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Schifani parla dei rifiuti in Commissione Ecomafie e il sen.Lorefice dice che l’isola imploderà

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Partiamo da un antefatto da non sottovalutare: il Presidente Schifani ha rifiutato più volte l’invito a comparire in Commissione Ecomafie, ostacolandone i lavori, a causa di ‘singolari’ impossibilità oggettive che, però, sembravano sparire selettivamente quando si trattava di presenziare ad altri eventi anche in giro per l’Italia quali Assisi, Roma, etc.. Oggi, finalmente, ha concesso l’onore di una sua interazione con noi, ma solo da remoto.

Mi sembra chiaro che, di fronte a una Sicilia devastata dai crimini ambientali, Schifani non ritenga prioritario o necessario un confronto reale con le Istituzioni competenti. La sua assenza fisica non è solo indice di un evidente e irrispettoso menefreghismo istituzionale, ma solleva dubbi sul suo reale interesse e impegno nei confronti di una questione così delicata e dolorosa per i siciliani e non solo.

Nel corso di questa ‘concessione’, Schifani non si è fatto sfuggire l’occasione di un panegirico a Invitalia, esaltandola come fosse l’ente salvifico della Sicilia. Eppure, neanche una settimana fa chiedevo al Mimit se non fosse proprio Invitalia la causa della stasi delle aree di crisi industriale complesse, una situazione che notoriamente ormai lascia senza parole. La verità è che, senza un’adeguata e sinceramente interessata governance, senza enti di controllo realmente operativi, e senza una reale collaborazione tra Schifani le istituzioni competenti, la Regione Sicilia non si rialzerà. In tutto questo fumo, letteralmente, una sola cosa è chiara: l’emergenza rifiuti verrà gestita da Schifani con gli inceneritori che nella più ottimistica previsione avremo tra 4, 5 anni. E nel frattempo? La Sicilia aspetta e implode”.

Lo ha affermato Pietro Lorefice, Senatore M5S, Segretario di Presidenza del Senato e capogruppo M5S in Commissione bicamerale Ecomafie.

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“Per l’Utin una ‘battaglia’”: l’on. Burtone ed il Pd tracciano la linea sulla sanità: “Accelerare sul progetto del nuovo ospedale”

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L’attivazione dell’Utin, la definizione del progetto del nuovo ospedale, la “battaglia” per evitare la «sperequazione» di servizi tra nord e sud della provincia da parte di Asp, come ad esempio in merito alla mancata realizzazione dell’emodinamica al “Vittorio Emanuele”. In vista del consiglio comunale monotematico di lunedì prossimo sulla situazione sanitaria locale, il Pd gelese fa quadrato intorno al problema insieme all’on. Giovanni Burtone, esponente Dem e membro della commissione sanità dell’Ars, presente questa mattina a Palazzo di Città.

Burtone ha incontrato i vertici dell’amministrazione, c’erano il sindaco Terenziano Di Stefano ed il vicesindaco Viviana Altamore, ma anche tutti i rappresentati del Pd locale: dal commissario cittadino Giuseppe Arancio ai membri della struttura commissariale Franco Di Dio e Giovanni Ferro, dagli assessori Giuseppe Fava e Peppe Di Cristina fino ai consiglieri Gaetano Orlando, Maria Grazia Fasciana, Lorena Alabiso, Giovanni Moscato.

«Abbiamo iniziato la nostra battaglia con la vicenda dell’Utin – ha detto l’on. Burtone -, indispensabile dove ci sono reparti di ostetricia e ginecologia e sale parto. Ma bisogna anche accelerare sulla progettazione del nuovo ospedale», i cui fondi Fsc (130 milioni) esistono già ma manca il progetto.

Di Stefano ha invece sottolineato la necessità di un tavolo di raccordo tra Regione e Eni per la definizione della cessione dei terreni per il nuovo ospedale nell’area di Ponte Olivo, istanza presentata proprio al parlamentare Ars. Lunedì i consiglieri Pd consegneranno al management di Asp una relazione dettagliata di svariate pagine in cui sono elencati i vari disservizi sanitari che insistono sul territorio. 

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Sul Museo del mare un incontro alla Regione ma la data di apertura non c’è ancora

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Un cronoprogramma che porti, in tempi rapidi, alla riapertura e alla restituzione alla pubblica fruizione del Museo Archeologico e della Nave Greca di Bosco Littorio, a Gela. È quanto stabilito dal tavolo tecnico che si è svolto nella sede dell’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, a Palermo. La riunione è stata organizzata dall’assessore Francesco Paolo Scarpinato per fare il punto della situazione e per accelerare i lavori.

