Collegno – Due realtà lontane unite nel nome di San Giuseppe. Si rinnova la tradizione per i due comuni con la festa di San Giuseppe a Collegno ( TO ) ormai giunta alla 14^ edizione, organizzata dall’associazione culturale Riesina di Torino e provincia diretta da Calogero Cesatti e molto gradita dalla comunità.
È stata una meta di pellegrinaggio per tantissimi che hanno deciso di visitare e assistere la tradizionale tavola di San Giuseppe del 16 e 17 Marzo . Diverse centinaia di Riesini , ma anche originari di altri comuni della Sicilia si sono dati appuntamento per la tavolata. Arrivavano da varie aree del nord Italia Piemonte , Lombardia e Liguria in particolare , tutti uniti nella devozione verso il patriarca San Giuseppe .
Sabato dopo il saluto iniziale del Presidente Cesatti , sono intervenuti il Presidente Onorario Angelo Bellina e Don Salvatore Giuliana venuti da Riesi , l’ On. Laura Castelli, il Sindaco di Collegno città ospitante Francesco Casciano , Il Sindaco di Rivoli Andrea Tragaioli, il Sindaco di Pianezza Antonio Castello e il Sindaco di La Loggia Domenico Romano.
È stata inaugurata la mostra delle tavole su Riesi a fumetti dell’artista Giuseppe Veneziano. Poi si è aperta la gara di ballo con la degustazione dei prodotti tipici Siciliani. Domenica 17 marzo si è celebrata una messa solenne, presieduta da Don Salvatore Giuliana con la benedizione della tavola, è stata letta una poesia scritta da Piera Cutaia , e alla fine del pranzo dei 6 Santi a tutti i presenti è stato offerto il pranzo in onore di San Giuseppe.
Il Presidente Cesatti a conclusione della manifestazione ha ringraziato tutto il direttivo dell’associazione e a quelli che hanno collaborato per la buona riuscita della festa e a tutti i presenti. A Don Salvatore Giuliana, Angelo Bellina, On. Laura Castelli, I Sindaci Francesco Casciano ( Collegno) Andrea Tragaioli ( Rivoli) Antonio Castello ( Pianezza) Domenico Romano ( La Loggia) gli assessori Gianluca Tricarichi, Matteo Cavallaro, Alfonso Lettieri, i consiglieri comunali Giovanna Scarlata, Francesco Lo Grasso, Umberto Lo Grasso e Pietro Tuttolomondo , Ingegnere Ivan Mirisola, il cantante Biagio Rizzo, la ditta Salvatore Fiandaca e Lillo Calafato e tutte le persone venute dalle diverse parti del nord Italia per onorare San Giuseppe.
Il Comune di Gela ha celebrato la Libertà, la Democrazia, il coraggio di donne e uomini che hanno lottato per consegnarci un’Italia libera dall’oppressione e dalla dittatura con un raduno di associazioni e rappresentanze istituzionali per la classica deposizione della corona d’alloro al monumento dei caduti .
Gela ha ricordato ed onorato la memoria di caduti della Resistenza e di tutti coloro che, con il sacrificio e l’impegno civile, hanno reso possibile la nascita della nostra Repubblica.
” L’Amministrazione Comunale – ha sottolineato il sindaco Di Stefano- ribadisce con forza il valore dell’antifascismo e della partecipazione democratica come fondamenti imprescindibili della nostra comunità.
Il 25 Aprile non sia solo una data da ricordare, ma un impegno da rinnovare ogni giorno, per costruire una città più giusta, libera e solidale”.
Peccato che questa testimonianza è stato ascoltato da uno sparuto numero di cittadini adulti! Messaggi di questo tipo dovrebbero essere destinati alle giovani generazioni.
Il 25 aprile in Italia si celebra la festa della Liberazione dal nazifascismo. L’occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno, ma il 25 aprile è considerato una data simbolo perché nel 1945 coincise con l’inizio della ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della Repubblica di Salò dalle città di Torino e di Milano, dopo che la popolazione si era ribellata e i partigiani avevano organizzato un piano coordinato per riprendere il controllo delle città.
La decisione di scegliere il 25 aprile come “festa della Liberazione” (o come “anniversario della Liberazione d’Italia”) fu presa il 22 aprile del 1946, quando il governo italiano provvisorio – il primo guidato da Alcide De Gasperi e l’ultimo del Regno d’Italia – stabilì con un decreto che il 25 aprile dovesse essere “festa nazionale”.La data fu fissata in modo definitivo con la legge n. 269 del maggio 1949, presentata da De Gasperi in Senato nel settembre 1948. Da allora, il 25 aprile è un giorno festivo, come le domeniche, il primo maggio, il giorno di Natale e la festa della Repubblica, che ricorre il 2 giugno. La guerra in Italia non finì il 25 aprile 1945, comunque: continuò ancora per qualche giorno, fino agli inizi di maggio.
Durante la seconda guerra mondiale furono molti i volontari, uomini e donne, che rischiarono tutto per sconfiggere il nazifascismo. Il secondo conflitto mondiale ha infatti due facce. La prima è quella rappresentata dalle schiere degli eserciti regolari, di cui sono noti i nomi dei generali e dei capi di stato, dei luoghi delle battaglie decisive. La seconda è invece la guerra clandestina dei popoli vinti, combattuta nell’ombra dalle formazioni partigiane. La Resistenza in Europa assume caratteristiche che variano da paese a paese, ma il fine è ovunque identico: la liberazione del territorio nazionale, da cui dipende l’avvenire di tutti
Caltanissetta- Il fornitore di sovrambito Siciliacque ha comunicato nella tarda serata di ieri che, a causa di un guasto riscontrato lungo la condotta Ancipa – Blufi, ha dovuto interrompere la fornitura destinata ai comuni di Caltanissetta, San Cataldo e Serradifalco.
Caltaqua – Acque di Caltanissetta SpA, gestore del servizio idrico integrato per il territorio della provincia di Caltanissetta, ha consequenzialmente rimodulato la programmata distribuzione come di seguito indicato in dettaglio:
Caltanissetta: restando operativa solo la fornitura dall’acquedotto Madonie per circa 75 l/s, non sarà possibile garantire l’erogazione H24 ad eccezione delle utenze Ospedale e Carcere che saranno regolarmente servite. Distribuzione garantita altresì nel centro storico Sant’Anna e Centro Balate.