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Cronaca

Primo maggio concitato: denunciate 5 persone a Comiso

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Comiso – I poliziotti del Commissariato di Polizia di Comiso, grazie ad una serrata attività investigativa, dopo avere sentito le persone offese ed i testimoni ed avere visionato le immagini dei sistemi di videosorveglianza di impianti pubblici e privati, hanno deferito all’Autorità giudiziaria cinque persone, due italiani e tre stranieri, tutti residenti a Comiso, che dovranno rispondere di lesioni personali, minacce e danneggiamento aggravato.

I fatti risalgono alla sera del Primo maggio, e risultano connessi. Gli stessi autori, tra la villa comunale, le stradine adiacenti la Chiesa Madre e la piazza Fonte Diana in un ristretto intervallo temporale si sono resi responsabili di diversi reati.

Gli agenti della “Volanti”, hanno ricostruito dapprima l’aggressione di un minore all’interno della villa comunale – schiaffeggiato da ragazzi extracomunitari appena maggiorenni – il quale ha dovuto ricorrere alle cure mediche presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Vittoria e riportato 3 giorni di prognosi e successivamente, dai filmati delle telecamere visionate,  si è accertato che il gruppetto di giovani, dopo l’aggressione, si è diretto verso il centro cittadino  danneggiando un’autovettura in sosta ed incontrando un uomo, anch’egli straniero, lo hanno minacciato.

Il giovane, è riuscito a scappare in direzione del centro storico cittadino, invocando aiuto e dopo qualche decina di metri si è imbattuto in altri due uomini che anziché soccorrerlo e chiamare la forza pubblica,  lo hanno aggredito per futili motivi con calci e pugni, procurandogli un trauma cranico.

Le indagini avviate nell’immediatezza hanno consentito di accertare inequivocabilmente i reati ascrivibili ai soggetti identificati, i quali sono stati denunciati all’autorità giudiziaria di Ragusa.

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Cronaca

Le panche erano autorizzate: ecco la prova!

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Ha sollevato un vespaio di polemiche l’amaro sfogo di un gruppo di cittadini che si sono visti sottrarre le panchine della legalità.

Reazioni al di sopra di ogni aspettativa rispetto ad una lettera aperta che sembrava una delle tante.

Indagini interne, accuse contro un consigliere comunale che si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato.

Complice una domenica di dolce far niente, Facebook ha raccolto una quantità di commenti e i giornali hanno fatto notizia.

Qualcheduno più esperto ha fatto di più ed ha cercato i documenti. Quelli che tagliano la testa al toro.

Le panche ‘indiziate’ erano state autorizzate al trasferimento nella piazzetta dell’amicizia, checché ne dicano taluni. E questa è la prova

Il documento risale al 2021 quando era presidente Francesco Trainito. Per i residenti di Borgo Valentina lo scippo è servito e adesso la palla passa al sindaco che ha seguito la vicenda ( impossibile non farlo oggi…!), e c’era nel 2021 come vicesindaco della giunta Greco.

Torneranno le panche della legalità autorizzate nel 2021 , al loro posto? Al sindaco ‘l’ardua sentenza’ come disse il poeta.

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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