«Grazie alle ulteriori somme messe a disposizione dall’assessorato – ha detto Scarpinato – sarà possibile superare i ritardi e le criticità, legate a furti e atti vandalici, che hanno impedito l’apertura di due siti così prestigiosi e importanti per il territorio. Stiamo lavorando, contestualmente, alla realizzazione di un percorso per i diversamente abili che possa rendere il circuito di visita più accessibile e inclusivo».

L’obiettivo dell’incontro è stato quello di rafforzare la sinergia tra tutte le parti coinvolte affinché i lavori possano concludersi nel minor tempo possibile, in modo da garantire la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale di Gela e di offrire nuovamente alla comunità e ai visitatori la possibilità di fruire di questi importanti siti archeologici.

Scarpinato ha assicurato che l’assessorato dei Beni culturali continuerà a monitorare costantemente lo stato di avanzamento dei lavori, assicurando il massimo impegno per il raggiungimento di questo traguardo. Alla riunione hanno preso parte il dirigente generale dei Beni culturali, Mario La Rocca, la soprintendente di Caltanissetta, Daniela Vullo, il direttore del Parco Archeologico di Gela, Donata Giunta.

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Cgil e Spi presentano uno studio su Area funzionale urbana di Gela, Butera e Niscemi e avanzano richieste

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L’area funzionale urbana ( Fua) che comprende Gela, Butera, Niscemi può trarre grandi opportunità di sviluppo, col rafforzamento delle interconnesioni, delle infrastrutture, del tessuto produttivo e dell’occupazione se “ verranno effettivamente spese nei tempi previsti le risorse messe a disposizione per l’obiettivo da varie fonti-  europee, nazionali e regionali – e realizzati i progetti già presentati e quelli per i quali esistono ancora spazi e opportunità di finanziamento”.

Lo sostiene la Cgil  Sicilia e di Caltanissetta, che ha presentato a Gela, insieme allo Spi regionale e nisseno, uno studio sull’argomento.

Sono a disposizione per l’area 403.095.308, ai quali si aggiungono altri 18  milioni specificamente per Gela. Si tratta di risorse della Programmazione comunitaria 2021/2027, del Fondo sociale di coesione, del Pnrr, del programma Pinqua per la qualità dell’abitare, del bilancio regionale 2025 . In proposito, i vari enti attuatori (Comuni, Asp, Libero Consorzio di Caltanissetta, Diocesi e altri soggetti) hanno presentato già i progetti. Altri, per ulteriori 80 milioni di finanziamento, sono in fase di presentazione.

“E evidente – ha detto Rosanna Moncada, segretaria della Camera del lavoro di Caltanissetta- che si tratta di una opportunità da non perdere. Con questo studio- aggiunge- puntiamo a dare impulso al confronto tra istituzioni, rappresentanza sociale, terzo settore, perché attraverso una spinta dal basso si determini una concreta occasione di sviluppo per questo territorio”. Ha aggiunto Francesco Lucchesi, segretario confederale Cgil Sicilia: “I progetti presentanti offrono una grande opportunità di riqualificazione urbana, di  miglioramento dei servizi e delle infrastrutture, di innovazione sociale, di rafforzamento dei diritti, a partire da quello alla salute, di nuova occupazione”.  Cgil e Spi puntano sui “processi di partecipazione democratica- ha sostenuto Concetta Balistreri, segretaria generale dello Spi Sicilia- mettendo anche in chiaro, come si vuole fare con questo studio, quello che si muove e gli obiettivi da raggiungere”.

 “Con queste iniziative- ha affermato Paolo Anzaldi- si punta anche innescare processi di sviluppo economico e sociale basati sulle potenzialità e le vocazioni del territorio, a far dunque un salto di qualità su economia e vivibilità”. Obiettivi che abbisognano di un costante monitoraggio, sostiene la Cgil, che chiede “la costituzione di un tavolo permanente con istituzioni e stakeholder locali, come sede di confronto, monitoraggio e promozione degli interventi”. “Fondamentale- hanno sottolineato Moncada, Lucchesi e Balistreri- sarà intervenire tempestivamente su eventuali ritardi e intoppi burocratici”. All’Unione dei comuni, inoltre, il sindacato chiede di “formalizzare in un patto parasociale la costituzione del partneriato sociale ed economico, affinchè a tutti sia riconosciuta la possibilità e di partecipare e contribuire allo sviluppo del territorio”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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