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Sanità: Fiorella e Lombardo sono i direttori dell’Asp 2

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La sollecitazione del presidente della Regione Schifani ha prodotto gli effetti voluti. Il direttore generale Salvatore Ficarra ha proceduto a nominare direttori e medici.

Confermato il direttore sanitario dell’Asp Luciano Fiorella ed il direttore sanitario degli ospedali di Gela, Niscemi, Mazzarino, Alfonso Cirrone Cipolla.

La scelta del direttore Ficarra rappresenta la continuità operativa dei professionisti che si sono spesi per la gestione dei presidi ospedalieri in questi ultimi anni.

Ha firmato oggi il contratto il nuovo Direttore della Unità operativa complessa Chirurgia generale del Presidio ospedaliero Vittorio Emanuele di Gela, dott. Alessandro Buttafuoco alla presenza del Direttore Sanitario Dr. Luciano Fiorella.

Il Dr. Buttafuoco risulta essere il vincitore, tra i 7 candidati istanti, della procedura selettiva pubblica indetta nel gennaio 2023, selezionato a seguito della valutazione curriculare e del relativo colloquio, che prenderà servizio il 1° di settembre.

“𝐷𝑜 𝑢𝑛 𝑐𝑎𝑙𝑜𝑟𝑜𝑠𝑜 𝑏𝑒𝑛𝑣𝑒𝑛𝑢𝑡𝑜 𝑎𝑙 𝐷𝑟. 𝐵𝑢𝑡𝑡𝑎𝑓𝑢𝑜𝑐𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝐴𝑧𝑖𝑒𝑛𝑑𝑎 𝑓𝑎𝑐𝑒𝑛𝑑𝑜𝑔𝑙𝑖 𝑖 𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜𝑟𝑖 𝑎𝑢𝑔𝑢𝑟𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑛𝑐𝑎𝑟𝑖𝑐𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑔𝑙𝑖 𝑒’ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑒𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑓𝑎𝑠𝑒 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑜𝑟𝑔𝑎𝑛𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎’ c𝑜𝑛 𝑙’𝑎𝑢𝑠𝑝𝑖𝑐𝑖𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑎𝑛𝑜 𝑜𝑡𝑡𝑒𝑛𝑒𝑟𝑒 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜𝑟𝑖 𝑟𝑖𝑠𝑢𝑙𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑒 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑟𝑢𝑟𝑔𝑖𝑎 𝑔𝑒𝑛𝑒𝑟𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝐺𝑒𝑙𝑎 𝑎 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑎 𝑝𝑖𝑒𝑛𝑜 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑚𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑜𝑑𝑑𝑖𝑠𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑛𝑒𝑐𝑒𝑠𝑠𝑖𝑡𝑎’cℎ𝑖𝑟𝑢𝑟𝑔𝑖𝑐ℎ𝑒, 𝑠𝑖𝑎 𝑖𝑛 𝑒𝑙𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑛 𝑢𝑟𝑔𝑒𝑛𝑧𝑎, 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑧𝑜𝑛𝑎 𝑠𝑢𝑑 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑖𝑛𝑐𝑖𝑎”
le parole di augurio del Direttore Sanitario.

Inoltre stamattina il direttore generale Ficarra salvatore ha nominato per gli altri tre anni di mandato il direttore sanitario aziendale Dott Luciano Fiorella, il direttore amministrativo
Dott Salvatore Lombardo .

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“Coltiviamo la funzione sociale delle università”: a Gela il Rettore di eCampus

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Un dialogo più stretto tra università e territorio, con le amministrazioni e gli organismi locali impegnati a vario titolo nella condivisione della cultura. La formazione, le opportunità professionali, la crescita sociale: temi affrontati questo pomeriggio dal Magnifico Rettore dell’Università eCampus Enzo Siviero, in visita nei locali del Polo di studio di Gela.

«Il Covid ha accelerato un processo inevitabile – ha sottolineato Siviero, Rettore di eCampus dal 2016 -: l’università entra a casa dello studente. Una possibilità per chi ha difficoltà logistica, economica, con il lavoro, con la famiglia. Da parte nostra è importante collaborare con la politica locale: lavorando insieme, con le amministrazioni e le organizzazioni locali, dobbiamo avere la capacità di interagire con il mondo del lavoro. Nei prossimi anni, dobbiamo continuare a coltivare la funzione sociale delle università».

È intervenuto anche Joseph Zambito, responsabile rete di imprese Unicurs. Per la cooperativa Gela Forma presenti la presidente Carmen Maria Portelli, il responsabile Rocco d’Arma e Rocco Moscato. A rappresentare la classe politica locale nel corso dell’incontro il deputato regionale Totò Scuvera e gli assessori Filippo Franzone e Peppe Di Cristina. 

