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Protocolli di prossimità, telecamere e iniziative per i giovani

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Gli ultimi reati registrati in città (la rapina e gli incendi di auto) sono episodi riconducibili a isolate azioni di criminalità comune. È quanto è stato ribadito ieri durante il vertice sulla sicurezza e l’ordine pubblico tenuti dal Prefetto di Caltanissetta.

Il sindaco riferisce che dal vertice è emersa la crescente necessità di mettere in campo maggiori forme di collaborazione tra cittadini e istituzioni.


Gli organici delle forze dell’ordine sono idonei e in numero sufficiente. Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia municipale sono impegnati in attività di presidio del territorio con varie pattuglie operanti nell’arco delle 24 ore.


“Serve però un ulteriore sforzo per creare un clima di maggiore fiducia- dice il primo cittadino- e per questo saranno messe in campo nuove attività di prossimità e perfezionate forme di collaborazione sulla sicurezza urbana. Verranno rafforzati i rapporti con i referenti locali, saranno sottoscritti protocolli di vicinato solidale con le associazioni del territorio, alle quali sarà chiesto un impegno ancora maggiore”
“Tutto questo – continua il sindaco Greco – nella logica di creare un gioco di squadra nel quale tutti tendano al primario interesse comune: la sicurezza dei cittadini. L’amministrazione comunale si sta impegnando al massimo per garantire, speriamo entro un mese, l’attivazione di un sistema di videocontrollo del territorio. Telecamere di ultima generazione e ad altissima risoluzione saranno collegate alle sale operative delle forze di polizia e ne costituiranno un validissimo supporto, sia per le attività di controllo che investigative. Favoriremo ogni iniziativa utile a garantire i cittadini, soprattutto quelli più esposti, come i commercianti. Nessuno sarà lasciato da solo, lo Stato c’è e sarà al loro fianco».
I protocolli di sicurezza dei quali si è discusso riguarderanno anche le associazioni di categoria, che dovranno promuovere azioni di sensibilizzazione nei confronti dei loro associati e far sì che vengano incrementate misure di sicurezza passiva (impiego di telecamere, sistemi di allarme).

Al contempo viene auspicata l’adozione di semplici accorgimenti quali, ad esempio, evitare di essere da soli al momento della chiusura serale e di esporsi involontariamente ad azioni della criminalità.


«Voglio esprimere – dice il sindaco – gratitudine al prefetto. Come sempre mostra la massima attenzione e sensibilità rispetto alle problematiche di Gela. Dal confronto è emersa la volontà di prestare più cura e attenzione al mondo dei giovani e per questo favoriremo ulteriori rapporti di collaborazione con le associazioni locali e con i referenti del mondo del volontariato”

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Attualità

Il regista di “Iddu”non vuole politici sul palco per un saluto,la città si indigna e l’assessore Altamore gli dà una lezione di stile

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L’anteprima del film liberamente ispirato alla latitanza del padrino Matteo Messina Denaro, domenica sera al cinema Hollywood, ha avuto un fuoriprogramma che ha suscitato tante reazioni indignate in città per l’atteggiamento che  il regista Antonio Piazza  ha avuto  nei confronti del vice sindaco e assessore alla Cultura Viviana Altamore e, tramite lei, verso la città.  Prima della proiezione, Antonio Piazza ha parlato della trama del film ma anche dei problemi che ha avuto con la politica nell’ottenere finanziamenti e contributi per la sua opera sul padrino. Il presentatore ha poi chiamato sul palco l’assessore Altamore per un saluto ma il regista ha reagito duramente dicendo che non intendeva farsi fotografare con i politici. L’assessore ha evitato di salire sul palco e ha rinunciato al saluto ma non è andata via. È rimasta in sala fino alla fine del film.

Una situazione imbarazzante che ha creato indignazione verso la condotta del regista nel pubblico gelese presente in sala. Ancor oggi in città si discute di questo episodio. Nei social è oggetto di dibattito infuocato. In un post l’avv. Emanuele Maganuco definisce il regista un “maleducato, che prima chiede i soldi alla politica, che a questo punto bene ha fatto a non darglieli, per farsi finanziare il film, e poi sputa scriteriatamente addosso alle nostre locali istituzioni che con quella politica peraltro non c’entravano  proprio nulla”.

<Le nostre istituzioni  rappresentano tutti noi e  la nostra città della quale dobbiamo sempre pretendere da tutti il rigoroso rispetto, al di la di ogni appartenenza>- conclude l’avv. Maganuco.

Ed in tanti ritengono che la condotta del regista sia stata una mancanza di rispetto verso la città. L’ha presa con sereno distacco l’assessore Altamore che, come detto, non ha lasciato la sala dopo quel trattamento immeritato e ha   assistito all’intera proiezione del film. < Sono andata al cinema perché quel tema mi interessava – dice, da noi contattata –  e non sarei salita  di certo sul palco per fare foto e passerelle, ma per rappresentare la mia città, dato che mi è stato chiesto di farlo. Se avessi potuto parlare avrei certamente testimoniato che il tema trattato nel film la città di Gela lo ha vissuto sulla sua pelle e nella forma più efferata ma, con la reazione  della parte sana della città, quel brutto momento è stato superato. Non bisogna però mai abbassare la guardia. Avrei anche evidenziato il mio gradimento verso la smitizzazione della figura del mafioso>. Con stile e toni pacati l’assessore chiude una vicenda spiacevole, imbarazzante, che avrebbe potuto non verificarsi con una gestione complessiva dell’evento in cui nulla veniva lasciato al caso.

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Il sindaco revoca la nomina dell’avv.Anna Comandatore all’Oiv

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Il sindaco Terenziano Di Stefano , dopo contatti con un funzionario ministeriale, ha annunciato la revoca dell’incarico come componente dell’Oiv all’avv.Anna Comandatore in quanto non possiede il requisito dell’iscrizione da sei mesi all’albo nazionale dell’Oiv.

Ora dovrà procedere ad un’altra nomina. Le altre due gelesi iscritte all’Oiv sono Francesca Tona che è la componente uscente e la dirigente scolastica Viviana Aldisio. Poi altre 80 iscritte che non sono gelesi. Di Stefano ne parlerà domani con la sua maggioranza.

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Missione palermitana per fogna a Manfria e due depuratori

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I progetti del sistema di depurazione al centro della mjssione palermitana di stamattina presso la struttura commissariale della depurazione del sindaco Terenziano Di Stefano con l’assessore Giuseppe Arancio ed i consiglieri Dem Giuseppe Fava e Antonio Cuvato.

Al primo posto il progetto esecutivo della rete fognaria di Manfria che ha un progetto esecutivo e finanziamenti per 3 milioni e 300 mila euro ma l’iter non va avanti da tempo.

“I fondi ci sono ancora – dice il sindaco- sono del Dipartimento della Programmazione ed è necessario che vengano trasferiti alla struttura commissariale.Solleciteremo gli organi interessati perche la rete fognaria a Manfria è indispensabile e strategica per il territorio”.

“Abbiamo anche parlato del depuratore di Macchitella – continua il sindaco- che sarà operativo con il suo secondo impianto entro aprile 2025.Ma il primo impianto ci è stato detto che potrebbe essere impiegato per il riuso delle acque reflue. Chiederemo a Caltaqua che faccia uno studio”.

Infine servono 4 milioni di euro per completare il depuratore consortile.I lavori appaltati e in parte realizzati si sono fermati per questo.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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