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Cronaca

Resistenza a pubblico ufficiale: due arresti a Comiso

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Comiso – La Polizia a Comiso ha arrestato in flagranza di reato due soggetti per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Durante un controllo in tarda notte in una zona di accesso alla città i poliziotti hanno intimato l’alt ad una autovettura con a bordo due uomini. Il conducente dapprima ha accostato la macchina poi con una manovra improvvisa si è dato alla fuga tra le vie cittadine.

Gli agenti hanno inseguito l’auto e sono riusciti a bloccarla.

I due occupanti del veicolo subito si dimostravano insofferenti al controllo ed iniziavano ad inveire contro i poliziotti. Condotti in Commissariato uno dei due dapprima  tentava di procurarsi lesioni poi cercava di divincolarsi strattonando con violenza gli agenti ma infine gli operatori riuscivano a bloccare l’uomo che nel frattempo aveva colpito con un calcio un poliziotto e continuava, dopo essere stato tratto in arresto, a  minacciare gli operatori tanto che la Procura della Repubblica di Ragusa, messa a conoscenza dei fatti, disponeva la sua traduzione in carcere mentre gli agenti per le lesioni riportate facevano ricorso alle cure sanitarie dell’Ospedale di Vittoria.

Convalidato l’arresto in sede di “direttissima” da parte dell’Autorità Giudiziaria di Ragusa, il soggetto è stato scarcerato e sottoposto all’obbligo di firma giornaliero presso la Questura di Ragusa.

In occasione di un altro posto di controllo è stato fermato un uomo a bordo del suo motociclo con la moglie, entrambi privi del casco. Il conducente risultava non aver mai conseguito la patente di guida e il mezzo non era assicurato.

L’uomo aggrediva un poliziotto spingendolo contro un albero, procurandogli delle lesioni.

Il 38enne, conosciuto per la sua indole aggressiva, annovera altri episodi di resistenza nei confronti degli operatori di Polizia e segnalazioni all’Autorità Giudiziaria per reati contro la persona.

Bloccato dagli agenti, in considerazione della condotta violenta che aveva tenuto, è stato tratto in arresto per i reati di oltraggio, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale e ristretto in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nell’udienza di convalida il Giudice ha riconosciuto la legittimità dell’arresto ed ha disposto per l’uomo la scarcerazione in attesa di giudizio.

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Cronaca

Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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