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Attualità

Sandra Bennici nel direttivo regionale socio sanitario di Confindustria

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Confindustria Sicilia ha creato il comparto regionale delle strutture socio sanitarie .
L’Assemblea ha eletto all’unanimità come Presidente regionale il dott. Francesco Ruggeri .
Nominati anche i Vice Presidente e componenti del Direttivo
Tra i componenti del Direttivo è stata eletta la dott. ssa Sandra Bennici, attuale direttore amministrativo della RSA Caposoprano residence; un risultato importante tenuto conto che Gela esprime la più piccola tra le 44 rsa aderenti.


E’ certamente una struttura che rappresenterà la sanità residenziale territoriale siciliana in modo adeguato, con voce unitaria, rappresentando al meglio le esigenze dell’utenza a garanzia di una assistenza che dovrà essere sempre più accurata e personalizzata.
Già da subito un primo grande risultato dal direttivo di sicindustria sanità è stato ottenuto a livello regionale con il riconoscimento di ‘Ristori 2020/2021’ e a livello del parlamento nazionale facendo decadere la incompatibilità per gli infermieri che operano nelle strutture ospedaliere e che oggi possono anche operare contemporaneamente nelle strutture socio-sanitarie come le RSA,per far fronte alla carenza di personale sanitario a causa dell emergenza covid
Si sta già pensando in collaborazione con l’Assessore Razza ad una semplificazione delle autorizzazioni per consentire un più agevole inserimento dei pazienti nelle RSA per una assistenza post-acuzie non legata alle solite difficoltà burocratiche; del resto le 44 RSA siciliane sono state ideate proprio per garantire la continuità assistenza , decongestionando i reparti ospedalieri
La realtà confederale potrà affrontare con professionalità e fermezza le problematiche delle strutture che da oggi potranno essere ascoltate dalle istituzione con maggiore attenzione e con ottime probabilità di essere accolte se ritenute utili agli interessi generali.

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Attualità

Ecco i turni di distribuzione dell’acqua

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L’acqua ancora non è sufficiente per il fabbisogno dei quartieri ed in considezione dei quantitativi di acqua, ancora ridotti, che Siciliacque sta fornendo ai serbatoi Caposoprano e Montelungo, Siciliacque ha comunjcato la programmazione della distribuzione con i turni:

25/01 Marchitello, Manfria

26/01 baracche, Caposoprano basso, Fondo Iozza27/01 Caposoprano alto, San Giacomo alto, San Giacomo basso, Scavone

28/01 Marchitello

Rimane invariata la distribuzione nelle zone servite dal serbatoio Spinasanta

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Attualità

Inaugurazione anno giudiziario, il procuratore generale: “Troppe armi a Gela”

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“C’è una elevatissima propensione alla violenza e alla disponibilità di ingenti quantitativi di armi nel mandamento di Gela. In relazione al numero di residenti è forse la più ‘armata’ d’Italia ed ha disponibilità di molte armi, anche da guerra, fra i quali i micidiali kalashnikov che, com’è noto, non sono mai stati utilizzati da ‘Cosa Nostra’ in Sicilia per colpire obiettivi ‘ordinari’”. Lo ha detto il procuratore generale di Caltanissetta Fabio D’Anna nella sua relazione presentata oggi in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario.

“Il mandamento di Gela ha un modus operandi apertamente ‘corleonese’ con una chiara propensione al ricorso alla violenza più efferata”.

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Attualità

Lavori nel Castello di Butera

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Butera – A Butera se cade qualche calcinaccio da una parete umida, non si chiude una struttura, come è accaduto a Gela con la scuola Solito. Si trova una soluzione e si ripristina, come avviene in tutte la abitazioni private se si s rosta un muro interno.

Ed è così che sono iniziati i lavori di ripristino sugli interni del Castello medievale di Buemtera. L’amministrazione comunale ha acceso un mutuo a tasso zero con l’Istituto di credito sportivo per la somma di 430 mila euro ed ha affidato i lavori ad una ditta nissena, previa supervisione della Soprintendenza ai beni culturali di Caltanissetta che ha già inviato un professionista per la custodia dell’Antiquarium che il Castello custodisce al suo interno.

 Il Caterina di Butera costituiva il nucleo centrale di una roccaforte la cui difesa era affidata, oltre che alla poderosa cinta muraria, alle scoscese pareti della collina sulla quale si erge, a quota 400 metri s.l.m., il centro storico di Butera.

Per la sua posizione strategica fu ambita preda di tutti i conquistatori della Sicilia. In origine il castello era costituito da un sistema di torri collegate tra loro da cortine murarie, delle quali restano oggi parti inglobate in edifici di epoca successiva.

L’ampia corte, racchiusa tra le mura del castello, è oggi adibita a pubblica piazza. Recenti scavi ivi effettuati hanno consentito l’individuazione di tre ampie cisterne interrate all’interno delle quali sono stati recuperati frammenti ceramici di età medievale.

La struttura attualmente esistente è soltanto una delle torri dell’antico complesso. Sul fronte prospicente la piazza Vittoria è visibile l’unica bifora originaria. Con i restauri degli ultimi anni è stata recuperata interamente la scala esterna d’accesso al secondo livello della torre, sono state consolidate le murature e ricostituiti gli ambienti superstiti nei volumi originari.

Sul lato nord della torre, a quota del terzo livello, è stato ricostruito il volume mancante con una struttura in ferro e vetro. Il terzo livello è coperto da una splendida volta a crociera costolonata con stemma gentilizio. La proprietà attuale è pubblica e ciò che rimane del castello è adibito a spazio espositivo

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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