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Rinnova: Civici ambigui e dialogo complicato con un Pd che ha già un suo candidato a sindaco

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Il movimento Rinnova guidato da Giampaolo Alario esprime tutte le sue difficoltà a lavorare per alleanze con Civici di Una buona idea e Pd.

“Il nostro movimento, dalla sua fondazione – sostiene il direttivo di Rinnova – ha sempre avuto le idee chiare in merito a coerenza politica, schierandosi all’opposizione di questa amministrazione e votando, con il consigliere Alessandra Ascia solo atti utili alla città, come il Pef dei rifiuti. Al contrario i civici di Una buona idea sono stati per 4 anni al governo della città, con la vicesindacatura di Terenziano Di Stefano, e pertanto sono corresponsabili della situazione disastrosa che oggi attraversa Gela. Non solo ma continuano ad essere vicini a questa amministrazione e lo dimostrano giorno dopo giorno la presa di posizione politica vicina a questa sindacatura  e siamo certi che anche nel prossimo futuro (vedi votazione del rendiconto 2021) continuerà a votare a favore di questi atti. Di Una buona idea, a questo punto, dubitiamo fortemente che sappia cosa fare. Da un lato dice di essere pronto a presentarsi da solo con il sostegno di due liste, da un altro lato dice che sta interloquendo con le forze di centro destra e che il rapporto con gli autonomisti non si è mai interrotto. Ed ancora parlano di un accordo con importanti esponenti politici (che vedeva coinvolti i pro Greco soprattutto in chiave anti centro destra) e poi in merito all’Unione dei Comuni dicono che sia saltato per colpa della nostra consigliera Ascia. Rimaniamo fortemente perplessi in quanto le tre consigliere di Unità Progressista hanno consentito con il loro voto, a differenza dei due consiglieri di Buona Idea, di ottenere due seggi all’interno dell’Unione dei Comuni, poltrona alla quale il consigliere Faraci ad oggi non ha rinunciato”.

Rinnova rimane sempre disponibile a tutti gli incontri che servono a creare dei progetti costruttivi per la città ma non accetterà mai strumentalizzazioni gratuite da chi è già in campagna elettorale. 

“Abbiamo sempre sostenuto fin dal mese di gennaio, data in cui abbiamo deciso di dar vita all’intergruppo comunale con la consigliera Farruggia del M5S e con la consigliera indipendente Paola Giudice – continua il direttivo – che questa non è una coalizione elettorale. A quel tempo il Pd non sapeva ancora se riconoscersi o meno in un progetto progressista, visto le precedenti scelte, come quella di appoggiare il sindaco Greco che vide, nel 2019 e successivamente la fuoriuscita dal Pd stesso di tanti dirigenti che non condividevano quella scelta scellerata”.

Rinnova vuole evidenziare che ancora oggi all’interno del Pd continua ad esserci tanta confusione, anche se in verità con Guido Siragusa era molto avanti in un percorso che avrebbe portato alla costruzione di una coalizione. Pertanto appare veramente complesso il dialogo con questo partito in quanto apprendiamo che ha un suo candidato interno e ciò rende veramente complicato, almeno da parte nostra, qualsiasi percorso politico con esso”. 

Rinnova conclude sostenendo di non essere alla ricerca di accordi per evidenziare personalismi o quant’altro ma che vuole essere presente nella vita politica della città di Gela per costruire un percorso serio che migliori la qualità della vita dei suoi cittadini e lo vuole fare affrontando con chiarezza e serietà i tantissimi problemi irrisolti che purtroppo la classe politica che governa Gela non ha assolutamente risolto. Perciò il dialogo rimane elemento irrinunciabile.

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“Scerra-big” interviene al congresso dei Civici. Ma stavolta Terenziano deve cedere il passo a Massimiliano

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Di cose fuori dagli schemi tradizionali se ne sono viste e sentite durante il congresso di Una buona idea.

Non solo la confessione del deputato di FdI Totò Scuvera (nel 2016 fui uno dei fondatori di Una buona idea) e il giudizio positivo sull’operato di Di Stefano come sindaco da parte del vice presidente del consiglio il forzista Antonino Biundo (siamo all’opposizione ma alcune cose buone il sindaco le ha fatte – ha detto) che di certo non collima con quella dei dirigenti provinciali azzurri Cirignotta e Gnoffo (per il match finale si aspetta il congresso gelese), c”è stato pure il fuoriprogramma dell’intervento di Totò Scerra. Glielo hanno chiesto quelli di Una buona idea e lui stesso è rimasto stupito. Perché l’ex candidato a sindaco a capo di liste civiche del centrodestra, non ha oggi cariche istituzionali. Non era quindi necessario un intervento come quello dei deputati, senatori, segretari di partito e sindacalisti. Uscito da FdI, ora si è avvicinato al Mpa senza ufficialità dell’adesione. Scerra ha sostenuto al secondo turno l’amico di adolescenza Terenziano dandogli un grande aiuto per le elezioni e il sindaco a settembre lo stava per nominare assessore.

