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Riorganizzazione Sanitaria: ottimizzazione delle Risorse per una Salute Accessibile e di Qualità

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Caltanissetta – Recentemente sono stati sollevati diversi interrogativi e preoccupazioni riguardo al trasferimento dell’ambulatorio di Odontoiatria a Caltanissetta, sottolineando le difficoltà che i residenti più vulnerabili affronteranno a causa di questa decisione.

Tuttavia, è importante sottolineare che il trasferimento dell’ambulatorio di Odontoiatria a Caltanissetta è stato effettuato in conformità agli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questo piano prevede una ristrutturazione e razionalizzazione dei servizi sanitari sul territorio, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e l’accessibilità alle cure.


La decisione di trasferire momentaneamente l’ambulatorio di Odontoiatria di San Cataldo non è stata presa a cuor leggero, ma fa parte di una strategia più ampia finalizzata a ottimizzare le risorse sanitarie. Dati ufficiali, accuratamente verificati dal distretto, dimostrano che nel corso del 2022 sono state effettuate ridotte prestazioni odontoiatriche.
È importante notare che, sebbene l’odontoiatria di base sia stata trasferita a Caltanissetta, il servizio verrà potenziato ulteriormente, grazie all’utilizzo del complesso operatorio del P.O. “Raimondi”, mediante l’avvio dell’odontoiatria specializzata per persone con disabilità fisiche, psico-fisiche o psichiatriche che non possono collaborare alle cure odontoiatriche standard. Questo servizio sarà attivo entro la fine di settembre. La presenza dell’anestesia all’interno del complesso operatorio a supporto di tali procedure consentirà, altresì, lo svolgimento di sedute operatorie di chirurgia ambulatoriale superficiale. Ciò permetterà di soddisfare le esigenze di una parte della popolazione meritevole di specifiche prestazioni sanitarie.
Inoltre, la riorganizzazione sanitaria non prevede lo smantellamento dell’Ospedale di San Cataldo, bensì il suo potenziamento. Nell’ottica di miglioramento dei servizi è prevista l’installazione a breve di un mammografo per lo screening. Questo dispositivo consentirà di condurre uno screening efficiente e accurato per la prevenzione precoce del cancro al seno, migliorando la salute delle donne della comunità. In aggiunta, a seguito dell’incendio che ha avuto luogo a metà agosto, è prevista la prossima riattivazione, in totale sicurezza, della risonanza magnetica e l’acquisto di una nuova TAC di ultimissima generazione con 128 strati e moduli software dedicati alla diagnostica avanzata. Questo dimostra l’impegno della Direzione a fornire servizi sanitari di alta qualità ai suoi citta
“Comprendiamo le preoccupazioni della cittadinanza di San Cataldo – ha dichiarato il Commissario Straordinario Dott. Ing. Alessandro Caltagirone – ma è essenziale valutare le azioni dell’amministrazione in un contesto più ampio. La riorganizzazione sanitaria è un processo complesso che richiede un’attenta pianificazione e l’adozione di misure mirate a lungo termine per migliorare la salute di tutti i cittadini. Con il PNRR sono state destinate ingenti somme per il potenziamento dei servizi sanitari e stiamo facendo di tutto per renderli operativi nel breve tempo possibile anche aggiungendo iniziative e somme dal bilancio aziendale”.
Il Sindaco di San Cataldo, Avv. Gioacchino Comparato, dichiara: “E’ indispensabile potenziare l’offerta sanitaria a San Cataldo. Siamo sicuri che i lavori della Casa di Comunità previsti e finanziati dal PNRR a San Cataldo aumenteranno l’efficienza del servizio sanitario nella nostra città.
Chiediamo che le nostre sale operatorie tornino subito a funzionare nel più breve tempo possibile e sarà nostro compito vigilare affinché questo avvenga. Siamo fiduciosi che l’ASP, oltre agli investimenti su infrastrutture e macchinari, si impegni anche nel prevedere l’aumento del personale medico impiegato nelle nostre strutture. Un sistema sanitario efficiente, lo ricordiamo ancora una volta, esiste solo con medici e personale sanitario adeguato”.

