamente trovati, sempre all’interno del Presidio Ospedaliero, dei locali alternativi da utilizzare a partire da questa sera e per qualche giorno della prossima settimana; ciò a garanzia della continuità delle cure dei nostri cittadini.
Dispiaciuto per quanto accaduto, sarà mia cura dare il giusto impulso a tutte le procedure manutentive straordinarie atte ad accelerare il più possibile il ripristino delle normali attività sanitarie.”

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Cronaca

Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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