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Referendum caccia e disarmo. Dove firmare al Comune di Gela

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Il  3 marzo sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale tre quesiti referendari. Due hanno come obiettivo il disarmo e uno la salute pubblica, intesi come beni comuni da governare nell’interesse delle generazioni future.

La raccolta delle firme su tutti i tre quesiti è iniziata il 22 aprile. Durerà tre mesi e dovrà raggiungere 500mila firme valide da presentare alla Corte di Cassazione e poi a quella Costituzionale, al fine di poter celebrare il referendum.

I cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune di Gela che intendono aderire e sottoscrivere l’iniziativa, possono recarsi presso gli uffici del comune – ufficio elettorale dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e il martedì e giovedì dalle 15,30 alle 17, muniti di carta di identità in corso di validità.
Ne ha dato notizia il funzionario dell’Ufficio Elettorale Rita Psaila.

I quesiti referendari​


1Questione sanitaria
«Volete voi abrogare l’Art. 1 (Programmazione sanitaria nazionale e definizione dei livelli uniformi di assistenza), comma 13, D.lgs 502/1992 (Riordino della disciplina in materia sanitaria), limitatamente alle parole “e privati e delle strutture private accreditate dal Servizio sanitario nazionale”?»


2 – Armi all’Ucraina
«Volete voi che sia abrogato l’Art. 1 del Dl 2 dicembre 2022 n. 185, convertito in legge n. 8 del 27 gennaio 2023: “È prorogata, fino al 31 dicembre 2023, previo atto di indirizzo delle Camere, l’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina, di cui all’articolo 2-bis del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 aprile 2022, n. 28, nei terminie con le modalità ivi stabilite?»

3 – Export bellico
«Volete voi che sia abrogato l’art. 1, comma 6, lettera a), legge 09 luglio 1990, n. 185, rubricata “Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”, e successive modificazioni (che prevede: “L’esportazione, il transito, il trasferimento intracomunitario e l’intermediazione di materiali di armamento sono altresì vietati: a) verso i Paesi in stato di conflitto armato, in contrasto con i princìpi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, fatto salvo il rispetto degli obblighi internazionali dell’Italia o le diverse deliberazioni del Consiglio dei Ministri, da adottare previo parere delle Camere” limitatamente alle parole “o le diverse deliberazioni del Consiglio dei Ministri, da adottare previo parere delle Camere”?»

Caccia

«Volete voi che sia abrogato l’art. 19-ter “Leggi speciali in materia di animali” delle disposizioni di coordinamento e transitorie del codice penale regio decreto 28 maggio 1931, n. 601, introdotto dall’art. 3 legge 20 luglio 2004, n. 189 “Norme per la protezione della  fauna selvatica e per il prelievo venatorio”, limitatamente alle seguenti parole: “di caccia” e “nonché dalle altre leggi speciali in materia di animali”?

«Volete Voi abrogare l’art. 842 del codice civile, approvato con R.D. del 16 marzo 1942 n. 262, limitatamente a: Rubrica “Caccia e”; primo comma “Il proprietario di un fondo non può impedire che vi si entri per l’esercizio della caccia, a meno che il fondo sia chiuso nei modi stabiliti dalla legge sulla caccia o vi siano colture in atto suscettibili di danno” e secondo comma “Egli può sempre opporsi a chi non è munito della licenza rilasciata dall’autorità”?».

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Sulla sanità non serve una seduta consiliare ma una Task Force

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Nel dibattito politico sulla sanità interviene il segretario regionale di PeR Miguel Donegani per dire che” la richiesta di un consiglio comunale monotematico é pleonastica. Talaltro non arriva da una forza di opposizione ma da una forza politica di maggioranza che dovrebbe interloquire con la Giunta e dare mandato alla massima autorità sanitaria locale che é il Sindaco per la convocazione di un tavolo operativo con Asp e la Regione senza escludere i contatti ministeriali. Questo non prevede gettone di presenza e non incide sulla spesa corrente”.

“Accogliamo favorevolmente la notizia- aggiunge- che oggi ci sono forze politiche che la pensano come noi, ma la metodologia deve essere quella corretta e pragmatica. Occorre infatti a nostro parere una Task Force che sia operativa, che individui con gli attori preposti investimenti e soluzioni operative e non metodi proclamatori.Da quando è uscita la notizia ( più proclamo che notizia) del nuovo ospedale, come PeR abbiamo sempre detto che tutte le risorse e le energie andavano spese per il Vittorio Emanuele ed oggi è più necessario di ieri.
Lo abbiamo detto a voce alta e lo abbiamo messo nel programma elettorale. Riaprire i reparti ancora chiusi ( Utin) emodinamica etc etc. Aumentare il numero di medici, infermieri e personale sanitario. Adeguare le ore e gli stipendi al personale sanitario. Andare incontro alle risposte dei cittadini con più servizi e più risorse.Si vuole puntare su infrastrutture nuove e già previste dal PNRR? che non toccano le casse del comune? Si punti sul nuovo stadio, si punti sulla piscina comunale, sulla riqualificazione dei quartieri, parchi giochi per i bambini. Il nuovo ospedale quando si farà lo accoglieremo a braccia aperte e ne saremo felici. Ma in attesa di sperare che si faccia ( se si farà ) il nuovo ospedale, oggi va tutelato e potenziato quello che abbiamo” .
Infine Donegani chiede a che punto siano lo stadio e la pista di atletica leggera promesse in campagna elettorale

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Sulla sanità divergenze con Civici e Franzone e il Pd vuole un incontro di maggioranza

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Il PD di Gela ha accolto con viva soddisfazione l’inserimento tra i fondi di sviluppo e coesione del Governo Regionale per la realizzazione di un nuovo e grande Ospedale a Gela ricadente a Ponte Olivo per un importo di circa 130 milioni di euro, per servire anche i territori limitrofi di Niscemi, Butera, Mazzarino ed anche Riesi.

