Il sindaco Terenziano Di Stefano durante la seduta consiliare di sabato sull’approvazione del Pef e delle Tariffe Tari, ha dichiarato che sta valutando la possibilità di affidare il servizio di riscossione ad una ditta esterna, che potrebbe agire attraverso le ingiunzioni fiscali, uno strumento invasivo per aggredire i conti correnti dei contribuenti.
Ma secondo il dottore commercialista Enzo Cirignotta questa non è la via migliore da percorrere. Ci sono altre soluzioni per recuperare l’evasione. In una mail al primo cittadino, Cirignotta gli ha allegato i regolamenti di altre città siciliane come Palermo e Siracusa.
La proposta di Cirignotta per recuperare l’evasione delle utenze non domestiche è seguire la strada di Palermo e Siracusa. In quei regolamenti il Comune agisce nel momento in cui si sono tasse evase per 1000 euro chiede al cittadino titolare di un’attività di pagare entro 60 giorni, gli dà l’opportunità di farlo a rate e, se non paga, prima c’è la sospensione dell’attività fino a 90 giorni e poi la revoca. Azioni che sono state ritenute legittime dal Tar.
<Secondo il mio punto di vista, i cittadini non vanno vessati, ma indotti al dialogo ed alla collaborazione -dice – da professionista, con idee liberali credo che l’amministrazione dovrebbe lanciare sul versante tributario la stagione della tax compliance , diretta a favorire l’adesione spontanea del contribuente all’obbligazione tributaria, attraverso massicce campagne informative. Responsabilizzare il cittadino, renderlo partecipe delle scelte politiche, avviare una nuova stagione di collaborazione, il tutto al fine di promuovere il principio dell’equità fiscale. Puntare al pagare tutti per pagare meno. E’ necessaria una fortissima campagna di sensibilizzazione dei cittadini per il pagamento dei tributi locali. Non si può caricare l’evasione tributaria su quelli che hanno già pagato, che in questo modo si vedrebbero costretti a pagare due volte> .