“Ho sostenuto – ha detto- un vero progetto civico e ho fatto bene”. Nell’attesa che Di Stefano mantenga l’impegno preso con lui al secondo turno, Scerra (lo dicono in tanti). è in campo a contattare gli amici che ha in provincia e a Gela per sostenere Massimiliano Conti, avversario di Di Stefano alla presidenza della Provincia. Anche Scerra ha preso i suoi impegni da candidato a sindaco. Ha avuto un forte aiuto da Conti che è venuto da Niscemi a fare campagna elettorale con lui e ora non può non aiutarlo. Anche lui è un amico. Terenziano stavolta dovrà fare a meno dell’aiuto che può arrivare dall’amico Totò nel tessere alleanze e cercare consensi. Non è poi proprio Terenziano che dice in tutte le salse che gli impegni elettorali si rispettano?

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Mazzarino lab sostiene il sindaco di Gela sognando l’area dei Civici siciliani

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Questioni interne al movimento non ne sono emerse durante il primo congresso di Una buona idea. Vuol dire che funziona bene la linea dei “panni sporchi che si lavano in casa” citata dal segretario Licata. Più che un congresso, il movimento del sindaco Di Stefano ha celebrato una festa tra amici rinsaldando i rapporti tra gli alleati, delineando il percorso futuro oltre le mura della città.

Si respirava aria di elezioni provinciali  durante la festa dei civici che da un gruppo di 4 amici   sono arrivati al governo della città. E’ stata l’occasione per formalizzare l’alleanza con Mazzarino lab rappresentata dal consigliere Damiano Arena. Il gruppo civico mazzarinese con 5 consiglieri sosterrà Terenziano Di Stefano alla presidenza della Provincia e condivide anche il progetto politico più ampio.

<Noi auspichiamo che si riesca a formare un’area civica   regionale –  ha detto Arena – un’area che sappia parlare al cuore della gente. L’ho proposto pure al Pd. Spero che questo progetto si possa realizzare”

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Donegani:”Alleanza incoerente a Gela. Noi ci tiriamo fuori dalle Provinciali”

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Miguel Donegani segretario regionale di PeR tuona contro la schizofrenia politica che caratterizza la composizione dell’alleanza al governo della città. Tutto tranne che una Giunta progressista dato che 3 assessori du 6 sono di centrodestra. L’occasione arriva dalle recenti dichiarazioni del leader di Azione Calenda.

“L’ incoerenza politica della compagine amministrativa a Gela e’ ormai chiara e conclamata, se si guarda a ciò che accade, anche in questi giorni, sia a Roma che a Palermo. Adesso anche Calenda – dice Donegani ‘ – dopo avere auspicato la scomparsa politica dei Cinquestelle, ufficialmente strizza l’occhio alla Meloni e al centro destra. A Gela ancora qualcuno ha il coraggio di definire progressista, una giunta con al suo interno partiti come l’Mpa, Sud chiama Nord e adesso anche Azione? Tiriamo le somme di questa schizofrenia politica ? Su 6 Assessori 3 sono di centro destra (MPA, Sud chiama nord, Azione): una compagine amministrativa di fatto organica al centro destra che governa con Schifani in Sicilia. E i partiti non hanno nulla da dire?”

“Nella terra dove tutto è possibile, dove contano solo le alchimie politiche, dove il bianco e il nero si confondono in un grigio anonimo, c’è qualcuno che da sempre alza la testa e fa sentire la propria voce di dissenso. Ebbene, le provinciali si profilano come la prosecuzione di questo trasversalismo politico, a cui PeR, per la coerenza che la contraddistingue, non partecipera’, non riconoscendo nessuno degli attuali candidati alla Presidenza come espressione dell’area progressista o comunque di centro sinistra. I nostri rifermenti nei consigli comunali, con i quali PeR dialoga in modo diretto o in federazione, siamo certi che non potranno sostenere nessuno dei candidati attualmente in campo, almeno fino a quando questo scenario non dovesse mutare”- conclude Donegani.

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