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Di Paola (M5S): Schifani vuole scippare 48 mln ai Comuni con impianti di estrazione 

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Palermo – “Il presidente Schifani, conferma il suo disinteresse per i Comuni resi fragili da anni di sfruttamento, dato che vuole scippare 48 milioni di euro di Royalties ai territori dove insistono siti di estrazione o trasformazione di idrocarburi.

Al momento abbiamo scongiurato questo colpo di mano del governo regionale con un emendamento a firma mia e del collega Fabio Venezia e approvato trasversalmente in commissione Bilancio all’ARS. Dobbiamo però evitare il rischio che Schifani torni nuovamente alla carica ed ai sindaci dico, state attenti”. 

A lanciare l’allarme è il deputato regionale e coordinatore del M5S Sicilia Nuccio Di Paola a proposito del tentativo di redistribuzione del tesoretto da 48 milioni di euro derivante dalle Royalties che le società di estrazione o trasformazione degli idrocarburi destinano ai Comuni dove insistono gli impianti, che sono: Bronte (Ct), Gagliano Castelferrato (En), Troina (En), Nissoria (En), Regalbuto (En), Butera (Cl), Mazzarino (Cl), Gela (Cl), Mazara Del Vallo (Tp) e Ragusa. La distribuzione delle royalties avviene secondo questa ripartizione: 2/3 ai Comuni ed 1/3 alla Regione che ad oggi vanta quindi un fondo da 48 milioni di euro. 

“Una sorta di tesoretto – spiega Di Paola – che a quanto pare il presidente Schifani intende dirottare altrove, lasciando presagire una redistribuzione tout court a ciascuno dei 391 Comuni dell’Isola. Peccato che questa cifra risulterebbe come una piccola mancetta, pressoché inutile per migliorare la vita dei cittadini, mentre se come previsto dalla legge, reindirizzata ai Comuni che hanno subito lo scempio ambientale per l’attività estrattiva e di trasformazione, risulterebbe di vitale importanza.

Sono soldi che i Comuni devono utilizzare per opere di bonifica ambientale, per il potenziamento del sistema sanitario e infrastrutturale e per mitigare gli effetti delle attività industriali sul territorio. Voglio pertanto lanciare un appello ai sindaci coinvolti nel non lasciarsi scippare questi soldi e difendere la salute dei propri cittadini. Il Movimento 5 Stelle è al loro fianco anche in questa battaglia che porteremo ovviamente anche a Sala d’Ercole” – conclude Di Paola. 

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Vertice di maggioranza alla Regione:dalle ex province al reddito di povertà alle royalties petrolifere ai Comuni fino al caro voli

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Un calendario di iniziative legislative e di governo per le prossime settimane. Le forze della maggioranza che sostengono la giunta Schifani sono tornate a riunirsi per concordare il percorso amministrativo e parlamentare dei provvedimenti da varare entro fine anno.  A Palazzo d’Orleans, il presidente della Regione Renato Schifani e l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino hanno incontrato i segretari e i capigruppo parlamentari dei partiti del centrodestra dell’Ars: Fi, Fdi, Dc, Mpa, Lega e Noi Moderati.

Il presidente Schifani ha preso atto della volontà, riconfermata dai rappresentanti della coalizione, di procedere nel percorso che porterà all’elezione diretta per le ex Province regionali. Entro mercoledì, le commissioni legislative dell’Ars – Bilancio e Affari istituzionali – prima dell’avvio formale della sessione di bilancio, approveranno il disegno di legge che verrà poi calendarizzato per l’Aula.

In merito alla manovra quater, già in discussione all’Ars, è stata trovata l’intesa sui provvedimenti a favore degli studenti universitari per il cosiddetto “prestito d’onore”  e  sulla destinazione ai Comuni delle royalties per gli idrocarburi. Accordo raggiunto anche per il “reddito di povertà”, annunciato nei giorni scorsi dal presidente Schifani: l’emendamento a favore delle famiglie povere siciliane verrà presentato direttamente in Aula, sarà una tantum e con criteri molto stringenti per l’individuazione dei beneficiari.

