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Ricordando il sacrificio di Gaetano Giordano

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Una data storica per Gela quella del 10 novembre. Il sacrificio di Giordano non è stato vano: ha aperto un mondo: quello della denuncia. Da quel momento è iniziata una nuova stagione ed è nata l’ Associazione antiracket a lui dedicata con le centinaia di denunce nei confronti degli estortori ed un nuovo modo di vivere nella martoriata Sicilia dove il pizzo si è sviluppato nel tempo. Un pò come la prima donna che ha rifiutato il matrimonio riparatore che ha aperto una stagione: quella della libertà.

“Oggi 10 Novembre per Gela è una giornata di ricordo e di riscatto. Ricordare infatti Gaetano Giordano è un dovere per ognuno di noi sempre, perché viva il suo coraggio che non si piegò alla prepotenza mafiosa.

È così! Il suo stile di vita deve essere il nostro ed è l’unica strada che nella vita si deve percorrere sempre ogni giorno ed in ogni circostanza!
Legalità e rispetto di regole e leggi contro ogni forma di mafia, soprattutto in momento di smarrimento come quello che viviamo oggi, abbiamo bisogno di esempi come Giordano per dire mai più”. E’ il pensiero del segretario provinciale del Partito democratico, Peppe Di Cristina.

Gaetano Giordano nasce a Riesi (CL) il 09/06/1937. Dopo il militare apre un’attività di parrucchiere per uomo. Nel 1963 conosce Franca Evangelista, genovese, arrivata a Gela per motivi di lavoro del padre. In seguito Franca e Gaetano si frequentano, si fidanzano e si sposano, consolidando l’attività economica che nel frattempo si era trasformata in negozi di profumeria (unici per molto tempo nel territorio gelese). Nascono due figli Massimo e Tiziana in una realtà di lavoro sana e fiorente.

Marito e moglie collaborano nell’attività commerciale in un contesto familiare e lavorativo concreto e normale, i ragazzi studiano con profitto e, finito il liceo a Gela, accedono alla Luiss di Roma.

Negli anni 1980-90 Gela è una polveriera; incendi e sparatorie fra clan rivali per la supremazia del territorio. I commercianti, che sino ad allora come fatto di costume, si adeguavano a pagare il pizzo (pochi esclusi, compresi noi, non erano disturbati) cominciavano a scalpitare, cercando di uscire da questo mal costume. Nel 1989 a seguito di una richiesta estorsiva si fa regolare denuncia.

Il 10 Novembre del 1992 senza che nulla facesse presagire quanto poi è successo, alle ore 20, Gaetano Giordano veniva ucciso sotto casa con cinque colpi alla schiena mentre con il figlio, ferito nella sparatoria, stava rientrando a casa. Dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia si scopre che l’uccisione di Gaetano Giordano è stata decisa a sorte tramite estrazione del biglietto con il suo nome (altri 3-4 commercianti che come lui avevano denunciato erano segnati negli altri bigliettini quindi papabili vittime).

All’età di 55 anni Gaetano Giordano cessava di vivere per mano di alcuni mafiosi che vengono poi arrestati l’anno dopo. L’uccisione di Gaetano Giordano doveva essere un monito per negozianti e imprenditori che si rifiutavano di pagare il pizzo, ma da quell’omicidio la cittadinanza prende coscienza e i mafiosi hanno sempre meno titolo sul territorio. Subito dopo i funerali, valutando le possibilità che erano date dalla presenza dei familiari di Gaetano Giordano ad Almè si è pensato di seppellirlo in quel luogo. Tutto questo nasce dall’incertezza per il futuro che aveva attanagliato la famiglia che prevedeva entro breve di trasferirsi da Gela. Questo è il motivo per cui Gaetano Giordano è stato seppellito ad Almè, dove è stato accolto con la riconosciuta carità cristiana di quei luoghi

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Ecco il nuovo Consiglio dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia

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Palermo – L’Ordine dei giornalisti di Sicilia ha un nuovo organigramma. Nuovo non del tutto perché molte sono state le conferme ma ci sono anche volti nuovi. Giornalisti motivati, innamorati del loro lavoro che vogliono dare nuova linfa ad una categoria professionale molto esposta e non sempre adeguatamente considerata.

