Un esempio efficace di lavoro in rete nella gestione dell’emergenza-urgenza pediatrica.
Una ragazzina gelese di 15 anni è stata salvata nei giorni scorsi grazie all’intervento congiunto dell’équipe di Terapia Intensiva Pediatrica (TIP) dell’AOU “G. Martino” di Messina e gli specialisti del centro di Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina (CCPM).
La giovane presentava un grave quadro di insufficienza respiratoria causato da una severa infezione da influenza H1N1.
Intubata e in ventilazione meccanica, la paziente è stata assistita in TIP applicando le più avanzate tecniche ventilatorie: dalla convenzionale all’oscillatoria ad alta frequenza, alla somministrazione inalatoria di ossido nidrico. A distanza di circa 36 ore dal ricovero – data la persistenza di un quadro polmonare ancora fortemente critico e refrattario alle tecniche di ventilazione più avanzate- i sanitari hanno deciso di richiedere l’Ecmo (Extra Corporeal Membrane Oxygenation); procedura eseguita dal team multidisciplinare del centro di Cardiochirurgia e Cardioanestesia del CCPM di Taormina, dirette rispettivamente dal Dott. Sasha Agati e dal Dott. Enrico Iannace.
L’ECMO è una tecnica che supporta le funzioni vitali mediante circolazione extracorporea e a cui si ricorre in condizioni di severa insufficienza respiratoria e/o cardiaca; consente, infatti, di mettere a riposo cuore e polmoni e intervenire con un trattamento medico sul paziente.
“La stretta collaborazione tra i centri di Messina e Taormina – spiega la Prof.ssa Eloisa Gitto, Direttrice della TIP – si è rivelata essenziale. È un caso tipico – prosegue ancora la Prof.ssa Gitto – che valorizza l’importanza di un buon funzionamento della rete delle emergenze pediatriche in quanto la tempestività delle azioni poste in essere e la possibilità di contare su strutture che affrontano ogni giorno emergenza possono fare la differenza e assicurare ai nostri piccoli pazienti i trattamenti più sicuri”.
Appuntamento fissato per domani, domenica 27 aprile a partire dalle 18, sulla spiaggia di fronte al locale “Gattopardo” sul lungomare Federico II di Svevia. Visit Gela organizza e promuove un pomeriggio dedicato alla creatività e alla socialità, che inizierà con un contest fotografico aperto a tutti volto a raccogliere sguardi e prospettive sulla città attraverso l’obiettivo dei partecipanti.
Dal novembre scorso, Visit Gela è attiva sui principali canali social – Instagram, TikTok e Facebook – con una strategia di comunicazione efficace e accessibile: video brevi e contenuti visivi che raccontano la città in modo diretto, valorizzandone angoli, storie e persone.
A guidare una community in continua crescita sono Antonio Cafà e Pietro Falcone, due giovani gelesi che, dopo anni di esperienze professionali e formative fuori città, hanno scelto di rientrare per investire tempo, idee e competenze nella propria terra.
Il fornitore di sovrambito Siciliacque ha comunicato che a causa di un guasto lungo la condotta San Leo ha dovuto interrompere la fornitura ai serbatoi di Caposoprano e Montelungo nel territorio del comune di Gela.
Per effetto di ciò Caltaqua nella giornata di domani, domenica 27 aprile ,non potrà garantire la programmata distribuzione idrica nelle zone qui di seguito indicate in dettaglio: Caposoprano alto e basso, San Giacomo alto e basso, Fondo Iozza, Scavone, Marchitello,Macchitella eManfria.
La distribuzione sarà invece regolare nelle zone Spinasanta alta e bassa.
Niscemi – Nell’ambito della 43° Sagra del carciofo si terrà domani alle 18.30 l’inaugurazione della mostra e la presentazione del libro dal titolo ‘Senza confini’ di Franca Schininà. Dopo i saluti del sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, del Presidente del Consiglio comunale Angelo Chessari, dell’assessore alla cultura Marianna Avila, del direttore del Museo Civico Enzo Liardo. Gli interventi sono a cura di Lucia Di Paola Guzzardi past President dell’intervento Wheel. La presentazione sarà a cura di Salvatore Parlagreco in qualità di critico d’arte.
L’iniziativa è a cura dell’Inner Wheel di Ragusa Centro e Niscemi, della Fidapa, del Soroptimist e UniTre, dell’associazione Progetto Madagascar Odv. La mostra resterà aperta dal 28 aprile al 4 maggio.
Il volume è una partitura aperta su oltre 30 anni di lavoro e di viaggi compiuti da Franca Schininà. Dalla Sicilia all’Africa, dal Perù allo Yemen, dalla Cina al Brasile, dal Vietnam alla Patagonia, dal Giappone al Tibet, all’India, al Guatemala, alla Palestina: la sua ricerca percorre a tappe forzate la strada verso l’auto-consapevolezza, la raggiunge e spinge il traguardo più in avanti, in direzione dell’universale comune senso dell’uomo. Franca Schininà nasce a Caserta. Da sempre vive e lavora a Ragusa.
Fotografa dal 1980. Allieva del fotografo siciliano Peppino Leone, che la indirizza al bianco e nero percependone, già agli esordi, la capacità di sintesi fotografica, Franca Schininà si accosta alla fotografia animata dall’esigenza vitale di ritrovarsi ed esprimere sé stessa nella creazione di un’immagine. Il tratto comune a molte delle sue fotografie – l’attenzione istintiva all’uomo ed ai contesti, dualisticamente composti nella classicità del suo fotografare in B/N – la rende protagonista a più riprese di importanti iniziative sul tema dei diritti umani. Introduzione di renato Dall’Acqua. Le prefazioni dono a cura di Lanfranco Colombo e Pino Bertelli.