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Cronaca

Rapina aggravata, gelese ai domiciliari. Altri due arresti della Squadra Mobile

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I poliziotti del Commissariato di Polizia di Gela, hanno arrestato un ventunenne, in esecuzione di un ordine di cattura per espiazione di pena detentiva, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Venezia. Il giovane deve espiare la pena della reclusione a 3 anni e 4 mesi per il reato di rapina aggravata in concorso. Dopo gli adempimenti di rito, l’arrestato è stato sottoposto al regime della detenzione domiciliare.

A Caltanissetta, invece, l’equipaggio di una volante ha tratto in arresto un 34enne per aver violato la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Lo stesso, indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia, con provvedimento del Gip presso il locale Tribunale, si trovava sottoposto a misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato condotto agli arresti domiciliari.
La Squadra Mobile ha, invece, eseguito la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con applicazione del “braccialetto elettronico” nei confronti di un 23enne, in esecuzione di provvedimento della Sezione per il Riesame del locale Tribunale, per i reati di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia.

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Cronaca

Lotta agli illeciti nella spesa pubblica, indagine della Finanza

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La Guardia di finanza di Caltanissetta ha eseguito una specifica attività di polizia economico-finanziaria, al fine di accertare i requisiti di accesso al finanziamento al fondo Simest per l’internazionalizzazione delle imprese e per la transizione digitale che ha consentito di rilevare l’ottenimento di finanziamenti per un totale di 300.000 euro richiesti da alcune società per avviare progetti di digitalizzazione dei processi di lavoro interni, attraverso l’acquisto di alcuni macchinari innovativi per il controllo ottico della qualità dei prodotti e la creazione di store online volti alla commercializzazione di prodotti tipici siciliani.

All’esito dei riscontri eseguiti, è stato rilevato che le società, a fronte del contributo richiesto, hanno utilizzato il finanziamento per finalità completamente diverse rispetto a quelle per le quali era stato erogato. Per queste ragioni i rappresentanti legali delle società sono stati deferiti alle competenti Autorità in merito al non conforme utilizzo delle risorse conseguite e sono state avanzate proposte di sequestro per l’equivalente dell’importo già erogato dal soggetto attuatore. La tutela dei bilanci dell’Unione Europea, dello Stato e degli Enti locali nonché la tutela delle risorse del Pnrr rappresentano una linea fondamentale nel ruolo di “polizia della spesa pubblica” rivestito dalla Guardia di Finanza in grado di operare trasversalmente sfruttando i propri poteri e le peculiari competenze.

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Cronaca

Impianto pubblica illuminazione pericolante e molto pericoloso

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C’è un impianto della pubblica illuminazione pericolante e pericoloso in via Olanda all’angolo con via Manzoni.Lo è da oltre due mesi dopo un incidente stradale in quella via che è molto trafficata.

Prima che accada l’irreparabile, un cittadino Riccardo Cassinera ha pensato di segnalare il pericolo al Comune. Ha telefonato più volte in questi mesi al comando dei vigili urbani. “Tutte le volte mi assicuravano di aver girato la segnalazione alla Ghelas – dice Cassinera- e alla fine dietro mia insistenza mi hanno dato il numero della Ghelas. Ho telefonato invano tante volte senza riuscire a contattare gli uffici. Lasciamo l’impianto pericolante aspettando che ci scappi il morto?”

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Cronaca

Gli uffici dei servizi sanitari di via Parioli cambiano casa

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Dopo un quarto di secolo il settore sanitario distrettuale cambia casa. Gli appartamenti di via Parioli sorti negli anni 80 ad uso di abitazioni civili sono stati prestati ai servizi sanitari sin dagli anni 90, ai tempi della vecchia Usl 17.

Poi una breve parentesi presso la sede di via Romagnoli dove un tempo era ubicata la vecchia Cassa Mutua, oggi punto di riferimento della Guardia di Finanza, poi riuniti di nuovo in via Parioli. Fino ad oggi. Da mesi si parla del trasferimento; qualcuno si è già posto il problema di suggerire all’Asp il metodo di stornare le somme che verranno risparmiate, ma le operazioni di trasloco sono avvenute solo oggi e per buona parte degli uffici.

Almeno la metà dei servizi è stata trasferita presso la sede di via Butera dove da domani gli utenti possono rivolgersi per le competenze inerenti l’area di medicina generale: le erogazioni presidi ed ausili in favore dei pazienti del territorio del distretto sanitario che comprende i comuni di Gela, Niscemi, Butera e Mazzarino di cui è responsabile il Coordinatore distrettuale della unità operativa cure primarie del Distretto sanitario di Gela, Salvatore Tardino.

In via Butera dunque si possono richiedere i presidi ed ausili per i pazienti stomizzati, talassemici, quelli che soffrono di insufficienza renale, piaghe da decubito e lesioni cutanee; pannoloni e per i diabetici tutte le lancette ma anche gli apparecchi free style in grado di misurare la glicemia attraverso la connessione con gli smartphone.

Ecco l’ interno di un ufficio di via Butera:

Restano in via Parioli i servizi che riguardano i medici di scelta e le esenzioni tichet. La seconda parte del trasferimento degli Uffici avverrà presumibilmente entro il mese di marzo.

Gli uffici del Distretto sanitario diretto dal dott. Remo Minardi sono stati destinati alla sede di via Madonna del Rosario.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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