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Problematica idrica:gli interventi dei gruppi dell’opposizione

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Nel dibattito sulle carenze della  distribuzione idrica sono intervenuti Sara Cavallo di FdI che ha parlato dei turni che saltano, dell’erogazione che non deve avvenire la notte, della battaglia che non può avere colori politici. Armando Irti della Dc ha accusato l’amministrazione di non essere incisiva in questa battaglia e ha chiesto come intende risarcire i cittadini per quanto stanno partendo. Ha preso la parola poi la consigliera Antonella Di Benedetto ha letto passo passo i tanti punti della Carta dei servizi di Caltaqua non rispettati. Uno per tutti: attesa di risposta del call center  indicata120 secondi, ci sono le prove di attese di oltre 45 minuti.

Grazia Cosentino si è rivolta al sindaco. “Nei nostri programmi di candidati a sindaco – ha detto- c’era risoluzione del  problema idrico, ma da parte sua, sindaco,  vedo uno scarso impulso. Lei ha promesso acqua ogni 24 ore. Nella sua relazione di inizio mandato cita la battaglia per il dissalatore non quella per la distribuzione idrica . Il presidente dell’Ati protagonista delle elezioni in città cosa ha fatto?” 

Il consigliere Gabriele Pellegrino ha sottolineato che “non è la prima volta che gli attori principali disertano l’aula”. “Gela non può avere vocazione turistica finché si trova in questa situazione da terzo mondo. Per emergenze, scuole, famiglie disagiate è stato previsto il servizio di autobotte? La gente non può pagare 150 euro ad autobotte” ‘ – ha detto Pellegrino proponendo un sit in di fronte gli uffici do Caltaqua. 

Francesco Castellana capogruppo del M5s ha detto che non si può tollerare che parte della minoranza attacca l’amministrazione evidenziando le tante cose fatte dal sindaco e dall’ assessore dal giorno dell’insediamento . Anche il capogruppo PD Gaetano Orlando ha difeso il sindaco che é sempre presente sulla problematica idrica.

Il forzista Antonino Biundo ha lamentato che è un consiglio monco per l’assenza di Caltaqua e Siciliacque. Ha evidenziato che Caltaqua deve fornire le autobotti ai cittadini. Ha proposto di abbandonare l’aula per protesta contro gli enti dell’acqua. “Sindaco faccia rispettare la città – ha detto Biundo’- facciamo un sit in permanente finché non vengono a darci spiegazioni”.

Giuseppe Fava del PD ha detto che il vero padrone dell’acqua è Siciliacque che va richiamata alle sue responsabilità

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Attualità

Alla “Quasimodo” il progetto “Il mio amico a 4 zampe” con l’Università cinofila: l’entusiasmo dei bambini 

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Si è concluso con successo al plesso Salonicco dell’istituto comprensivo “Quasimodo” diretto da Maurizio Tedesco il progetto “Il mio amico a 4 zampe”, promosso dalla scuola e dall’Università cinofila. Un’iniziativa rivolta gli alunni della scuola dell’infanzia e della primaria per sensibilizzare i bambini a temi importanti come il rispetto per gli animali, il senso di solidarietà, l’empatia.

Ideatrice del progetto l’insegnante Giovanna Scalia: «Il cane è capace di tirar fuori dal bambino le emozioni più belle, scacciando ansie e paure. Siamo felici dell’attenzione dei nostri piccoli studenti», ha detto la docente.

«I bambini hanno accolto questa proposta – ha aggiunto Rossella Russello, educatrice cinofila – partecipando con grande entusiasmo. Le loro domande e la loro curiosità sono state il valore aggiunto del progetto». Protagonisti degli incontri diversi amici a quattro zampe: jack russell, carlini e il chihuahua Ciko presente all’evento conclusivo di ieri.

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Mini car dentro un fossato in via Butera

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Finisce dentro un fossato una mini car Ami. L’incidente che ha coinvolto l’auto di piccole dimensioni si è verificato lungo la via Butera.

Sul posto sono giunti prontamente i soccorsi

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Cronaca

Maxi blitz contro il narcotraffico, affari con la Stidda gelese

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Avevano un forte legame con la Stidda gelese, con cui facevano affari, le 45 persone indagate nell’ambito di una maxi operazione contro il traffico internazionale di droga, operata dalla Polizia sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Brescia. Trenta gli arrestati reclusi in carcere, dodici ai domiciliari e tre destinatari di misure restrittive alternative.

L’inchiesta ha portato anche all’esecuzione di numerose perquisizioni su vasta scala. Gli inquirenti hanno scoperto un sistema strutturato per l’importazione di droga dal Sudamerica, dal Marocco e dall’Olanda. Le sostanze venivano poi distribuite dalla provincia di Brescia su tutto il territorio nazionale. Individuato a Cussago, in provincia di Brescia, un laboratorio per lo stoccaggio della cocaina. Oltre alla Stidda gelese, i narcotrafficanti avevano rapporti con le famiglie mafiose palermitane di Santa Maria di Gesù, Porta Nuova e Partinico-San Giuseppe Jato, il clan di Villaseta nell’agrigentino, quelle napoletane, i Contini dell’Arenaccia e gli Orlando-Polverino-Nuvoletta di Marano di Napoli e le famiglie Nirta e Strangio di San Luca, in Calabria.

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