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Il 25 aprile a Gela

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Il Comune di Gela ha celebrato la Libertà, la Democrazia, il coraggio di donne e uomini che hanno lottato per consegnarci un’Italia libera dall’oppressione e dalla dittatura con un raduno di associazioni e rappresentanze istituzionali per la classica deposizione della corona d’alloro al monumento dei caduti .

Gela ha ricordato ed onorato la memoria di caduti della Resistenza e di tutti coloro che, con il sacrificio e l’impegno civile, hanno reso possibile la nascita della nostra Repubblica.

” L’Amministrazione Comunale – ha sottolineato il sindaco Di Stefano- ribadisce con forza il valore dell’antifascismo e della partecipazione democratica come fondamenti imprescindibili della nostra comunità.

Il 25 Aprile non sia solo una data da ricordare, ma un impegno da rinnovare ogni giorno, per costruire una città più giusta, libera e solidale”.

Peccato che questa testimonianza è stato ascoltato da uno sparuto numero di cittadini adulti! Messaggi di questo tipo dovrebbero essere destinati alle giovani generazioni.

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25 aprile, Festa della Liberazione

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Il 25 aprile in Italia si celebra la festa della Liberazione dal nazifascismo. L’occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno, ma il 25 aprile è considerato una data simbolo perché nel 1945 coincise con l’inizio della ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della Repubblica di Salò dalle città di Torino e di Milano, dopo che la popolazione si era ribellata e i partigiani avevano organizzato un piano coordinato per riprendere il controllo delle città.

La decisione di scegliere il 25 aprile come “festa della Liberazione” (o come “anniversario della Liberazione d’Italia”) fu presa il 22 aprile del 1946, quando il governo italiano provvisorio – il primo guidato da Alcide De Gasperi e l’ultimo del Regno d’Italia – stabilì con un decreto che il 25 aprile dovesse essere “festa nazionale”.
La data fu fissata in modo definitivo con la legge n. 269 del maggio 1949, presentata da De Gasperi in Senato nel settembre 1948. Da allora, il 25 aprile è un giorno festivo, come le domeniche, il primo maggio, il giorno di Natale e la festa della Repubblica, che ricorre il 2 giugno. La guerra in Italia non finì il 25 aprile 1945, comunque: continuò ancora per qualche giorno, fino agli inizi di maggio.

Durante la seconda guerra mondiale furono molti i volontari, uomini e donne, che rischiarono tutto per sconfiggere il nazifascismo. Il secondo conflitto mondiale ha infatti due facce. La prima è quella rappresentata dalle schiere degli eserciti regolari, di cui sono noti i nomi dei generali e dei capi di stato, dei luoghi delle battaglie decisive. La seconda è invece la guerra clandestina dei popoli vinti, combattuta nell’ombra dalle formazioni partigiane. La Resistenza in Europa assume caratteristiche che variano da paese a paese, ma il fine è ovunque identico: la liberazione del territorio nazionale, da cui dipende l’avvenire di tutti

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Interruzione della condotta Ancipa – Blufi

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Caltanissetta- Il fornitore di sovrambito Siciliacque ha comunicato nella tarda serata di ieri che, a causa di un guasto riscontrato lungo la condotta Ancipa – Blufi, ha dovuto interrompere la fornitura destinata ai comuni di Caltanissetta, San Cataldo e Serradifalco.

Caltaqua – Acque di Caltanissetta SpA, gestore del servizio idrico integrato per il territorio della provincia di Caltanissetta, ha consequenzialmente rimodulato la programmata distribuzione come di seguito indicato in dettaglio:

Caltanissetta: restando operativa solo la fornitura dall’acquedotto Madonie per circa 75 l/s, non sarà possibile garantire l’erogazione H24 ad eccezione delle utenze Ospedale e Carcere che saranno regolarmente servite. Distribuzione garantita altresì nel centro storico Sant’Anna e Centro Balate.

San Cataldo: distribuzione sospesa.

Serradifalco: distribuzione sospesa

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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