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Salvo l’elenco degli elettrodotti e gasdotti strategici Ue in Italia e in Sicilia dalla scure ambientalista: c’è il gasdotto Gela – Malta

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Strasburgo – “Salvi i progetti di infrastrutture energetiche strategiche in Italia e in Sicilia che devono contribuire all’indipendenza dell’Italia dal gas russo e a ridurre il caro-bollette. Abbiamo salvaguardato investimenti, posti di lavoro, bilanci delle famiglie italiane e siciliane, apporto alla crescita del Pil e la nostra autosufficienza energetica”.

Lo annuncia Annalisa Tardino, eurodeputata siciliana della Lega nel gruppo Identità e Democrazia, che spiega: “grazie al lavoro della nostra delegazione, il Parlamento europeo in sessione plenaria ha respinto con 497 voti contrari e 177 a favore, l’obiezione presentata da Verdi e Sinistra volta a bocciare l’Atto delegato della Commissione europea che definisce i Progetti di infrastrutture energetiche transfrontaliere strategiche di interesse comune. Elenco che già, da 160 candidature iniziali, contiene appena 98 progetti ed esclude, come non più strategico, il potenziamento del Tap che dovrebbe garantire il raddoppio della fornitura di gas dall’Azerbaijan al nostro Paese. Un taglio che non ci soddisfa appieno, ma avevamo il dovere di salvare dalla scure ambientalista almeno tutti gli altri nostri progetti fondamentali”.

“Infatti, con l’iniziativa di Verdi e Sinistra, condivisa anche da colleghi eletti in Sicilia – prosegue Annalisa Tardino – sarebbero stati considerati non più strategici il gasdotto Gela-Malta, il ‘Poseidon’ che dovrà trasportare il gas da Israele fino in Puglia passando per Cipro e Grecia, il rafforzamento della ‘Linea adriatica’ e, nel settore energetico, il cavidotto sottomarino ‘Elmed’ fra Tunisia e Sicilia per lo scambio di energie rinnovabili, il ‘Sacoi 3’ (che deve completare l’anello Italia-Corsica-Sardegna di cui fa parte anche il ‘Tyrrhenian Link’ Campania-Sicilia-Sardegna) finalizzato alla sostenibilità della rete siciliana e allo spegnimento delle centrali a carbone in Sardegna; e il collegamento Svizzera-Italia fra Thusis e Verderio”.

“Questa posizione degli ambientalisti era incomprensibile e inaccettabile per chiunque, soprattutto in questa fase di emergenza determinata dalla crisi ucraina – commenta Tardino – . L’Atto delegato comprende 67 progetti di trasporto e stoccaggio di elettricità, 20 gasdotti, 6 reti per il trasporto della CO2 immagazzinata e 5 smart grid. Pretendere di cancellare l’elenco significava voler spegnere l’Europa da un giorno all’altro. Peraltro la Commissione Ue ha faticosamente raggiunto un compromesso sulla Tassonomia che include temporaneamente gas e nucleare tra le fonti rinnovabili, dimostrando un’inversione di rotta nella giusta direzione. E mentre l’intera Europa è impegnata a varare piani straordinari per affrancarsi dalla dipendenza dal gas russo, è irrazionale proporre di cancellare gli investimenti sul trasporto del gas, del quale, piaccia o no, al momento non si può fare a meno”.  

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Flash news

FdI, lavori in corso per la scelta del nuovo coordinatore.Casciana sembra in pole position

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Sono in corso in casa di FdI le manovre per arrivare alla nomina del coordinatore cittadino che sostituirà l’on.Totò Scuvera.

Non è passata inosservata ieri la presenza in città dell’ex deputato Giuseppe Catania che a luglio, a seguito di un ricorso, ha dovuto cedere il posto all’ Ars a Scuvera. Catania ha tra i meloniani gelesi un gruppo di fedelissimi ed un pacchetto di un centinaio di tessere. Negli ambienti di FdI si parla di un accordo già stretto con l’ex consigliere comunale Vincenzo Casciana. Anche lui detiene un centinaio di tessere ed il suo nome è tra quelli dati come papabili per la guida del partito. Ma i meloniani del sindaco di Mussomeli e il gruppo Casciana che hanno un buon dialogo tra loro da soli non riuscirebbero a far eleggere per acclamazione un coordinatore. Basterebbero però le 70 tessere del gruppo che fa capo alla dirigente Sandra Bennici. Che è già stata contattata. Che farà ora la Bennici? A parte i buoni rapporti con Casciana, la stessa ha sempre detto che sarebbe auspicabile che il coordinatore non sia della stessa area del deputato in carica ma che si lasci spazio ad altre anime del partito.

Lavori in corso dunque in casa FdI con i gruppi non riferibili all’on.Scuvera che sembrano agguerriti. La prossima mossa spetta al deputato in carica. E non può sbagliare.

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Flash news

Sud chiama Nord si radica a Butera con Carluzzo e Marrone

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Butera. Dopo il “colpo” a Gela con l’adesione del gruppo che fa capo all’assessore Filippo Franzone, “Sud Chiama Nord” mette radici a Butera. I referenti di Cateno De Luca sono  Benedetto Carluzzo  dipendente sanitario presso la Clinica Santa Barbara di Gela e Michele Marrone  originario di Riesi e dipendente di Enimed a Gela. Ingressi salutati   favorevolmente dal Presidente Nazionale On. Laura Castelli, dal Segretario Regionale On. Danilo Lo Giudice e dal commissario provinciale Angelo Bellina, responsabile regionale dell’ organizzazione politica. A Carluzzo e Marrone spetta ora l’arduo compito di   organizzare e strutturare il partito anche in vista delle prossime scadenze elettorali.

Il gruppo di Butera è stato sempre presente in tutte le manifestazioni organizzate da Sud Chiama Nord a Palermo, Taormina, Roma e Caltagirone in occasione della campagna elettorale per l’ Europee, ottenendo un buon risultato elettorale nelle ultime elezioni.

“Abbiamo deciso di aderire  – spiegano Carluzzo e Marrone – per le qualità politiche e umane dell’ On. Cateno De Luca, che ha dimostrato di saper bene amministrare i comuni nei quali è stato Sindaco .Un esempio da seguire e sostenere per l’ ottimo lavoro che sta svolgendo assieme al Presidente Nazionale On. Laura Castelli e il Segretario Regionale On. Danilo Lo Giudice in tutto il territorio e anche per l’ amicizia e la stima che ci lega ad Angelo Bellina”

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Giudiziaria

Incontro di maggioranza,sempre la stessa musica

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Gira e rigira gli argomenti sono sempre quelli: il bilancio stabilmente riequilibrato in primis, la Ghelas da salvare, i cantieri da aprire, i finanziamenti da non perdere, l’unione dei Comuni da far decollare. Tra i temi che non dipendono direttamente dal Comune ci sono la sanità al collasso e i musei chiusi. Anche nell’incontro di maggioranza la musica è stata questa.

Stessa musica per il rimpastino che serve a mantenere impegni presi dal sindaco in campagna elettorale. Un giorno sembra imminente, l’indomani sembra rinviato di molto e poi rinviato ma di poco. Questo – che lo nascondano o no poco importa- è segno di difficoltà politiche e problemi interno che fino ad un certo punto sindaco e maggioranza potranno dire che non esistono. L’unica certezza in tutta questa storia è che per i cittadini il 2025 sarà un anno di lacrime e sangue.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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