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Domani il primo EP dell’artista gelese Holy Francisco: ‘Metanoia’

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Mancano poche ore ed il mondo della musica potrà ascoltare nuovi ritmi con note di cultura classica che non guasta in questo tempo disincantato. Esce domani il primo EP dell’artista gelese Holy Francisco.
METANOIA” è l’ep di debutto un disco che il poliedrico HOLY racconta in una lunga intervista. Anticipato dai singoli “CEMENTO” e “QUARTERBACK (intro)”, è l’EP di debutto di Francesco Guarnera in arte Holy Francisco.

Uscita prevista per l’11 aprile con alle spalle Universal Music Italia/EMI Records Italy. Un grande party previsto in un noto locale milanese per la presentazione lancio del nuovo EP. Francesco Guarnera, giovane artista classe 2005 originario di Gela e con Gela nel cuore diviene noto al grande pubblico grazie alla sua apparizione alle Audition e Bootcamp di X Factor 2022. Diventa virale sui social e sul web con l’inedito “MARTINA”. Nel 2023 ha partecipato ad Amici di Maria De Filippi.

La parola “metanoia” deriva dal greco, descrive un cambiamento radicale nel modo di pensare, di sentire e di agire. “METANOIA”, l’EP, parla di questo: di crescita, della scoperta di se stessi e di nuove consapevolezze che riguardano i diversi aspetti della vita.

Il suo cambiamento si nota anche dall’aspetto: via i capelli rossi! Dalla postura pensosa che si vede in foto. Cresce e cerca nuovi stimoli.

Holy Francisco torna a dar voce a una generazione in bilico, che sta imparando a conoscersi, a ritagliarsi faticosamente il proprio posto nel mondo.
Partiamo dal titolo, “METANOIA”, una parola derivata dal greco per esprimere una trasformazione profonda. Lasciare Gela, la tua città, per inseguire la musica è un po’ la tua metanoia? Quanto ha influito il ricominciare da zero sui brani dell’EP?


Sicuramente lasciare Gela fa parte della mia Metanoia e magari la rappresenta a livello “fisico”; la mia Metanoia però viene prima da una profonda riflessione e ricerca di me stesso che ha impegnato gli ultimi 2 anni della mia vita. Sono in continua crescita, sia artistica che umana e non mi sento più il ragazzino che ero. Potrei dire che il mio cambiare città è un po’ la conseguenza tangibile della mia Metanoia. Ricominciare da 0 ha influito al 100% sui brani dell’EP; i pezzi sono nati tutti negli ultimi mesi, tutti prodotti da Sbale. L’EP ha preso forma insieme a noi, sgrezzando provino dopo provino il nostro sound.


Dal rock trasmesso da tua madre, ai suoni urban pop dell’EP: come hai costruito il tuo immaginario musicale e quanto dei “cd rock” è ancora dentro le tue canzoni oggi?

Il mio immaginario nasce dalla voglia di trovare un suono che mi rappresentasse. Sono stato tanto in studio ed ho sperimentato un sacco, abbiamo solo seguito il nostro istinto. Dei cd rock di mia madre è rimasto tutto e niente, sicuramente le chitarre distorte non basteranno per convincere i puristi ma sento che la mia attitudine è rimasta quella che ammiravo dei miei idoli da bambino.
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Holy Francisco sta facendo i conti con tutti i lati di sé
“METANOIA” è l’ep di debutto dell’artista di Gela, un disco “al di fuori del personaggio”, come ci racconta in questa conversazione

Anticipato dai singoli “CEMENTO” e “QUARTERBACK (intro)”, “METANOIA” è l’EP di debutto di Holy Francisco, in uscita l’11 aprile per Universal Music Italia/EMI Records Italy. Holy Francisco è Francesco Guarnera, giovane artista classe 2005 originario di Gela, in Sicilia. Grazie alla sua apparizione alle Audition e Bootcamp di X Factor 2022 è diventato virale sui social e sul web con l’inedito “MARTINA”. Nel 2023 ha partecipato ad Amici di Maria De Filippi.

La parola “metanoia” deriva dal greco, descrive un cambiamento radicale nel modo di pensare, di sentire e di agire. “METANOIA”, l’EP, parla di questo: di crescita, della scoperta di se stessi e di nuove consapevolezze che riguardano i diversi aspetti della vita. Holy Francisco torna a dar voce a una generazione in bilico, che sta imparando a conoscersi, a ritagliarsi faticosamente il proprio posto nel mondo.

La produzione, affidata a SBALE, si muove tra ritmi serrati e adrenalinici, esplorando le sonorità urban pop, regalando all’ascoltatore un’esperienza unica.

Partiamo dal titolo, “METANOIA”, una parola derivata dal greco per esprimere una trasformazione profonda. Lasciare Gela, la tua città, per inseguire la musica è un po’ la tua metanoia? Quanto ha influito il ricominciare da zero sui brani dell’EP?

