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Prende corpo il Manifesto sulla lingua siciliana

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Palermo
 – Il Manifesto sulla lingua siciliana sottoscritto a dicembre a Bruxelles tra università, artisti e associazioni prosegue la sua applicazione a livello istituzionale in Sicilia. Mercoledì 14 febbraio alle 10.00 all’Assemblea Regionale Siciliana in Sala Pio La Torre si terrà la conferenza stampa di presentazione dei nuovi provvedimenti e delle prossime tappe del Manifesto in Sicilia. 

La conferenza stampa voluta dal promotore del manifesto, l’eurodeputato Ignazio Corrao, vedrà la presenza del Presidente dell’ARS Gaetano Galvagno, dell’Assessore dell’istruzione e formazione professionale Girolamo Turano, dell’Assessore dei Beni Culturali e dell’identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato, dei professori Giovanni Ruffino e Marina Castiglione (Università di Palermo), Alfonso Campisi (Università La Manouba di Tunisi) e Vito Lo Scrudato (Liceo Umberto I di Palermo), del dirigente della Presidenza del Consiglio dott. Aurelio La Torre e in rappresentanza del mondo artistico Lello Analfino e Salvo Piparo. 

“La nostra lingua – spiega Corrao – è classificata dall’UNESCO come ‘vulnerabile’, è una lingua sostanzialmente in pericolo, che non si aggiorna con il passare del tempo e rischia di essere marginalizzata e dimenticata, nonostante la ricchezza culturale che si porta dietro. Analogamente a quanto accade in altre regioni d’Europa con le lingue locali, il siciliano – che è elemento fondamentale dell’identità siciliana – va studiato, protetto e valorizzato”. 

“Da qualche mese – sottolinea ancora l’eurodeputato alcamese – è in atto qualcosa di nuovo, quasi rivoluzionario: si sta cercando di mettere insieme i tanti cultori del siciliano in un percorso comune, un percorso che unisce mondi variegati che ruotano attorno allo studio e alla dedizione nei confronti del nostro straordinario patrimonio linguistico”. 

“L’incontro con la stampa siciliana – prosegue – serve a far conoscere quanto abbiamo sottoscritto a Bruxelles qualche settimana orsono, comunicare i provvedimenti intrapresi e gli eventi futuri in Sicilia. Per la prima volta abbiamo messo attorno allo stesso tavolo docenti universitari, accademici, artisti, musicisti, attori, poeti, imprenditori, associazioni e rappresentanti istituzionali al fine di stabilire un percorso comune per la valorizzazione della lingua siciliana. In tale evento è stato presentato il ‘Manifesto per la tutela e la valorizzazione del patrimonio linguistico siciliano’, che contiene obiettivi e progetti concreti”.

La conferenza stampa presso l’ARS, organizzata insieme all’Università di Palermo, sarà l’occasione per fare il punto sui provvedimenti intrapresi per tutelare il siciliano e annunciare i prossimi passi di questo percorso da fare insieme, che intende perseguire l’applicazione della Legge Regionale n.9 del 2011, coinvolgere i vertici istituzionali siciliani e sviluppare attività formative e culturali nelle scuole siciliane.

“Spero in un trasversale sostegno della classe politica siciliana nelle future iniziative per la tutela e salvaguardia della lingua siciliana” – conclude Corrao.

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Regolamento della videosorveglianza e tassa di soggiorno nella seduta dell’11 febbraio

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La presidente Paola Giudice ha convocato la seduta ordinaria per l’11 febbraio alle 19.30.

Due soli punti all’ordine del giorno ma si tratta di regolamenti che vanno votati articolo per articolo. Il primo regolamento riguarda la videosorveglianza in un momento in cui il sistema cittadino sta per essere implementato.

Il secondo è la tassa di soggiorno che tante polemiche ha suscitato quando il sindaco l’ha annunciata come uno dei modo per fare cassa in un momento di dissesto. Ora il regolamento è pronto per il vaglio del consiglio.

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Donegani su visita Cracolici:”errore di prospettiva o tanto rumore per nulla?”

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A margine della visita in municipio dell’on Antonello Cracolici presidente della commissione regionale antimafia, il segretario regionale di PeR Miguel Donegani esprime dubbi sulla tipologia e sulla gestione di quell’incontro.

“Delle due l’una. O si è trattato di una visita ufficiale delle due Commissioni Antimafia, quella regionale e nazionale, rappresentate dai rispettivi presidenti – dice – o e’ stato solo un incontro con due esponenti di un partito politico, nel caso di specie il PD.
Nel primo caso, pur condividendo evidentemente lo spirito dell’iniziativa, non possiamo non constatare come la stessa sia stata gestita in maniera molto approssimativa. La lotta alla criminalità appartiene (comunque dovrebbe appartenere) a tutti. Come PeR, ci saremmo aspettati la convocazione di tutte le forze politiche della città di maggioranza e di opposizione, delle associazioni di volontariato, dei sindacati, degli ordini professionali, del mondo della scuola. La legalità parte dalla promozione culturale, dalla prevenzione e dalla condivisione diffusa. Più larga è la condivisione più forte é il messaggio. Invece si è scelto di circoscrivere il perimetro dell’iniziativa alla sola aula consiliare, per di più disertata da buona parte dei suoi componenti. È stato, a nostro avviso, un grave errore di prospettiva”.


“Se invece si è trattato solo di un incontro politico tutto interno ad un partito di governo della città, allora, ci verrebbe da dire:tanto rumore per nulla”- conclude l’esponente progressista.

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Cordaro difende l’assessore Franzone

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Caso Franzone – Cracolici: a difesa dell’assessore scende in campo Giulio Cordaro suo compagno in quella battaglia per portare fuori Gela da Caltanissetta.

“Qualche amico del centrodestra – dice Cordaro – contesta il fatto che l’assessore Franzone sia stato presente all’incontro col Presidente della Commissione Regionale Antimafia, Cracolici. Questo perchè Cracolici, nel 2011, affossò illegittimamente la proposta di legge popolare per la Provincia di Gela. Sull’arroganza e sull’ignoranza (da lui stesso ammessa) di Cracolici non ho dubbi e non ce ne dimentichiamo. Ma una cosa è il deputato Cracolici, un’altra è il suo ruolo istituzionale che lo ha portato a Gela. Bene quindi ha fatto Franzone ad essere presente, anche lui nel suo ruolo istituzionale di assessore. Tutto il resto sono solo chiacchiere da bar. Quello che pensavamo di Cracolici (ed ancora pensiamo) è chiarito in questo articolo del Corriere di Gela da me scritto nel 2011 link:http://www.corrieredigela.it/leggi.asp?idn=CDG121627&idc=2

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