A seguito, il PD e le forze prolifiche di maggioranza inserirono questa rilevante opera tra le dodici proposte previste nel Piano Territoriale Regionale che il Sindaco Di Stefano e la Giunta Municipale trasmisero alla Regione nel mese di Ottobre scorso. In funzione di ciò per rafforzare ulteriormente la volontà per la realizzazione di tale importante struttura sanitaria il Gruppo Consiliare del PD ha presentato una Mozione di Indirizzo da sottoporre al Consiglio Comunale per dare un più forte mandato al Sindaco ed alla Giunta per rappresentare nei Tavoli Istituzionali detta aspettativa della Città.

A riguardo sorprende il comportamento dei consiglieri di Una Buona Idea che non hanno dato sostegno alla mozione, con dichiarazioni di voto contrari, astensioni, uscite dalla Aula consiliare al momento del voto. Altresì, appare non chiaro il significato politico verso la nascita del nuovo Ospedale a Ponte Olivo dell’Assessore alla Sanità Filippo Franzone, di cui si vorranno approfondire i contenuti anche per una verifica sul proseguo politico in materia di Sanità in città che lo stesso rappresenta quale Assessore al ramo. Peraltro, il sostegno alla nascita del nuovo Ospedale a Ponte Olivo, non fa venire in meno le azioni politiche che il Sindaco, il PD e le altre forze fi maggioranza Una Buona Idea e 5 Stelle stanno mettendo in campo per il miglioramento e consolidamento dei servizi sanitari dello ospedale Vittorio Emanuele per Gela e gli altri comuni del comprensorio, ovvero la attivazione della Unità UTIN ferma da 15 anni, la apertura della Emodinamica, la riapertura di Neurologia ed Otorinolarigooatria, il funzionamento della Ortopedia, unitamente al miglioramento dei servizi ambulatoriali.

Perciò il PD si muove anche coinvolgendo i propri riferimenti politici regionali e nazionali. In ogni caso la mozione di indirizzo è stata approvata dal Consiglio Comunale con largo consenso con i voti unanimi dei Consiglieri di Maggotanza del PD e dei 5 Stelle, ed anche da Consiglieri di opposizione, di cui si apprezza il senso di responsabilità. Per quanto sopra nello interesse della attività amnistrativa e politica della Coalizione tesa a dare risposte chiare e fattive alla città, il PD chiederà un incontro al Sindaco, e se necessario, anche una riunione di maggioranza.

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M5S: “Al fianco di Di Stefano sull’Utin”

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 Palermo – “La deputazione nazionale regionale del Movimento 5 Stelle è al fianco del sindaco di Gela, Terenziano Di Stefano e della cittadinanza dell’area sud del Nisseno per rivendicare l’attivazione dell’UTIN, l’unità di terapia intensiva neonatale, presso l’ospedale Vittorio Emanuele di Gela, letteralmente tagliata fuori dalla Regione, che pare voglia attivare tale reparto al Sant’Elia di Caltanissetta.

Il governo Schifani riveda questa scelta. Mentre a Gela attendiamo da 15 anni e mentre sono stati impiegati oltre un milione di euro per l’acquisto dei macchinari e la sistemazione dei locali dalla Direzione Strategica dell’ASP di Caltanissetta ci dicono che manca il personale. Ma per Caltanissetta il personale si trova? Una decisione che dobbiamo scongiurare assolutamente”.

 Lo dichiarano i senatori del Movimento 5 Stelle Ketty Damante, Pietro Lorefice insieme al deputato regionale e vice presidente dell’ARS Nuccio Di Paola. “Il nostro territorio purtroppo – aggiungono Damante, Lorefice e Di Paola – oltre ad avere una maggiore natalità, rispetto al nord del Nisseno, ha anche una maggiore incidenza di malformazioni neonatali, dovuta alle difficili condizioni ambientali. Non vorremmo che la notizia dell’attivazione dell’UTIN al Sant’Elia fosse fumo negli occhi per colmare altri disservizi che i nisseni giustamente sottolineano.

La sanità va impostata nell’ottica di un servizio complessivo e ramificato sul territorio, senza divisioni territoriali. Tornando all’UTIN al Vittorio Emanuele di Gela, vi sono innumerevoli atti ispettivi, interventi ed uno stesso decreto regionale che ne prevede l’attivazione. Non capiamo quali possano essere le dinamiche che spingono la Direzione Strategica dell’ASP di Caltanissetta a questo punto ad escludere Gela ed il territorio, nonostante gli investimenti fatti, da questo servizio indispensabile per il mantenimento dei LEA.

Rivolgiamo un appello anche ai sindaci del comprensorio sud a mettersi al fianco del sindaco Terenziano Di Stefano, per scongiurare uno scippo che riguarda l’intero territorio” – concludono.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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