Sicuramente lasciare Gela fa parte della mia Metanoia e magari la rappresenta a livello “fisico”; la mia Metanoia però viene prima da una profonda riflessione e ricerca di me stesso che ha impegnato gli ultimi 2 anni della mia vita. Sono in continua crescita, sia artistica che umana e non mi sento più il ragazzino che ero. Potrei dire che il mio cambiare città è un po’ la conseguenza tangibile della mia Metanoia. Ricominciare da 0 ha influito al 100% sui brani dell’EP; i pezzi sono nati tutti negli ultimi mesi, tutti prodotti da Sbale. L’EP ha preso forma insieme a noi, sgrezzando provino dopo provino il nostro sound.

Dal rock trasmesso da tua madre, ai suoni urban pop dell’EP: come hai costruito il tuo immaginario musicale e quanto dei “cd rock” è ancora dentro le tue canzoni oggi?

Il mio immaginario nasce dalla voglia di trovare un suono che mi rappresentasse. Sono stato tanto in studio ed ho sperimentato un sacco, abbiamo solo seguito il nostro istinto. Dei cd rock di mia madre è rimasto tutto e niente, sicuramente le chitarre distorte non basteranno per convincere i puristi ma sento che la mia attitudine è rimasta quella che ammiravo dei miei idoli da bambino.

Sette tracce per dare voce a una generazione in bilico. Qual è secondo te il disagio più forte che vivono i ragazzi oggi e in che modo cerchi di raccontarlo nella tua musica?

Tutti siamo protagonisti della nostra vita, tutti siamo e ci sentiamo diversi, ma se ci fermiamo un attimo a guardarci attorno si può notare che non è così. Parlando con i miei coetanei e non, mi trovo spesso a trovare dei punti di contatto, mi trovo spesso a dire: “cazzo è proprio così che mi sento”. Spero che raccontando quello che vivo qualcuno possa dire lo stesso.
Nomini spesso persone care, amici e familiari, in una sorta di dedica collettiva. In che modo queste relazioni ti hanno aiutato ad affrontare il cambiamento di vita di cui parli in METANOIA?

I miei amici e la mia famiglia sono il centro della mia vita, mi hanno sempre supportato (chi più e chi meno) e sento che stiamo vivendo il viaggio tutti insieme. Certo, ho avuto tanto bisogno di stare da solo e pensare ma ringrazierò sempre tutti per avermi lasciato il giusto spazio ed essere rimasti sempre, pure quando rimanere non era facile.
“MOLLY PARADISO” parla di evasione, ma anche di solitudine mascherata da festa. Cos’è per te il “Molly Paradiso”? Un luogo mentale o una metafora della disillusione?

Cosa è per me il vero Molly Paradiso sicuramente non piacerà a mia madre (ah-ah), posso dire però che staccare la testa dalla realtà è per me un portale verso il MIO mondo, dove tutto quello che odio non c’è o comunque prende la forma che io scelgo di dargli.

In “RICHIE RICH” scrivi “Non voglio sopravvivere, voglio vivere”. Cosa significa per te oggi “vivere davvero”, fuori da logiche di apparenza o status?

Per me vivere davvero vuol dire seguire la propria strada ed essere se stessi. Non è facile farlo, anche io sono schiavo dell’apparenza e dei dogmi della società, mi piace definirmi “nel meta”; sono sicuro però che è in quel momento che, indipendentemente da tutto, si riesce a provare quello che più simile può essere alla libertà. È ovvio, il concetto di status fa la sua parte, ma non è tutto.
“MENTRE MUOIO” è il brano più crudo dell’EP: esplora la rabbia, il dolore, la dipendenza affettiva. Che spazio ha avuto il confronto con il tuo “lato oscuro” nel processo creativo?

Per capirmi ho dovuto fare i conti con tutti i lati di me stesso, imparando ad accettare le luci e le ombre della mia persona. In “MENTRE MUOIO” sono stato vero: no attitude, no personaggio, niente. Solo Francesco che si apre e tira fuori quello che probabilmente ha paura di affrontare. Il mio “lato oscuro” è stato essenziale nel processo creativo proprio perché solo grazie a quello sono riusciti a tirare fuori tutto quello che volevo esprimere.
La produzione, affidata a SBALE, si muove tra ritmi serrati e adrenalinici, esplorando le sonorità urban pop, regalando all’ascoltatore un’esperienza unica.

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Ordinanza di non potabilità dell’acqua a Macchitella, Marchitello e Manfria

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Non è passata che una settimana e torna il fenomeno dell’ inquinamento dell’acqua di Gela, quella che si paga a peso d’oro.

Il Sindaco Di Stefano ha firmato una ordinanza con cui si vieta l’uso dell’acqua per uso potabile e fini alimentari nelle utenze servite dalla condotta idrica di contrada Macchitella, Marchitello e Manfria.

Le analisi sui campioni di acqua prelevati il 10 Aprile dall’Asp hanno fatto emergere la presenza di torbidità oltre i limiti.

L’acqua potrà dunque essere utilizzata solo per i servizi igienici e non per scopi alimentari fino a nuova ordinanza di revoca del provvedimento.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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