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Cronaca

Sacrario dei camici bianchi, l’OMCeO di Caltanissetta ricorda i medici Michele Abbate e Calogero Giabbarrasi

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Ci sono scolpiti anche i nomi dei medici Michele Abbate e Calogero Giabbarrasi, entrambi della provincia di Caltanissetta, sulla lapide del sacrario commemorativo dei camici bianchi scoperta in occasione della prima “Giornata nazionale del Personale sanitario, socio-sanitario, socio-assistenziale e del volontariato” celebrata lo scorso 20 febbraio. 

A Palermo la commemorazione s’è svolta a Villa Magnisi – sede provinciale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri – nel corso della cerimonia di inaugurazione della cappella intitolata alla memoria di tutti i medici siciliani deceduti a causa della pandemia e di coloro i quali hanno sacrificato la loro vita per la professione.

Tra questi, il consiglio direttivo dell’OMCeO di Caltanissetta ha voluto ricordare i medici di medicina generale Michele Abbate, ex sindaco del capoluogo nisseno barbaramente assassinato all’uscita dal suo ambulatorio il 7 maggio 1999 all’età di 49 anni, e Calogero Giabbarrasi di Riesi, 69 anni, primo medico del territorio nisseno morto a causa del coronavirus nel marzo 2020. 

«Con questa iniziativa abbiamo voluto mantenere viva la memoria dei nostri apprezzati colleghi che, per cause diverse, non sono più con noi e che onorando fino alla fine i valori della professione medica si sono prodigati al servizio dei loro pazienti e delle loro comunità», dice Giovanni D’Ippolito, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Caltanissetta. 

Cronaca

Il cordoglio del sindaco per la morte di Papa Francesco

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Il sindaco Terenziano Di Stefano ha diffuso questo messaggio per la scomparsa del Pontefice:

“Ci lascia un uomo che ha fatto la storia.La morte di Papa Francesco ci colpisce profondamente. Se ne va non solo il Pontefice, ma un padre, una guida, una coscienza viva del nostro tempo.Da fedele, lo ringrazio per averci mostrato il volto più autentico del Vangelo: quello dell’amore, della misericordia, dell’umiltà.Da cittadino, lo ringrazio per la sua voce instancabile in difesa della pace, della giustizia sociale, degli ultimi e dei dimenticati. Per aver acceso la luce nei luoghi più bui dell’umanità.Da uomo, lo ringrazio per l’esempio: semplice, diretto, profondo. Ha parlato al cuore del mondo con gesti che resteranno per sempre.

Papa Francesco ha tracciato un cammino che ci impegna tutti a fare la nostra parte.
Il suo spirito, la sua visione, il suo coraggio non moriranno mai.Grazie di tutto, Santo Padre

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Cronaca

E’ morto Papa Francesco

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Ieri, nel giorno di Pasqua, l’ultima apparizione tra i fedeli per la benedizione Urbi et Orbi.Qualche minuto prima delle 10 le agenzie hanno diffuso la triste notizia della morte di Papa Francesco. Ecco il testo diffuso dall’Agi:

Poco fa Sua Eminenza, il Card Farrell, ha annunciato con dolore la morte di Papa Francesco, con queste parole: “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma,Francesco, e’ tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera e’ stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedelta’, coraggio e amore universale, in modo particolare a favore dei piu’ poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesu’, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amoremisericordioso di Dio Uno e Trino”.

Papa Bergoglio, il primo successore di Pietro, che veniva dall’Argentina aveva 88 anni.

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Cronaca

Imprenditore agricolo si considera miracolato

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Si sente un miracolato l’imprenditore Franco Cassarino. Alla vigilia di Pasqua stava lavorando nel suo terreno in Contrada Bulala. Un terreno che conosce bene. Per anni e anni è stato coltivato. Stavolta l’imprenditore stava effettuando lavori di fresatura. Rivoltando il terreno è emerso un ordigno bellico.

È andato tutto liscio. L’ordigno poteva esplodere ma così non è stato. Cassarino perciò ringrazia Dio per ciò che non è accaduto. Ha subito chiamato le forze dell’ordine. Sono intervenuti polizia e vigili. L’ordigno sarà disinnescato nei prossimi giorni mentre Cassarino ha potuto trascorrere una Pasqua serena con moglie, figli e nipoti.

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