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Cronaca

Rapina in armeria: arrestato per residuo pena

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Caltanissetta, rapina in armeria: la Polizia di Stato arresta una 34enne; deve scontare due anni di reclusione.                                                                                                  

La donna, per non dare sospetti, si era servita dei figli minori. La banda aveva somminsitrato sostanze venefiche per narcotizzare il titolare e sottrarre armi e munizioni.

La Squadra Mobile ha tratto in arresto una donna nissena di trentaquattro anni per rapina consumata in concorso con altri soggetti. L’ordine di carcerazione è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta in quanto la condannata deve ancora scontare oltre due anni di pena in carcere. La donna insieme con altri complici aveva consumato una rapina il 6 ottobre del 2016 presso un’armeria di Caltanissetta. Le immediate indagini, poi proseguite per mesi, avevano permesso agli investigatori della Squadra Mobile di individuare gli indagati e le loro responsabilità. Il lavoro degli uomini della Polizia di Stato ha permesso di raccogliere inconfutabili fonti di prova, tanto che la Procura della Repubblica di Caltanissetta aveva richiesto e ottenuto una misura cautelare per tutti gli indagati. Gli appartenenti alla banda, avevano escogitato il piano curando ogni dettaglio, adottando un sistema particolarmente pericoloso che avrebbe potuto causare anche la morte dell’armiere. In particolar modo, i delinquenti hanno narcotizzato il titolare al fine di stordirlo per impossessarsi di armi e munizioni da rivendere. Le indagini della Squadra Mobile hanno permesso di ricostruire il ruolo di ogni soggetto e proprio la donna, oggi tratta in arresto, aveva portato con sé i figli piccoli al fine di non destare sospetti, ma aveva un ruolo chiave, quello del c.d. palo, ovvero manteneva un contatto telefonico costante con i complici che operavano all’interno dell’armeria per tutto il tempo utile alla consumazione del reato. Dopo un primo periodo di detenzione in carcere e domiciliare, la donna, così come gli altri complici, era tornata in libertà in attesa delle diverse fasi processuali. La Procura della Repubblica, dopo la condanna a oltre tre anni di reclusione, ha disposto che la donna fosse nuovamente arrestata al fine di scontare la pena residua di due anni presso il carcere. La condannata è stata condotta in carcere

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Cronaca

Incendio: la polizia locale accerta il dolo ed individua il responsabile

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Modica – La polizia municipale e’ intervenuta in Via Fiumara, alle spalle del depuratore comunale, per un incendio nei pressi di una struttura abbandonata, presumibilmente il vecchio impianto municipale.

La pattuglia, nel corso del sopralluogo, unitamente ai vigili del fuoco, intervenuti per domare le fiamme, ha riscontrato la presenza di cumuli di rifiuti speciali di vario genere. L’incendio rischiava di estendersi anche alla vallata della Modica – Fiumelato – Scicli, in particolare all’area demaniale. Le fiamme avevano interessato, nello specifico, la carcassa di un’autovettura, un fusto metallico, sedie e tavoli di plastica, porte di legno, alcune complete di vetri, materiale ferroso, tre recipienti in cemento-amianto e un contenitore per rifiuti di plastica.

La zona era stata avvolta da una coltre di fumo nero visibile anche dal centro città. Nel proseguimento delle indagini si è risalito all’autore, un 41enne residente a Scicli.

L’uomo è stato denunciaro alla Procura della Repubblica di Ragusa per abbandono incontrollato di rifiuti al suolo e combustione illecita.

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Cronaca

Violenza sessuale su minorenne in ambito familiare, scatta un arresto a Gela

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E’ accusato di avere commesso reati di di violenza sessuale su una giovane ragazza infraquattordicenne, il cinquantenne arrestato dalla Polizia di Gela in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, applicativa degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, emessa dal Gip di Gela, su richiesta della Procura della Repubblica, diretta da Salvatore Vella. L’uomo avrebbe costretto la ragazza, in più occasioni, a subire palpeggiamenti al seno, al sedere e alle parti intime, offrendole del denaro nel caso in cui avesse assecondato ulteriormente le sue pretese di natura sessuale.

I plurimi episodi di violenza sessuale sarebbero iniziati nel 2020 e continuati fino al settembre scorso, all’interno del contesto familiare, nel quale l’indagato viveva in quanto convivente della madre della giovanissima vittima. Gli ufficiali di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Gela, hanno ascoltato la minore in presenza di un esperto in psicologia dell’età evolutiva. Ciò ha consentito di ricostruire attentamente i gravi episodi di violenza subiti dalla ragazza, confermati successivamente da altri testimoni che sono stati sentiti nel corso delle indagini. Massima continua ad essere l’attenzione della Procura della Repubblica e delle Forze di Polizia del territorio per il contrasto ai reati commessi in ambito domestico e familiare.

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Cronaca

Arresto per possesso di droga

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Scicli – I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Modica hanno arrestato per la violazione della normativa sugli stupefacenti un 32enne ispicese, disoccupato e noto agli operatori di polizia visti i suoi precedenti penali.

La costanza dell’attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti nel territorio di competenza ha portato i militari, sin dalle prime luci dell’alba della giornata di interesse, ad effettuare attività di perquisizione sugli obiettivi sensibili gravitanti nell’abitato di Ispica. Non a caso, all’esterno di un noto bar della tranquilla cittadina, gli operanti si sono imbattuti in un noto soggetto di interesse operativo che, alla vista dei militari, ha mostrato tutta la sua insofferenza alla loro presenza.

Di conseguenza, il controllo che ne è scaturito ha fatto sì che si avviasse precipua attività di polizia giudiziaria che ha portato al rinvenimento all’interno della sua abitazione di un quantitativo di sostanza stupefacente pari a 15 grammi di cocaina e 50 grammi di marijuana, oltre ad un bilancino di precisione perfettamente funzionante e materiale atto alla partizione della sostanza. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro da parte dei militari operanti. L’arrestato, su disposizione della Procura della Repubblica di Ragusa, è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari.

L’Arma dei Carabinieri di Modica proseguirà i controlli sul territorio finalizzati alla repressione di un fenomeno che, visti anche gli ultimi eventi di rilevanza nazionale, desta particolare preoccupazione soprattutto tra le mura domestiche.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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