E’ la cantastorie dei tempi moderni mai dimenticata. Domenica 15 ottobre presso il Teatro Eschilo si terrà uno spettacolo musicale dedicato a Rosa Balistreri: Cantu e Cuntu. La vita della cantante licatese sarà raccontata da Maria Grazia Fasciana, le canzoni saranno interpretate da Rosalba Piva. Agli strumenti musicali ci saranno Daniele e Salvatore Mammano, Alessio Vullo, Davide Romano e Domenico Longo. Lo spettacolo è sponsorizzato dall’ Istituto di formazione T. Forma e l’ingresso è libero.
Rosa Balistreri nacque a Licata da padre falegname e madre casalinga. Fin da giovanissima era dotata di timbro vocale forte e originale che le permise in seguito di interpretare le canzoni popolari siciliane con un tono fortemente drammatico. Si sposò con Giacomo Torregrossa, detto Iachinazzu. Fu un matrimonio combinato e dopo che il marito perse al gioco il corredo della figlia Angela, Rosa tentò di ucciderlo e subito andò a costituirsi dai carabinieri. Gioacchino sopravvisse e Rosa venne presto scarcerata con la condizionale. Per mantenere la figlia fece diversi lavori. Lavorò presso una famiglia dalla quale venne poi denunciata per furto e venne messa in carcere per altri sette mesi. Uscita dal carcere si trasferì a Palermo. Il conte Testa le diede lavoro come custode/sagrestana nella chiesa di Santa Maria degli Agonizzanti, dove visse nel sottoscala con il fratello Vincenzo.
Ricevette le molestie del nuovo prete e, con i soldi delle elemosine, partì con il fratello per Firenze dove lavorò come domestica e il fratello poté aprire una bottega da calzolaio, richiamando a sé le sorelle Mariannina e Maria: una rimase a Licata, l’altra, dopo un ennesimo litigio con il marito, prese i figli e raggiunse Rosa. Il marito inseguì Maria, e trovatala, la uccise. Il padre per il dispiacere si impiccò. Rosa visse per 12 anni con il pittore Manfredi Lombardi, che la presentò ad artisti quali Mario De Micheli, Ignazio Buttitta, Dario Fo. Nel 1966 e nel 1969 partecipò alle prime due edizioni dello spettacolo Ci ragiono e canto per la regia di Dario Fo.
Per circa un ventennio visse a Firenze per poi trasferirsi nel 1971 a Palermo. Lasciata da Manfredi per una modella, per mantenere sé e la figlia che nel frattempo per amore aveva lasciato il collegio e aspettava un figlio, cantò per la Festa de l’Unità e recitò nel Teatro Stabile di Catania. Nel 1974 partecipò assieme ad altri esponenti del folk a Canzonissima. Dal 1976 è stata accompagnata spesso da Mario Modestini, musicista e compositore, che ha scritto per la sua voce le musiche de La ballata del sale (1979), di Buela (1982) e di Ohi Bambulè (1987).
Morì a 63 anni, presso l’ospedale palermitano Villa Sofia in seguito a un ictus cerebrale sopraggiunto durante una tournée in Calabria. Rosa Balistreri è sepolta nel cimitero di Trespiano
Il convegno dal titolo “Riflessi etici: prospettive e rischi dell’I.A.” ha registrato la presenza di esperti, pronti a confrontarsi su uno dei temi più rilevanti del nostro tempo: l’Intelligenza Artificiale (I.A.) e il suo impatto sulle nostre vite, sulle decisioni etiche e sulle nuove sfide tecnologiche. L’evento, organizzato dal Lions Club Butera e Terre Federiciane, si è svolto presso il liceo delle Scienze Umane di Gela e ha visto relatori di altissimo livello e la partecipazione di numerosi ospiti.
Il convegno è stato aperto dal presidente del Lions Club, Angela Testa, che ha introdotto il tema centrale dell’incontro, sottolineando l’importanza di esplorare i benefici ma anche i rischi derivanti dall’utilizzo dell’I.A. nelle nostre vite quotidiane. «Abbiamo l’opportunità di migliorare il nostro mondo con l’Intelligenza Artificiale, ma dobbiamo essere consapevoli dei rischi che essa comporta, soprattutto sul piano etico e sociale», ha dichiarato il presidente.
