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Politica

Sanità. Aggressioni nei pronto soccorso siciliani, il Pd presenta un’ interrogazione parlamentare

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A Gela è pane quotidiano ma accade dappertutto. “Dopo gli ultimi episodi di violenza nei pronto soccorso siciliani, con aggressioni e minacce al personale sanitario, mi rivolgo al presidente della Regione Renato Schifani ed all’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo per chiedere quali iniziative si intendono promuovere per garantire piena sicurezza a chi lavora in prima linea nelle strutture sanitarie siciliane”. Lo dice Fabio Venezia, parlamentare regionale del Pd, che ha presentato un’interrogazione all’Ars per conoscere le misure che il governo regionale intende adottare “per contrastare il fenomeno delle minacce e delle aggressioni nei confronti del personale sanitario negli ospedali siciliani”. 

Nell’interrogazione, firmata anche dal capogruppo Michele Catanzaro e dagli altri deputati regionali del gruppo Pd all’Ars, Venezia ricorda i recenti casi di aggressione ad infermieri e medici dell’ospedale dei Bambini di Palermo, dell’ospedale Civico di Partinico, del pronto soccorso di Militello in Val di Catania e dell’ospedale Umberto I di Siracusa.

“Episodi di questo tipo contro il personale sanitario – scrive Venezia nell’interrogazione – possono essere considerati ‘eventi sentinella’ che segnalano la presenza nell’ambiente di lavoro di situazioni di rischio o di vulnerabilità e che richiedono l’adozione di opportune misure di prevenzione e protezione dei lavoratori e dell’attività ospedaliera. Oltretutto, come segnalato anche dalle organizzazioni sindacali, quello della violenza nelle strutture sanitarie è un problema molto sentito dai lavoratori della sanità che temono il venire a crearsi di un clima inaccettabile per chi deve assistere e curare i cittadini in un contesto aggravato anche da problemi organizzativi derivanti da carenze di risorse umane e tecniche”.

“È indispensabile ed urgente – conclude Venezia – affrontare con determinazione quella che possiamo definire una ‘piaga sociale’ attraverso strumenti ed azioni utili a tutelare operatori ed utenti, senza escludere l’istituzione di forme di coordinamento con le Forze dell’ordine per definire le modalità di prevenzione ed intervento in caso di aggressione o, in alternativa, prevedendo nelle strutture più a rischio la presenza di guardie giurate”

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L’on.Mancuso (F.I):”il sindaco,frutto di inciucio politico, non provi più a spaccare il mio partito”

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” Il sindaco espressione scientifica di un inciucio politico, non si permetta mai più di entrare a gamba tesa nella vita interna di Forza Italia che è un partito unito dove ciascuno ha libertà di esprimere il proprio pensiero. Pensarla diversamente su un te ma non significa essere spaccati. Non ci interessa sapere chi Di Stefano riconosce e chi no in Forza Italia. Le elezioni noi le abbiamo perse, tutto il partito le ha perse, io le ho perse a Gela. Chi ha perso ha comunque il diritto di esprimere la propria opinione sui temi che riguardano la città tanto più se si tratta di dirigenti del partito”: interviene duramente sulle vicende locali come mai ha fatto prima l’on. Michele Mancuso.

Prende la parola dopo le vicende di questi giorni. La polemica cioè sul dissesto del Comune, con il capogruppo forzista Antonino Biundo che si dichiara collaborativo, i dirigenti Gnoffo e Cirignotta che prendono le distanze dalla linea morbida, Biundo che replica che la linea del partito la decide il segretario e il capogruppo con l’on Mancuso e , infine,il sindaco che getta legna sul fuoco riconoscendo come Forza Italia solo Biundo, Mancuso e Falcone e non chi ha perso le elezioni e ancora non si rassegna.

Mancuso non ha gradito queste dichiarazioni del sindaco e gli manda a dire che Forza Italia non ha bisogno dei riconoscimenti di un sindaco frutto del peggiore degli inciuci politici.

“Forza Italia è unita e ha le idee chiare.Quando la città ha bisogno e lui chiede aiuto interveniamo. Lo abbiamo fatto e lo faremo.Ma siamo all’opposizione, non abbiamo nulla a che vedere con lui e la sua coalizione. Come opposizione il nostro dovere è controllare e criticare quando necessario fuori e dentro il consiglio.Non ci provi più Di Stefano a mettere zizzania nel mio partito”

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Terenziano e i suoi fratelli: Scuvera, Mancuso,Biundo,Falcone e Lombardo

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Espandere il movimento fuori città preparandosi alle Provinciali e Regionali mantenendo sempre la natura civica: questa linea seguirà il movimento Una buona idea. Seguendo il suo nuovo metodo fatto di pragmatismo, modi e tempi precisi. Lo ha detto il sindaco Terenziano Di Stefano.

