Con la recente apertura della Biblioteca comunale, è possibile consultare una
monografia di Giusepor Andrea Alessi dal titolo: “Gela – Mura greche di Caposoprano – Nuove e più ampie considerazioni”.
“Già nel 1992 – dice l’autore- avevo donato una prima monografia sempre sulle Mura di fortificazionigreche, poiché stavano subendo, tra gli anni 80’ e gli inizi del 1990, danni pressochèirreparabili, determinando poco dopo un intervento da parte della Sovrintendenza. Quest’ultima pubblicazione, come si può dedurre dal titolo, approfondisce con nuove
e ulteriori considerazioni la loro datazione di fine V sec. a. C., indebolendo l’ipotesi
che anche la parte lapidea sia stata realizzata durante il periodo timoleonteo, subito dopo il 339 a. C. Per quanto riguarda la data di costruzione delle Mura non tutti gli studiosi sonod’accordo. Pietro Griffo (ex Sovrint. di Palermo, Agrigento e Sovrintendenza della regione Lazio, che condusse le prime tre campagne di scavo), Massimo Valerio Manfredi (storico, archeologo, accademico italiano, divulgatore culturale televisivo, scrittore), Julius Schubring (topografo tedesco, il quale formulò per primo il luogo dove si svolse labattaglia del 405) e Eugenio Galdieri (architetto, esperto sul restauro del mattonecrudo, che ha effettuato agli inizi del 90’ l’ultimo intervento sulle Mura),
concordano tutti, con varie motivazioni che le Mura esistevano ancor prima della
battaglia di Gela svoltasi nel 405 a. C., descritta da Diodoro siculo”
Anche Alessi propende di datare la sola parte lapidea delle Mura al V sec. a.
C., aggiungendo ulteriori motivazioni, mentre i vari innalzamenti con mattoni crudi, cotti al sole -alcuni decenni fa era possibile osservare tre variazioni di colore
diverso- sono da attribuire al periodo timoleonteo e a datazioni successive.
Soltanto Piero Orlandini (accademico dei Lincei) li data al periodo timoleonteo.
La donazione di questa pubblicazione ha anche lo scopo di sensibilizzare
maggiormente i conterranei, compreso la classe politica, nei confronti di questo
“unicum” poichè sta attraversando da qualche anno un degrado cavalcante con
lesioni e crepe.