Condivisione anche sul rimpinguamento dei capitoli di bilancio a favore di Comuni ed ex Province per l’Asacom , ovvero l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità. Ultimo argomento affrontato il “caro voli”. Per attenuare l’effetto dell’aumento dei prezzi nel periodo natalizio, dal 15 dicembre al 15 gennaio la Regione innalzerà la percentuale di rimborso del costo dei biglietti in favore dei residenti in Sicilia.

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Cirignotta su nomina commissario:”sindaco documentati bene”

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È atteso a metà settimana l’insediamento del commissario ad acta per il bilancio stabilmente riequilibrato. Una nomina che è sembrata inusuale al sindaco Di Stefano e ai suoi alleati. Secondo il primo cittadino potrebbe trattarsi di una nomina politica. 

Non la pensa così Enzo Cirignotta commercialista ed esponente di FI.

 “Per coprire le inadempienze della sua azione amministrativa il sindaco inizia la caccia alle streghe – dice Cirignotta- non è vero che negli ultimi dieci anni c’era stato un solo altro caso di questo tipo.

L’Assessorato Regionale ha istruito diversi procedimenti di Commissariamento di Enti Locali che non hanno rispettato il termine dei tre mesi per la presentazione al Ministero degli Interni dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, di cui alcuni molto recenti” .Cirignotta cita le nomine del 4 maggio 2023 Comune di Caltagirone,  del 4 maggio 2023 Comune di Malvagna (ME) e del 16 novembre 2023 Comune di Santa Venerina (CT).

“Consiglio al primo cittadino di documentarsi bene prima di rilasciare dichiarazioni avventate che denotano mancanza di rispetto istituzionale verso gli organi di governo regionale”- conclude Cirignotta.

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Il feeling tra Saro e Terenziano è ora alla luce del sole

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Chi non aveva per caso compreso, durante le ultime Amministrative, soprattutto al ballottaggio, verso quale candidato a sindaco batteva il cuore dell’ex sindaco e presidente della Regione Saro Crocetta, da oggi ha una certezza. Crocetta ha fatto il tifo per Terenziano Di Stefano e si sarebbe trovato in difficoltà solo se lo scontro fosse stato con Totò Scerra che fu candidato nella prima lista di Crocetta.

Il feeling tra Crocetta e Terenzino ( così lo chiamava Saro quando era un baby della politica) è emerso forte oggi durante l’intervista dell’ex presidente nella trasmissione Podcast di Radio Gela express.

“Terenziano che io chiamavo Terenzino- ha detto Crocetta – è una bella persona.È buona, leale e vuole veramente lavorare per la città. Perciò ho sperato che fosse eletto. Bisogna lasciarlo lavorare.Poveretto ha ereditato il dissesto.E che può fare in queste condizioni se non lavorare piano piano per risollevare la città?L’opposizione che governa a Palermo non lo critichi, lo aiuti. Sta già facendo tutto quello che può”.

Di Stefano intervenuto in diretta telefonica si è rivolto a Crocetta chiamandolo” il mio sindaco”.

” Il mio sindaco perché ero un giovanissimo consigliere d’opposizione – ha detto il primo cittadino- e mi ascoltava, dava ai consiglieri la possibilità di emendare il bilancio e io sono stato incoraggiato e sostenuto da lui nel presentare tre emendamenti e ho imparato con lui a capire i meccanismi del bilancio. Ho vissuto la Gela degli anni Ottanta e Novanta ed era invivibile, non si usciva di casa per paura.Se oggi Gela è cambiata lo dobbiamo al sacrificio di Crocetta. Dopo 20 anni c’è chi lo ha dimenticato e chi lo dimentica apposta”.

Saro e Terenziano ieri legati da un abbraccio virtuale: diametralmente opposti nel carattere, hanno in comune l’essersi fatti strada da soli dalle fila del popolo e senza appartenere a famiglie e ambienti blasonati in politica. Entrambi vengono chiamati dai cittadini per nome: Saro e Terenziano. Ieri è uscito allo scoperto il forte feeling politico tra i due.

“Solo che Terenziano è stato più sfortunato perché ha ereditato un disastro – ha sottolineato Crocetta- ma sono sicuro che saprà fare del bene a Gela che lo deve sostenere ed aiutare”.

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