Seguici su:

Cronaca

Riceve un responso di positività e aggredisce gli infermieri

Pubblicato

il

Grave episodio di aggressione e minacce avvenuto nella giornata di ieri nei confronti degli operatori sanitari dell’ Hub vaccinale del PalaCossiga a Gela. “Esprimiamo vicinanza e solidarietà ai colleghi coinvolti. Tali eventi non sono più tollerabili e devono essere denunciati e perseguiti come la legge prevede”. Lo affermano i rappresentanti del Nursind di Caltanissetta commentando l’episodio di ieri a Gela.  Una donna, impaziente di attendere il proprio turno per sottoporsi al tampone di fine isolamento, avrebbe ricevuto l’esito positivo e si sarebbe lamentata perché, a suo dire, il tampone non era stato effettuato in modo corretto. “I colleghi – raccontano i sindacalisti del Nursind – per evitare ulteriori polemiche hanno effettuato un nuovo test che ha dato ancora esito positivo. La signora insoddisfatta è andata via e dopo un’ora circa è tornata con il marito che ha iniziato a minacciare e inveire contro gli operatori rei del fatto di aver accertato la positività della signora”. Per il Nursind “è una vicenda davvero incresciosa, che punta il dito sulla questione delle aggressioni e minacce ai danni del personale sanitario che, giornalmente, è sottoposto a continui attacchi da parte di una fetta di utenti che culturalmente non riesce a comprendere il reale sforzo del personale infermieristico e medico in questo periodo di forte pressione. Riteniamo incomprensibile come ancora oggi, mentre il mondo intero ci ha definiti angeli ed eroi, si verifichino ancora atti di violenza di questo genere. Non c’è più tempo da perdere, ma questo è il momento decisivo per attivarsi seriamente e avviare un confronto per trovare soluzioni logistiche, di potenziamento dell’organico e dei sistemi di video-sorveglianza, per permettere ai lavoratori di poter svolgere la propria professione”.

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cronaca

Attacco hacker filorussi, nel mirino anche il sito della Provincia di Caltanissetta

Pubblicato

il

C’è anche quello della Provincia di Caltanissetta, tra i siti attaccati dagli hacker filorussi NoName057(16). Oltre a quello nisseno, non risultano raggiungibili i siti delle Province di Trapani, Ragusa ed Enna, del Comune di Catania e della Regione Puglia.

L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha allertato i bersagli e le autorità e fornito suggerimenti per la mitigazione dell’impatto.

Continua a leggere

Cronaca

Retata nell’Ennese

Pubblicato

il

Retata della Polizia e della squadra mobile di Enna e del Commissariato di Leonforte, a seguito di una complessa e articolata attività di indagine diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Caltanissetta.

Numerose le persone arrestate, gravemente indiziate, a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, con l’aggravante per due di loro dell’associazione armata, e per detenzione, vendita, cessione, trasporto e consegna a terzi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, crack e marijuana. L’attività di indagine ha consentito di raccogliere gravi indizi in ordine all’esistenza di un’organizzazione a delinquere dedita al traffico di sostanze stupefacenti, operante nel territorio di Agira e dei vicini centri di Assoro, Regalbuto, Nicosia, Gagliano Castelferrato, Nissoria e Leonforte.All’operazione ha collaborato personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile delle Questure di Catania e Agrigento, personale delle unità cinofile dell’U.P.G.S.P. della Questura di Catania e del Reparto Prevenzione Crimine di Catania.

Continua a leggere

Cronaca

Custodia cautelare per padre violento

Pubblicato

il

Ragusa-  Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, che ha coordinato le indagini, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia di Modica e della Stazione di Modica hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 39enne, gravemente indiziato – allo stato degli atti e nella attuale fase del procedimento, nella quale non è stato ancora instaurato il contradditorio con l’indagato – del reato di lesioni gravi nei confronti del figlio di 5 anni.

L’uomo, fatta salva la presunzione di innocenza, si sarebbe reso responsabile delle percosse e delle violenze che hanno cagionato al bambino fratture multiple alle braccia e alle gambe, per cui sono stati necessari due delicati interventi chirurgici.Il minore, giunto al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore “Nino Baglieri” di Modica per una riferita caduta accidentale dal letto, è subito parso al personale sanitario in condizioni sanitarie critiche.

Le successive analisi a cui è stato sottoposto e le valutazioni medico-legali disposte non hanno lasciato dubbi in ordine alla chiara incompatibilità delle lesioni/fratture refertate rispetto alla versione dei fatti fornita dai genitori del bambino, motivo per cui è scattata immediatamente la procedura di codice rosa.

Informata la Procura della Repubblica di Ragusa, è stata disposta l’escussione di tutti coloro che potessero riferire circostanze utili alla ricostruzione delle varie dinamiche familiari, così da poter identificare il presunto responsabile di tali gravi lesioni.

L’insieme degli elementi raccolti sinora ha consentito di attribuire al padre, in via esclusiva, la responsabilità delle violenze subite dal bambino, provocate in due distinti episodi.

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
Pubblicità