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Cronaca

Ritrovata un’anziana donna in stato confusionale

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Niscemi – Un’anziana donna 81enne, domenica scorsa si è allontanata da casa, mentre imperversava un temporale, per recarsi nel bosco di contrada Ulmo alla ricerca di verdure. I familiari, non vedendola rientrare all’ora di pranzo, hanno dato l’allarme, avvisando gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza che hanno inviato sul posto una volante per dare inizio alle ricerche.

Il Dirigente dell’ufficio di Polizia, accertata la notizia dell’allontanamento della donna, secondo quanto previsto dal protocollo di ricerca per le persone scomparse, ha avvisato la locale Prefettura che ha fatto scattare il piano provinciale di ricerca, al quale hanno partecipato, oltre lo stesso Dirigente della Polizia di Stato, anche il Sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, personale della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco.

Sotto il coordinamento della Polizia di Stato sono state quindi disposte le zone di competenza per la ricerca dell’anziana. Impossibile, per i soccorritori, non pensare alla scomparsa di un anziano niscemese allontanatosi nell’ottobre del 2021 il quale, dopo essere uscito da casa per recarsi in un terreno di sua proprietà in contrada Bonaffini, non aveva fatto più rientro, venendo ritrovato cadavere alcuni giorni dopo.

Per fortuna questa volta le cose sono andate in maniera diversa, infatti, circa tre ore dopo, la signora è stata ritrovata da alcuni volontari intervenuti nei pressi di una grande quercia, a circa 4 chilometri di distanza dall’abitazione da cui si era allontanata. Sebbene in stato confusionale, situazione che non le avrebbe permesso di ritrovare la strada di casa in quanto aveva perso l’orientamento, l’anziana era in buone condizioni e per precauzione è stata condotta al pronto soccorso per un controllo.

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Cronaca

Controlli amministrativi, denunce e sequestri della polizia stradale

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Nel corso di perquisizioni amministrative, la Polizia Stradale di Gela ha accertato che il titolare di un autolavaggio gestiva l’attività privo di qualsiasi autorizzazione, effettuando una gestione illecita delle acque reflue che venivano raccolte e smaltite in assenza delle necessarie iscrizioni e comunicazioni previste dal Testo Unico delle norme in materia ambientale.

L’uomo, un 46enne, è stato denunciato alla Procura di Gela e il Gip presso il Tribunale, accogliendo le richieste della Procura, ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo dell’impianto, ipotizzando il reato di gestione di rifiuti non autorizzata. I controlli, che sono stati eseguiti con l’ausilio dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, hanno consentito di accertare anche la presenza di due lavoratori privi di contratto di lavoro, per cui al titolare sono stati contestati gli illeciti per omessa sorveglianza sanitaria e omessa formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza. Nel corso dei controlli è stato sanzionato un altro titolare di autolavaggio trovato privo della denuncia di inizio attività e, anche in questo caso, con due lavoratori privi di contratto di lavoro. Nell’ambito dell’attività ispettiva complessivamente sono state accertate violazioni amministrative per oltre 20 mila euro, eseguito un sequestro preventivo, due sospensioni di attività imprenditoriale per lavoro nero e tre persone sono state denunciate alla magistratura.

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Cronaca

Perseguitava la ex compagna: scatta il provvedimento

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Ragusa – Su richiesta della Procura della Repubblica del Tribunale di Ragusa, che ha coordinato le indagini, nel corso della serata di mercoledì, i Carabinieri della Stazione di Pozzallo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 47enne, domiciliato nella città marinara e già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato – allo stato degli atti e nella presente fase del procedimento, nella quale non è stato ancora instaurato il contradditorio con l’indagato – del reato di atti persecutori nei confronti di una donna con la quale aveva avuto una relazione. 

L’uomo, si sarebbe reso responsabile in più circostanze di atteggiamenti di estrema gelosia, in preda a stati di alterazione psicofisica dovuti all’uso di stupefacenti, culminati con percosse e minacce alla donna, anche con l’utilizzo di armi bianche. 

Questi comportamenti avrebbero fatto sì che la vittima vivesse in uno stato di agitazione emotiva per settimane, costringendola ad alterare e modificare le proprie abitudini di vita, nel timore di incontrare l’uomo e mettere a repentaglio la propria incolumità. 

Oltre alla donna, lo stalker avrebbe preso di mira anche l’uomo con cui credeva che la donna avesse intrapreso una nuova relazione, minacciandolo verbalmente, con l’utilizzo di applicazioni di messaggistica istantanea, e arrecando danni all’abitazione e alla sua autovettura, infrangendone il parabrezza e forandone gli pneumatici. 

Informata l’Autorità Giudiziaria da parte della Stazione di Pozzallo di quanto accaduto nel corso degli ultimi due mesi, vista l’esigenza di tutelare le due vittime, è stata applicata da parte del Gip del Tribunale di Ragusa la custodia cautelare in carcere per il 47enne.

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Cronaca

Trovato un arsenale di armi

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La Polizia ha rinvenuto un arsenale di armi: sequestrate sette pistole, due fucili e un migliaio di munizioni.

Nel corso di un’operazione di polizia finalizzata alla prevenzione e repressione di reati in materia di possesso illegale di armi, lo scorso 12 marzo a Gela sono stati eseguiti diversi servizi di controllo straordinario del territorio, anche con l’impiego di unità cinofile anti-esplosivo della Polizia di Stato.

A conclusione di un’attività di perquisizione, gli agenti della Squadra Mobile e della S.I.S.C.O., Sezione Investigativa di Caltanissetta del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, hanno rinvenuto, occultato all’interno di un locale nella disponibilità di un uomo gelese, un ingente arsenale di armi, composto da sette pistole, due fucili e più di un migliaio di munizioni di diverso calibro.

A seguito del sequestro delle armi, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela, A.S., 50enne, è stato condotto in carcere in stato di arresto nella flagranza di reato ed indagato per detenzione illegittima di armi da fuoco e ricettazione; dai primi accertamenti sembrerebbe infatti che alcune armi siano state in passato oggetto di furto, altre sembrerebbero presentare matricola abrasa e, pertanto, da considerarsi clandestine.

Il ritrovamento dell’eccezionale arsenale di armi e del relativo munizionamento attesta quanto elevata sia l’attenzione degli organi inquirenti nella repressione di reati in materia di detenzione illegittima di armi da fuoco. Gli investigatori dovranno adesso accertare se le armi possano essere state utilizzate per la commissione di pregresse azioni delittuose verificatesi in passato a Gela e nella provincia di Caltanissetta.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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