Palermo- Uno stanziamento di 45 milioni di euro per sostenere i costi extra del conferimento dei rifiuti all’estero dei Comuni del Catanese, del Messinese, del Ragusano e del Siracusano. Lo ha deliberato oggi il governo Schifani nella seduta di giunta di questa mattina, su proposta dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro.
«Si avvia un percorso funzionale – dichiara Di Mauro – per sostenere quei Comuni che conferiscono all’estero e devono adottare il Piano esecutivo di gestione (Peg) aderente ai reali costi del servizio. A causa dell’invio dei rifiuti in ambito extra regionale, le spese per lo smaltimento sono aumentate da 250 a 400 euro a tonnellata. Con questa iniziativa, condivisa con le Srr dei territori coinvolti, daremo ai Comuni un contributo che terrà conto dell’effettiva spesa sostenuta e della capacità di raccolta differenziata».
I criteri di ripartizione degli aiuti da erogare alle amministrazioni, infatti, riguarderanno il calcolo dei costi sostenuti nel secondo semestre del 2022, la quantificazione della spesa ulteriore rispetto alle tariffe base, la percentuale di rifiuti inviati all’estero e quella di raccolta differenziata. Le risorse provengono da una precedente riprogrammazione dei fondi Po Fesr, Patto per la Sicilia, Fsc e Poc.
“Ennesima dimostrazione dell’incapacità di gestire il settore da parte del governo Schifani, che anche in questo caso si dimostra in perfetta continuità con l’esecutivo Musumeci. Si tratta dell’ennesimo provvedimento tampone che non solo non risolve la questione, ma che ora è del tutto inaccettabile. Anche noi nel 2019 avevamo proposto questa soluzione con un emendamento alla Finanziaria, a firma di Giampiero Trizzino, ma allora eravamo in piena emergenza e aveva un senso. Con queste somme si poteva fare altro di molto più utile, ad esempio realizzare una decina di stazioni di compostaggio per il recupero di 25 mila tonnellate di umido all’anno”.
Lo afferma la deputata regionale del M5S, Cristina Ciminnisi, componente della commissione Ambiente e vice presidente della commissione Ue dell’Ars.
“Giusto – continua la deputata – non fare ricadere sui Comuni le spese per il trasporto dei rifiuti all’estero, fatto di cui è colpa esclusiva dei governi che si sono succeduti alla guida della Sicilia e che in tanti anni non sono riusciti a realizzare altro che provvedimenti estemporanei e mai soluzioni strutturali. Di spedizione di rifiuti all’estero si parla da anni, e se lo si fa ancora oggi significa che in questo settore siamo totalmente immobili”.