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Cronaca

Questore sui fatti criminosi a Gela: ”nessuna connessione con la criminalità’ organizzata”

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Caltanissetta – Le dichiarazioni rilasciate in questi giorni da privati cittadini appartenenti ad associazioni antiracket e da alcuni esponenti pubblici locali, a seguito dei fatti criminosi che si sono verificati a Gela (l’ultimo dei quali, la violenta rapina all’imprenditore Nuccio Di Pietro) hanno indotto il Questore di Caltanissetta, Emanuele Ricifari, a prendere una posizione.

‘Rassicuro la cittadinanza rispetto agli allarmi di connessione di questi episodi con il mondo della criminalità organizzata – dice -. Per gli episodi, infatti (ultimi incendi di autovetture, aggressione e rapina in danno di un commerciante), in relazione all’attività investigativa finora svolta e all’analisi delle modalità di esecuzione, si possono già escludere tentativi indebiti di pressione della criminalità organizzata sulle vittime, ancorché appartenenti ad associazioni varie. E’ per la verità sorprendente che alcuni commentatori o membri di associazioni estranei alle vicende mostrino certezze su elementi non scaturiti da parte delle vittime e frattanto già esclusi dalle puntuali verifiche investigative nelle quali non entro – chiude – perché note solo agli inquirenti e coperte da segreto istruttorio”.

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Cronaca

Dia confisca beni ad affiliato a Cosa Nostra

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La Direzione Investigativa Antimafia di Caltanissettadi ha confiscato beni ad un nisseno con precedenti per usura, stupefacenti, riciclaggio e truffe — per le quali è attualmente detenuto — e ritenuto vicino ad ambienti di “Cosa Nostra”. Il provvedimento, adottato su proposta del Direttore della Dia, trae origine da un’attività investigativa svolta dal Centro Operativo di Caltanissetta, finalizzata alla individuazione e aggressione degli illeciti patrimoni riconducibili alle organizzazioni criminali o comunque a soggetti ad essa contigui, il cui tenore di vita risulti sproporzionato rispetto ai redditi e agli asset dichiarati.

In ragione della spiccata indole delinquenziale, in merito ai gravi trascorsi giudiziari e dalla sua abituale frequentazione di pregiudicati e mafiosi, il Tribunale — oltre alla misura patrimoniale — gli aveva applicato anche quella di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di tre anni. La confisca ha interessato l’intero capitale sociale ed i rispettivi beni strumentali di due ditte individuali ed una S.r.l. uninominale operanti nel settore del commercio di auto e nella cura della persona e numerosi rapporti finanziari, per un valore stimato di 400.000 euro circa.

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Cronaca

Corriere della droga bloccato in Sardegna. Giovane nisseno aveva 36 panetti di cocaina

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E’ della provincia di Caltanissetta (non è stata specificata la città), il ventenne arrestato dai finanzieri del Gruppo Olbia con l’accusa di traffico di stupefacenti. Il giovane è stato fermato durante le operazioni di sbarco delle motonavi al porto di Isola Bianca, mentre trasportava un carico di droga, appena sceso dalla nave Grimaldi proveniente da Livorno.

Le Fiamme Gialle, con l’ausilio dei cani antidroga Betty, Semia, Joy e Dante, hanno scoperto 36 panetti di cocaina, nascosti abilmente nelle intercapedini del veicolo. Il carico, dal peso complessivo di circa 39 chili è stato sequestrato.

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Cronaca

Molestie ripetute all’ex moglie, braccialetto elettronico per niscemese

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Un cinquantaduenne di Niscemi, più volte denunciato dall’ex moglie vittima da diversi anni di ripetute molestie dopo la fine della loro storia a cui non si era rassegnato, su proposta del Questore di Caltanissetta, Pinuccia Albertina Agnello, è stato sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, per la durata di un anno e sei mesi, con l’applicazione del braccialetto elettronico. La misura, disposta dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Caltanissetta, è stata eseguita dai poliziotti del Commissariato di Niscemi. Il sorvegliato era già stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e condannato con sentenza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Gela.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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