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Regge la maggioranza: si al Pef dei rifiuti con l’astensione della minoranza

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Ventuno i consiglieri presenti alla seduta urgente di consiglio conunale celebrata insolitamente di sabato pomeriggio per l’approvazione del Pef che si è conclusa come nelle previsioni: il si unanime dei consiglieri presenti del tridente di maggioranza e l’astensione della minoranza non per andare contro l’amministrazione ma in linea generale per i tempi ristretti a disposizione per esaminare gli atti. Quattordici i voti favorevoli e sette astenuti. Per la delibera dei costi della Tari quasi lo stesso dato: 14 favorevoli e 5 astenuti della minoranza.

Dopo il giuramento del consigliere Angelo Caci è stato il sindaco Terenziano Di Stefano ha illustrato la situazione spiegando i motivi di urgenza e cosa accade se non si approva il Pef.

Di Stefano ha riferito che solo una settimana dopo l’elezione, dai sindaci Srr ha saputo che il Comune non aveva inviato i dati grezzi alla Srr per creare il Pef e che la scadenza era il 20 luglio ma dopo due proroghe in cui chi c’era prima non ha fatto nulla.

“Potevamo fare finta di niente- ha detto il sindaco- e non approvare il Pef lasciando le tariffe come quelle dello scorso anno. Ma se vogliamo bene Gela dobbiamo approvare il Pef evitando debiti fuori bilancio che é l’unico modo per uscire dal dissesto. Il nostro obiettivo è di uscire dal dissesto nel 2025”.

Vari gli interventi durante il dibattito con Rosario Faraci che ha posto l’accento sulle carenze del servizio di raccolta che va incrementato nella percentuale di differenziata e nella valorizzazione del rifiuto mentre Gaetano Orlando ha sollecitato la lotta a chi evade le tasse.Antonio Cuvato ha chiesto notizie sul centro comunale di raccolta il cui progetto non sembra che sia andato avanti.

“Capisco il sindaco- ha esordito Gabriele Pellegrino – ma non abbiamo potuto studiare gli atti ricevuti meno di 24 ore fa”. Antonella Di Benedetto ha sollecitato l’amministrazione a verificare la qualità del servizio che lascia a desiderare: la città è sporca e a Manfria non ci sono neanche i cestini.

Il consigliere Angelo Caci ha sottolineato la negligenza dell’amministrazione precedente ma ha anche evidenziato che gli atti sono arrivati tardi per essere studiati dai consiglieri. Inserire i 4 milioni di debiti nel Pef significa far pagare chi ha già pagato: per Caci non si può far pagare due volte chi è virtuoso per colpa di chi non fa il proprio dovere.Bisogna agire verso chi non vuole pagare. “Meglio non approvare nulla e lasciare invariate le tariffe”- ha concluso.

“La campagna elettorale è finita, voltiamo pagina – ha detto il sindaco- c’è un contratto sul servizio e controlleremo. A giorni ci daranno il cronoprogramma.Il Ccr ha avuto un blocco ma l’iter è stato ripreso e potremmo averlo entro la fine anno. I crediti di dubbia esigibilità bisogna inserirli necessariamente perché così impone Area. Il problema non è individuare gli evasori,li conosciamo tutti, è invece la riscossione dei tributi che è in capo all’agenzia delle Entrate”

Esternalizzare i servizi Tari e riscossione affidandoli a ditte esterne che poi vanno ad aggredire il conto corrente di chi non paga le tasse: è una soluzione che il sindaco sta valutando e che sottoporrà al consiglio.

Il Pef sottoposto al consiglio ha un importo di 17 milioni di euro di cui quasi 10 per il canone annuale del servizio di Impianti.Questo Pef rispetto allo scorso anno ha da coprire circa 2 milioni di euro perché lo scorso anno per 8 mesi il servizio lo ha gestito la Tekra ed il costo era inferiore.Quest’anno va inserito il canone di un anno intero di Impianti.

Durante le dichiarazioni di voto il capogruppo del M5s Francesco Castellana ha detto che quando si è accettata la candidatura si sapeva che c’era il dissesto e quindi serve un atto di responsabilità e coraggio.

Ma dagli interventi dei consiglieri di minoranza cioè Sara Cavallo, Armando Irti, Alberto Zappietro, Antonella Di Benedetto e gli stessi Pellegrino e Caci è emersa la linea di astenersi per i tempi insufficienti per studiare gli atti.

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Presentato un ddl sull’acqua pubblica scritto dalle segreterie di Controcorrente e PeR

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La collaborazione tra il movimento “PeR” di Miguel Donegani e “Controcorrente” fo dato da La Vardera prosegue con fatti concreti. Dopo l’interrogazione sull’Ospedale di Gela e sui dializzati, è notizia di oggi che l’On.le La Vardera ha presentato all’ARS un importantissimo Disegno di Legge, ideato e scritto in sinergia dalle segreterie di entrambi i movimenti, per una gestione realmente pubblica del ciclo integrato dell’acqua.