“ Faremo sempre alleanze con quanto hanno a cuore la città – ha sottolineato– e vogliono risolvere i problemi. La nostra simpatia è per la coalizione che abbiamo contribuito a costruire ma apprezzo il parlamentare Ars Scuvera che si è spogliato dell’appartenenza per affrontare i problemi del territorio. Il percorso delle scelte politiche e delle alleanze future va tracciato insieme, con il nostro movimento. In un ragionamento di campo largo per le Regionali o per le Provinciali, se ci coinvolgeranno ci saremo. L’Mpa? L’assessore Caci sta facendo un lavoro incredibile anche questo gruppo potrebbe aderire ad un campo largo. L’Mpa nasce come autonomo, ha avuto esperienze con il centrodestra e con il centrosinistra. A Lombardo interessa la qualità del progetto e ha fatto a Gela una scelta fortr. Con FI il dialogo c’è, con Mancuso e Falcone, per i temi del territorio, e con il consigliere Biundo. È questa la Forza Italia che conosco. Gli altri sono solo quelli che hanno perso le elezioni e non se ne sono ancora fatti una ragione”.

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Dall’idea folle alla buona idea ed ora il movimento del sindaco è pronto a cambiare pelle

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Un gruppo di 4 persone con a capo il presidente Rino Licata guiderà il movimento civico Una buona idea fino al congresso che sarà celebrato tra gennaio e febbraio. Ora si è aperta la fase di adesione. A presentare il movimento che si prepara a cambiare pelle è stato il suo fondatore Terenziano Di Stefano.

” Abbiamo espresso una nuova classe dirigente. Cambiano ora le nostre responsabilità- ha detto il sindaco- non siamo più un movimento solo che aggrega e sviluppa idee, oggi cambia il modo di vedere la città, di approcciare il mondo del lavoro . Bisogna andare avanti con il nostro progetto rimanendo con i piedi per terra non ci dobbiamo montare la testa perchè il cittadino ti premia ma diventa anche crudele se la nostra politica viene meno. Per questo abbiamo concordato con il gruppo di darci un nuovo assetto. Nello stesso momento anche altri gruppi politici della coalizione come M5s e Pd si stanno dando un nuovo assetto. Gela ha oggi ottimi politici che hanno responsabilità si deve costruire nuova classe politica”.

Di Stefano ha presentato la struttura commissariale composta da Rino Licata ex segretario e presidente, Giovanni Scicolone uno dei fondatori del movimento, Giuseppe Scerra e Carmelo Di Stefano Attorno a loro ci sarà collaborazione e presenza dei consiglieri.

” Con entro nuovo anno avremo una struttura definitiva – ha detto Rino Licata- un gruppo lavoro ci aiuterà per i social e la parte amministrativa.È composto da Luigi Bronte, Alfonso Peritore e Debora Pistritto. Il Gruppo Giovani sarà guidato da Bruna Consoli. L’ adesione si chiude al 31 dicembre, il congresso sarà tra gennaio e febbraio”.

Giovanni Scicolone ha lodato il lavoro dell’ormai ex segretario Giovanni Giudice che ha costruito una tela di collaborazione con i partiti.”Eguagliare lui sarà difficile.Nel 2018 eravamo un’idea folle, oggi siamo la terza lista città, abbiamo responsabilità addosso e dobbiamo essere all’altezza”- ha detto.

Carmelo Di Stefano ha detto: “È vero , abbiamo più responsabilita , abbiamo dei debiti verso i cittadini, dobbiamo essere presenti nei quartieri e portare la voce dei cittadini al municipio”

Giuseppe Scerra ha sottolineato “la forza di un team che vuole lavorare per la città”.”Siamo un gruppo unito e questo è un buon presupposto per fare bene e andare avanti”

La necessità del movimento di uscire dai co fini cittadini e radicarsi nel territorio è stata evidenziata da Alfonso Peritore mentre Bruna Consoli ha annunciato la nascita del Gruppo Giovani idee il 7 dicembre.

Per il capogruppo Giovanni Giudice la natura civica è la linea di seguire perché dà capacità di dialogare con tutti e non adeguarsi a nessuno. La forza del movimento è data da giovani che sono tanti mentre io consigliere Saro Faraci ha aggiunto la non litigiosità e evidenziato la necessità di essere presenti fuori dalla città.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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