Ieri, con il voto in presenza ai seggi di Catania, Messina e Palermo, si è conusa la fase di ballottaggio per una campagna elettorale lunga ed a tratti difficile. Da oggi il Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia ha un assetto diverso.

La Lista ControCorrente Sicilia ha ottenuto grandi successi con l’elezione di Riccardo Arena al consiglio nazionale ed al consiglio regionale Filippo Mulè e Concetto Mannisi ha continuato, nel secondo turno con l’elezione di Francesco Nuccio, Tiziana Martorana, (402 voti ciascuno), Daniele Lo Porto (364) e Massimiliano Passalacqua (313).

Per i consiglieri pubblicisti il turno di ballottaggio ha decretato l’elezuone di Tiziana Caruso(763) e Salvo Li Castri(740) per la lista Giornalisti 2.0 e Laura Simoncini (756) della lista Controcorrente. Santino Franchina è stato eletto consigliere nazionale con 777 preferenze .

Al primo turno di voto erano stati eletti Vittorio Corradino della lista ControCorrente Sicilia e di Roberto Immesi per la lista Giornalisti 2.0, la composizione del collegio dei revisori dei conti è stata completata ieri con l’elezione al ballottaggio di Salvo Messina (399).

Il primo incontro del nuovo Consiglio dell’ordine dei giornalisti si terrà il prossimo lunedì 14 aprile nella sede di via Bernini a Palermo.

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Camminata protetta dal parcheggio al Municipio

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Un passo in più per favorire l’utilizzo del parcheggio Arena, ancora non molto apprezzato e poco frequentato dai gelesi. Questa che vedete nelle foto è la via Colombo.

Il sindaco Di Stefano ha disposto l’apposizione di transenne fisse che creano uno spazio per il cammino sicuro ai pedoni, più agevole ed ampio rispetto al marciapiede stretto, vetusto e a tratti sconnesso.

Sono iniziati i lavori per la realizzazione del percorso pedonale di via Colombo tratto compreso tra Via Istria e via Bresmes, per permettere ai pedoni di poter percorrere in tutta sicurezza un tratto stradale privo di idonei marciapiedi…sono stati eliminati tutti i posti auto a pagamento e spostati altrove.

Questo per assicurare un percorso più agevole per quanti devono raggiungere il centro storico o semplicemente il Municipio dal parcheggio,anche in vista della stagione estiva.

Il percorso sarà opportunamente illuminato per essere visibile la sera. I lavori sono seguiti dal funzionario della segnaletica stradale Jhonny Bevelacqua.

Naturalmente i parcheggi della zona di via Colombo sono stati sacrificati.

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Interventi su rete idrica e dighe, vertice in Municipio

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Un vertice sul tema idrico si è svolto questa mattina in sala giunta in Municipio. L’obiettivo è quello di programmare interventi per evitare quanto accaduto la scorsa estate.Presenti all’incontro il vice Sindaco Giuseppe Fava, l’assessore con delega alle problematiche idriche, Filippo Franzone, i consiglieri comunali Lucia Lupo, Floriana Cascio, Antonio Cuvato e Antonella Di Benedetto,i dirigenti tecnici di Caltaqua Massimo Chiarelli e Giuseppe Virgolini, Giovanni D’Angelo e Massimo Guarino (Siciliaque), Pardo (Bioraffineria Gela).

Assenti i rappresentanti di Ati Idrico.Siciliacque ha annunciato che subito dopo Pasqua riprenderanno i lavori per la realizzazione della condotta di circa quattro chilometri per fornire San Leo e consentire la distribuzione idrica nei quartieri da essa serviti H24. I lavori di posa dovrebbero essere completati entro giugno.Caltaqua ha invece confermato l’avvio dei lavori del nuovo potabilizzatore di Spinasanta che dovranno essere completati secondo il crono programma entro dicembre 2025.

Previsto anche un investimento di oltre 1,5 milioni di euro per il Ragoleto.Sulle interconnessioni con la condotta di via Venezia è stato chiesto formalmente un aggiornamento del progetto ad Ati Idrico. Nella prima decade di maggio si terrà un nuovo incontro per verificare lo stato di avanzamento di lavori e progetti.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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