Caltanissetta – La gestione del trauma di interesse chirurgico all’interno di un blocco operatorio multidisciplinare sarà al centro del Primo congresso nazionale, in programma a Caltanissetta il 27 e 28 aprile 2022. Un evento di rilevanza nazionale, sostenuto dal CEFPAS e con il patrocinio del Comune di Caltanissetta, che punta non solo a stabilire linee guida e procedure standard che permettano la gestione del trauma nel modo migliore, sia per l’equipe in sala operatoria che per il paziente, ma che mira anche a focalizzare l’attenzione sulla necessità del lavoro di squadra. Oltre ai chirurghi provenienti da tutto il Paese, infatti, ampio spazio avranno infermieri e OSS per una perfetta conclusione della fase emergenziale.
“Un congresso di alta valenza scientifica garantita dalla qualità dei relatori che sono stati invitati. La gestione del trauma è uno dei problemi principali della Sanità e Caltanissetta che, essendo Dipartimento Emergenza e Accettazione (Dea) di secondo livello, rappresenta un punto di incontro di tutte le specialità. L’evento sarà una grande occasione, non solo evento scientifico e formativo, ma vere e proprie istruzioni per l’uso – commenta il dottor Giovanni Ciaccio, direttore del reparto di Chirurgia Generale dell’Ospedale Sant’Elia di Caltanissetta e uno dei presidenti del congresso. Le best practice applicate in tutta Italia, dunque, saranno al centro della due giorni di lavori e approfondimento che darà ampio spazio a chi collabora fattivamente alla gestione delle emergenze chirurgiche contribuendo alla riuscita dell’operazione. “Metteremo a confronto non solo le realtà mediche rappresentate dai migliori chirurghi d’Italia sul trauma, ma anche quella che è la squadra che costituisce il trauma team, costituita da infermieri, Oss e medici chirurghi e anestesisti. Vedremo le più importanti sigle dello scenario chirurgico d’Italia, tra cui Aico, Acoi e Sicut, che si confronteranno per poter garantire le “istruzioni per l’uso” di fronte al trauma” – sottolinea Giovanni Di Lorenzo, direttore del Blocco Operatoriodi Caltanissetta.
Due le sessioni nelle quali sarà articolato il Congresso: la prima dedicata alla complessa e completa attività infermieristica, e una dedicata proprio alla gestione del trauma dal punto di vista chirurgico. “Non mancheranno le sorprese – continua Di Lorenzo: avremo interventi non solo di chirurghi ma anche un racconto del fotografo internazionale Valter Leonardi ed emergerà anche la Sicilia con la degustazione di prodotti tipici”. L’evento sarà ospitato all’interno del CEFPAS, ente regionale dedicato alla formazione sanitaria, diretto da Roberto Sanfilippo. “Abbiamo l’onore di ospitare questo congresso il cui merito va alle professionalità del territorio, il dottore Ciaccio e il dottore Di Lorenzo, esempio di quanto la Sicilia abbia da offrire e che sono stati capaci di attrarre a Caltanissetta questo evento” – commenta Sanfilippo.
Il congresso farà di Caltanissetta il centro del mondo sanitario per due giorni. “Fa piacere stare al centro del dibattito sulla sanità e sul politrauma. Per noi è importante che le eccellenze del territorio vengano valorizzate e si mettano a disposizione di tutta Italia. Questo evento, inoltre, riuscirà a evidenziare i servizi offerti dalla sanità nissena, che sta al centro dell’Isola ed è punto di riferimento per tutta la Sicilia centrale. Così come il nostro ospedale Sant’Elia, che deve restare Dea di secondo livello” – ha concluso il sindaco Gambino
Nel fine settimana 600 Scouts hanno invaso Gela per la celebrazione del Thinking Day e , quindi, per ricordare lord Robert Baden Powell e lady Olave Somers.
Gli scout erano provenienti da Isola delle Femmine, Palermo, Delia, Favara, Mazzarino, Niscemi, Gela 1 e Gela 2 della Sezione Scout di Gela. Insieme hanno riflettuto e gareggiato sul tema della giornata “Il vero successo è la Felicità”. La serata del sabato ha visto l’effettuazione di un grande fuoco da campo dove, tra canti, scene, danze e ombre cinesi, tutti i Gruppi, dai lupetti, scouts e Guide, e Rovers e Scolte, hanno presentato il tema della giornata e creato grande socializzazione e fraternità.