Presente Il PCC avv. Salvatore Giacona che ha sviluppato una relazione di altissimo livello esplorando le implicazioni morali e le sfide etiche che l’uso di queste nuove tecnologie solleva. Il professor Pira, sociologo, ha analizzato come l’I.A. possa trasformare settori come la sanità, l’educazione e la mobilità, ma ha anche messo in evidenza i pericoli legati all’automazione e all’uso di algoritmi non trasparenti, che potrebbero portare a discriminazioni o a decisioni non etiche.
Una parte particolarmente interessante del convegno è stata la “dimostrazione pratica di ausili tecnologici per ipo e non vedenti”, che ha mostrato come l’I.A. possa essere utilizzata per migliorare l’accessibilità e l’inclusione sociale. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di vedere in azione dispositivi che utilizzano l’intelligenza artificiale per supportare le persone con disabilità visive, migliorando la loro qualità della vita e garantendo loro maggiore autonomia.
L’evento ha offerto uno spunto di riflessione importante, mettendo in evidenza come l’Intelligenza Artificiale, sebbene ricca di opportunità, debba essere trattata con molta attenzione per evitare rischi e garantire che il suo impiego sia orientato al benessere collettivo, al rispetto dei diritti umani e all’etica.
In una splendida serata di anticipo di primavera, si è svolto ieri un vero e proprio viaggio nel tempo. Nella location del Pala Livatino, trasformato per l’occasione in teatro, tra luci e suggestivi effetti speciali, gli alunni del Liceo Scientifico e Linguistico “E. Vittorini” hanno dato vita a uno spettacolo di cultura musicale dal titolo significativo di “Armonie nel tempo”.
Sotto la guida dello studente, nonché direttore artistico, Elias D’Aleo, sono state esplorate e rivisitate le più iconiche canzoni del nostro panorama musicale dagli anni Trenta ad oggi in un crescendo di entusiasmo e bravura, dove protagonisti indiscussi sono state le splendide voci dei ragazzi, accompagnati da una orchestra in cui l’accordo e l’armonia erano le note dominanti, il tutto arricchito dalle coreografie e dalle emozionanti performances del corpo di ballo. Il programma musicale, ricco e variegato, ha entusiasmato il pubblico, che si è visto magicamente trasportato indietro nel tempo con pezzi come “Parlami d’amore Mariu’” e “Tu vuo’ fa l’americano”, per poi applaudire con entusiasmo canzoni ben più recenti come “Rolling in the deep” e “Sweet dreams”.
Lo spettacolo si è concluso con il pezzo “I will survive”, un vero e proprio augurio per questi tempi difficili che, in particolare loro, i ragazzi di oggi, dovranno affrontare e superare con coraggio e tenacia. Conclusa la performance, gli studenti hanno rivolto il loro ringraziamento al Dirigente Scolastico, dott.ssa Ina Ciotta, che ha voluto e sostenuto fortemente questo spettacolo, incoraggiando quotidianamente i ragazzi a dare il meglio di sé in un percorso di crescita non solo didattico, ma anche di vita. Infine, l’immagine più significativa di questa emozionante serata è stata la presenza, al centro dell’ideale palcoscenico del Pala Livatino, di tutti questi talentuosi ragazzi insieme ed in perfetta armonia con il Dirigente della scuola, il DSGA, dott.ssa Francesca Tona, e le insegnanti referenti di questo importante progetto: prof.sse Donatella Cambiano, Maria Rosa Scebba, Germana Impellizzeri, Teresa Mammoliti.
Superato il cavillo burocratico che ha impedito l’avvio dei lavori della rete fognaria di Manfria coperti da un finanziamento da 3 milioni e 300 mila euro. Lo ha reso noto il vicesindaco Giuseppe Fava dopo interlocuzioni con gli uffici regionali competenti.
“Abbiamo ricevuto rassicurazioni – dice Fava- che il decreto sulla rete fognaria sarà rifatto. I fondi saranno trasferiti all’Ati idrico che darà l’input a Caltaqua per l’esecuzione dei lavori con l’obbligo di inviare report sistematici alla struttura commissariale regionale.Così potranno iniziare i lavori”.
Il finanziamento copre il primo stralcio dei lavori che porterà la rete fognaria in gran parte del quartiere.Servono meno di 1 milione di euro per creare rete fognaria nella zona a nord di via Santa Maria degli Angeli.
“La Giunta invierà all’Ati idrico un documento in cui evidenziarà le priorità da inserire nel Pot e cioè estendere la rete fognaria a Punta Secca e crearla a Poggio Blasco”.