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Cronaca

Rinvenute armi in un casolare

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Vittoria – I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Vittoria, durante l’esecuzione di un servizio finalizzato al contrasto dei reati in materia di armi, hanno notato un casolare sospetto in una contrada alla periferia della città ipparina. Dopo essersi appostati, i Carabinieri hanno notato poco dopo arrivare un uomo, successivamente identificato in F.G., vittoriese quarantacinquenne, che vi accedeva.

Immediatamente i militari lo hanno identificato e controllato per poi estendere gli accertamenti al casolare dove era domiciliato; l’attività di polizia ha permesso di scoprire inizialmente l’illecita detenzione di una pistola, perfettamente funzionante, con caricatore inserito e nascosta sotto il materasso pronta all’uso e altri proiettili dello stesso calibro nascosti in varie parti della casa. Durante i controlli, sono stati anche rinvenute cartucce per fucile e ciò ha fatto sospettare che potessero essere occultate altre armi pertanto, terminate le attività nell’abitazione, hanno esteso gli accertamenti anche presso un locale nelle pertinenze del casolare riuscendo a scoprire la presenza di due fucili accuratamente nascosti tra gli attrezzi e altre cartucce per fucili.

Dalle risultanze investigative emerse, i Carabinieri hanno accompagnato presso i loro uffici F.G. per identificarlo compiutamente per poi effettuare ulteriori accertamenti sulle armi che sono risultate essere rubate in diversi episodi riconducibili agli anni 2009 e 2010. Quindi i Carabinieri hanno proceduto all’arrestato in flagranza di reato di F.G. per illecita detenzione e ricettazione delle armi e munizioni sottoponendo il tutto a sequestro. Terminati gli atti di rito, l’uomo è stato poi condotto presso la sua abitazione in regime degli arresti domiciliari in attesa delle determinazioni della competente Autorità Giudiziaria

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Cronaca

Sequestro atti Caltaqua dopo un esposto del consigliere M5s Gambino. Coinvolto presidente Ati idrico

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L’indagine, che ha portato oggi a sequestri di atti di Caltaqua a Caltanissetta e Aqualia in Spagna, sarebbe scattata dopo l’esposto contro ignoti presentato dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle ed ex sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino.


Analizzando bilanci e flussi finanziari della societa partecipata è emerso che, sin dai primi anni di affidamento del Servizio Idrico Integrato, le due società hanno sviluppato operazioni infragruppo di natura strategica con particolare riguardo all’acquisto di beni e servizi anche di natura progettuale, in danno della controllata italiana che gestisce la risorsa pubblica.

In questa vicenda ora sarebbero coinvolti i
dirigenti di Caltaqua e FCC Aqualia, nonché il Presidente dell’Ati Idrico e sindaco del comune di Niscemi Massimiliano Conti in carica e per concorso nei reati di frode nelle forniture pubbliche.

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Cronaca

Maxi sequestro di documenti nelle sede di Caltaqua

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Caltanissetta -Maxi sequestro di documenti nelle sede di Caltaqua. E’ in corso un’operazione della Guardia di finanza, nelle sedi delle società che gestiscono il servizio idrico integrato.

A Caltanissetta nella sede di Caltaqua in centro storico sono arrivati ad apertura degli uffici 30 uomini del nucleo di polizia economico finanziaria delle fiamme gialle. In contemporanea in Spagna nella sede di Acqualia a Madrid la Polizia National sta eseguendo la stessa attività insieme al Gico della Guardia di Finanza.

Il coordinamento è della procura della Repubblica di Caltanissetta. L’operazione nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione dell’emergenza idrica in Sicilia.

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Cronaca

Firmato un protocollo d’intesa tra l’USR Sicilia e Associazione Marevivo

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Palermo – Educare all’ambiente e allo sviluppo sostenibile con particolare riguardo al mondo marino.È tra gli obiettivi del protocollo d’intesa firmato dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia e Marevivo Sicilia ETS, che in ambito regionale opera dal 2011 perseguendo gli stessi obiettivi della Fondazione Ambientalista Marevivo ETS nazionale di cui è unità operativa nell’Isola.

Marevivo nasce nel 1985, è riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente e lavora per la tutela del mare e dell’ambiente, per l’educazione nelle scuole e nelle università per lo sviluppo sostenibile e la sensibilizzazione su tutti i temi legati al mare quali lo studio della biodiversità, la promozione e la valorizzazione delle aree marine protette, contro l‘inquinamento e la pesca illegale.

Il protocollo avrà una durata triennale e prevede la possibilità di avviare rapporti di collaborazione anche in cooperazione con altri partner, quali università, associazioni, enti di ricerca, enti locali, consorzi, con l’intento di realizzare percorsi di sensibilizzazione, educazione e informazione rivolti a dirigenti scolastici, docenti, studentesse e studenti.

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