La notte l’hanno trascorsa parte nella Casa Salesiana e parte nella palestra della scuola adiacente al Centro Scout. Hanno portato il saluto il direttore della Casa Salesiana di Gela, don Gianni, il direttore dell’oratorio salesiano don Antonio, la Dirigente dell’istituto scolastico primo comprensivo “Don Bosco” Rosalba Marchisciana. La città di Gela è stata passata al setaccio dai Gruppi per ricercare i punti caratteristici, oggetto di una apposita gara che ha fatto conoscere le bellezze della città alla ricerca del “cuore felice”.
E poi grandi gare giocose nel pomeriggio e la conclusione con la Santa Messa al campo, per i cattolici, celebrata da Don Michelin cappellano della Chiesa San Giovanni Evangelista aiutato dal seminarista Giacomo Pardo, che è proveniente dalla formazione scout. C’è stato un momento spirituale per le altre fedi religiose presenti.
Ha sollevato un vespaio di polemiche l’amaro sfogo di un gruppo di cittadini che si sono visti sottrarre le panchine della legalità.
Reazioni al di sopra di ogni aspettativa rispetto ad una lettera aperta che sembrava una delle tante.
Indagini interne, accuse contro un consigliere comunale che si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato.
Complice una domenica di dolce far niente, Facebook ha raccolto una quantità di commenti e i giornali hanno fatto notizia.
Qualcheduno più esperto ha fatto di più ed ha cercato i documenti. Quelli che tagliano la testa al toro.
Le panche ‘indiziate’ erano state autorizzate al trasferimento nella piazzetta dell’amicizia, checché ne dicano taluni. E questa è la prova
Il documento risale al 2021 quando era presidente Francesco Trainito. Per i residenti di Borgo Valentina lo scippo è servito e adesso la palla passa al sindaco che ha seguito la vicenda (impossibile non farlo oggi…!), e c’era nel 2021 come vicesindaco della giunta Greco.
Torneranno le panche della legalità autorizzate nel 2021, al loro posto? Al sindaco ‘l’ardua sentenza’ come disse il poeta.
La lettera aperta dei residenti di Borgo Valentina sulle ‘panchine vaganti’, ha aperto una polemica infinita che, nel mondo della politica, finisce, come di consueto, con un invito a farsi da parte.
Il consigliere comunale Massimiliano Giorrannello del gruppo politico ‘Una buona idea’, che ha seguito la vicenda in prima persona e che è stato additato in quanto ‘reo’ di essere salito a bordo di un mezzo della Ghelas, risponde e fa chiarezza.
“Mi preme intervenire per fare chiarezza rispetto a post ed articoli di giornale che sono stati emessi nelle ultime ore. Lo ritengo doveroso per evitare strumentalizzazioni in quanto, ogni azione è stata effettuata al fine di garantire la corretta gestione del patrimonio comunale.
Alcuni residenti ci hanno più volte segnalato la presenza di soggetti in un’area del complesso residenziale borgo Valentina che disturbavano la quiete pubblica. È stata effettuata una verifica dagli uffici Comunali ed è emersa anche la presenza di panchine di proprietà comunale collocate in un’area privata e, soprattutto, prive delle necessarie autorizzazioni.
Si tratta di panchine che in origine erano state installate nel piazzale di fronte la Chiesa dei Cappuccini, poi temporaneamente rimosse durante il periodo del Covid e che ritorneranno al proprio posto. Tuttavia, la loro ricollocazione è avvenuta in un luogo che, ad oggi, non risulta essere di competenza comunale. Per quanto mi riguarda, desidero precisare che mi sono recato sul posto col mio mezzo personale e che, mi sono limitato a salire, per un breve tratto, sul mezzo della Ghelas esclusivamente per accompagnare gli operatori, che non riuscivano ad individuare l’area ove erano state posizionate le panchine.
Ritengo di non aver commesso alcun abuso o violazione e di aver agito nell’interesse della città. Garantire il corretto posizionamento degli arredi urbani e pubblici, soprattutto a valle di numerose segnalazioni effettuate dai cittadini, credo sia doveroso da parte di chi lavora giornalmente a fianco dell’ amministrazione in maniera del tutto proattiva. La vera domanda da porsi è semmai, chi ha collocato le panchine in quell’area nel 2020 senza le dovute autorizzazioni.
L’impegno, condiviso con l’amministrazione, è quello di installare le panchine in area comunale rispettando tutti gli iter autorizzativi e ridonare i beni ai cittadini.Mi auguro che questa mia dichiarazione possa spegnere ogni polemica e fare chiarezza su quanto realmente accaduto. Assicuro tutti i cittadini, tutti, che il mio operato è finalizzato solo a lavorare per il bene della mia amata città”.