Il sindaco Lucio Greco aveva già espresso qualche giorno fa forti preoccupazioni per i rincari eccessivi nelle bollette di luce e gas e per i mancati ristori alle attività commerciali, sfiancate dalle chiusure ad intermittenza dovute all’emergenza Covid. Poi è arrivata la notizia di 5,5 miliardi di euro di aiuti destinati alle famiglie e alle imprese per far fronte al caro bollette, erogati dal Governo nel primo trimestre di quest’anno. Misura insufficiente per il sindaco e briciole per Confindustria, Cgia, e altre autorevoli organizzazioni di lavoratori. ” A fronte di un rincaro di luce e gas per le famiglie che per il 2022 ammonta complessivamente a 89,7 miliardi – spiega il sindaco- il tasso di copertura supera di poco il 6%. Va solo leggermente meglio per le imprese, per le quali quest’anno il rincaro energetico sarà di 58,9 miliardi. Al netto di tutte le misure di mitigazione messe in campo dal governo Draghi, una famiglia media pagherà, dunque, complessivamente 1.200 euro in più rispetto al passato”
“Appare evidente a tutti che, se sforzo c’è stato- continua- è davvero insufficiente e che chi governa a Roma deve necessariamente reperire nuove risorse per calmierare le bollette energetiche. Molte attività imprenditoriali non reggeranno di fronte a questi aumenti. e la conseguenza immediata sarà la chiusura, con il licenziamento di migliaia di persone. Si prospetta, dunque, dopo l’emergenza sanitaria, una preoccupante emergenza economica ed occupazionale, da scongiurare assolutamente. Il mio pensiero va a tutti i cittadini che non sanno come far fronte al pagamento delle bollette, e a tutti i commercianti e gli imprenditori che da due anni lottano e stringono i denti. Gli aiuti non bastano affatto”. “Noi, come Comune- aggiunge- abbiamo fatto e continueremo ancora a fare il possibile per andare incontro a chi vive situazioni di forte disagio economico e per sostenerli concretamente” .Greco promette che da parte sua e della maggioranza che lo sostiene, i solleciti a Regione e Stato saranno costanti affinchè i ristori si moltiplichino e i provvedimenti siano più congrui e aderenti alle note difficoltà delle famiglie e delle imprese gelesi, siciliane e di tutta Italia” “All’orizzonte temo che si prospetti una crisi senza precedenti, e occorreranno lo sforzo e la volontà di tutti per scongiurarla”- conclude