La proposta prevede che la governance del ciclo integrato dell’acqua venga affidata ai Comuni, singolarmente o in forma consorziata, che potranno scegliere la modalità gestionale più idonea tra gestione in house o concessione a terzi tramite gara pubblica, garantendo trasparenza ed efficienza del servizio. In caso di gestione in house, l’ente gestore dovrà garantire l’efficienza del servizio, l’accessibilità economica per gli utenti e il reinvestimento degli utili nella manutenzione e nel miglioramento della rete idrica. Tra le finalità principali vi è il contrasto allo spreco delle risorse idriche, promuovendo unutilizzo responsabile e garantendo il diritto all’approvvigionamento per i soggetti socialmente ed economicamente svantaggiati o residenti in aree disagiate.


“Ringraziamo l’on La Vardera – dichiara Donegani- per la sensibilità e l’interessamento dimostrati nei fatti nei confronti della Sicilia e del nostro territorio. Lo avevamo anticipato in occasione di una recente diretta online della nostra scuola politica e adesso il DDL è realtà. E l’ennesima dimostrazione che noi di “PeR” manteniamo gli impegni presi. E’ chiaramente un passaggio chiave per la nostra città, dal quale si capirà chi è realmente contro un sistema che ha prodotto solo vessazioni e clientele e chi invece lo è solo a parole”

“Chi voterà il Ddl presentato dall’ on Lavardera, su proposta di PeR sarà per l’acqua pubblica, chi non lo voterà sarà per continuare con l’attuale stato di cose, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti”- conclude Donegani

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Accolta dal sindaco Di Stefano la proposta di un tavolo permanente per gli investimenti

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Urge un tavolo permanente per gli investimenti sul territorio gelese.La proposta avanzata nelle scorse settimane dall’Ugl è stata accolta dal sindaco di Gela Terenziano Di Stefano.

Il segretario confederale Ugl Andrea Alario, più volte, si era rivolto alla politica e all’amministrazione, avanzando questa richiesta. L’ha confermata durante il congresso del movimento “Una Buona Idea”. Il sindacalista ha parlato di “un’esigenza da concretizzare prima possibile per dare una prospettiva di rilancio al territorio”. Il sindaco Di Stefano, a sua volta intervenuto ai lavori congressuali, ha accolto l’invito.

“Darò da subito indicazioni ai miei assessori affinchè si proceda in questa direzione – ha riferito il primo cittadino  – sono d’accordo con la proposta di un tavolo permanente per gli investimenti”.

“Il settore industriale, nella dimensione della sostenibilità, così come una filiera di nuovi investimenti sul territorio locale, non sono punti lontani dall’attenzione del sindacato. Sono invece prioritari – precisa Alario – siamo pronti a partecipare al tavolo e a dare il nostro contributo. La proposta è stata avanzata dall’Ugl proprio per programmare e dare vere possibilità di sviluppo e occupazionali. Fummo tra i primi a credere nell’area di crisi per gli investimenti alternativi a quelli di Eni, altro strumento istituzionale che va attuato in pieno”.

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Vacca al congresso nazionale del Pci:”un partito moderno che deve saper coinvolgere i giovani”

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Tre giorni intensi ed entusiasmanti per il segretario cittadino del Partito Comunista Nuccio Vacca che ha partecipato come delegato al terzo congresso nazionale.

I quattro componenti della delegazione siciliana di cui faceva parte Vacca hanno seguito a Forlì i lavori guidati dal segretario nazionale Alboresi e che hanno visto presenti rappresentanti della Palestina, del Vietnam, della Corea e sono arrivati anche contributi dei comunisti degli Stati Uniti.

La politica internazionale con il no alla guerra e al riarmo dell’Europa, la condanna degli attacchi alla Palestina e delle scelte del presidente Trump hanno impegnato una parte del dibattito. Si è entrati nel vivo di ciò che oggi deve essere il PC.

“Non il partito dei nostalgici del passato – ha riferito al rientro dal congresso Nuccio Vacca- ma un partito moderno che utilizza le più moderne tecnologie per diffondere le sue idee e progetto.Un partito che deva sapere coinvolgere nelle sue battaglie soprattutto le nuove generazioni. È stata evidenziata dal segretario regionale la nostra differenza con il Pd”.

” Si è parlato anche di alleanze- dice Vacca- e a livello locale la scelta va fatta secondo le problematiche e le peculiarità del territorio. I casi verranno sottoposti alle segreterie regionali e nazionale che decideranno se dare o meno il consenso”

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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