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Cronaca

Rapina in trasferta, arrestati due gelesi

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Due gelesi sono stati arrestati dalla Polizia  (Squadra Mobile e Commissariato di Gela assieme alla Questura di Enna), sospettati di avere perpetrato una rapina ai danni di una gioielleria del centro di Piazza Armerina, lo scorso 1 marzo.In quell’occasione, intorno alle 10,  due persone si sono introdotte nel locale e dopo aver minacciato le due donne presenti si sono impossessate di oggetti preziosi di ingente valore. Alcuni cittadini, accortisi di quanto stesse accadendo, hanno subito contattato la Polizia che è intervenuta prontamente dando avvio alle indagini per ricercare gli autori della rapina. In pochi minuti, i poliziotti della Squadra Mobile di Enna e del Commissariato di Polizia di Piazza Armerina, hanno raccolto alcuni indizi utili per indirizzare le indagini a Gela. Gli elementi raccolti sono stati elaborati dalla Squadra Mobile di Caltanissetta e dalla Sezione Investigativa del Commissariato di Gela, quindi, grazie al coordinamento della Procura delle Repubblica gelese, gli Uffici della Polizia di Stato sono riusciti ad individuare il covo dei presunti autori del reato. Poco prima dell’ingresso nell’abitazione del sospettato, un giovane si è dato alla fuga per essere poi raggiunto dagli investigatori dopo ore di ricerca. Il giovane trovato all’interno dell’abitazione era insieme alla moglie e grazie alla perquisizione è stato possibile rinvenire parte di gioielli all’interno dell’aspirapolvere e, successivamente, in soffitta è stato rinvenuto il borsone utilizzato dagli indagati per portare via tutti i monili, con all’interno parte della refurtiva. I sospettati sono stati arrestati per rapina aggravata in quanto travisati e più persone in concorso. Un testimone ha riconosciuto uno di loro poco prima che entrasse in gioielleria, avvalorando quanto ricostruito dagli investigatori. Inoltre, uno dei due giovani era già sorvegliato speciale di Pubblica Sicurezza in quanto soggetto pericoloso, pertanto è stato arrestato anche per la violazione delle norme specifiche previste dal codice antimafia. Agli indagati è stato anche contestato il reato di ricettazione in quanto il veicolo utilizzato per perpetrare la rapina era stato rubato pochi giorni prima e perché trovati in possesso di una collana di valore rubata presso un’altra gioielleria.  Le indagini hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati. La Procura della Repubblica di Gela ha richiesto al Giudice per le Indagini Preliminari la convalida dei due arresti e l’applicazione della misura cautelare in carcere. 

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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