Roma – “Le notizie che giungono relativamente alla decisione da parte dell’Assessore alla Salute Giovanna Volo di non prorogare i contratti del personale amministrativo e tecnico assunto per l’emergenza COVID mi lasciano particolarmente perplessa. Oggi, grazie al grande lavoro fatto dal Parlamento per l’approvazione del decreto Milleproroghe, c’è una norma chiara per permettere l’attivazione di un percorso di stabilizzazione per tutti coloro che, al pari di medici, infermieri e socio-sanitari, hanno contribuito a mettere in sicurezza le nostre comunità. Anche dal punto di vista economico, grazie alle somme stanziate con il decreto Calabria, sono disponibili le risorse per la copertura finanziaria di un eventuale incremento della spesa per il personale delle aziende sanitarie.
La Regione Siciliana ha in mano gli strumenti tecnici, legislativi ed economici per procedere ad una proroga ponte in vista dell’attivazione di un percorso di stabilizzazione necessario se vogliamo immaginare una sanità pubblica efficiente ed al servizio dei cittadini. Mantenere in servizio oltre 2000 persone, assunte durante l’emergenza, già formate e professionalizzate, è un atto necessario se vogliamo portare il SSR ad affrontare in maniera adeguata le sfide che l’attivazione del PNRR ci chiederà. Qualsiasi altra scelta in direzione diversa o contraria, è inspiegabile”. Lo afferma in una nota la senatrice di Forza Italia Daniela Ternullo, che in queste settimane, con un emendamento al decreto Milleproroghe ha garantito lo slittamento al 31 dicembre 2024 dei termini per la maturazione dei 18 mesi di servizio – anche non consecutivi – propedeutici alla stabilizzazione del personale sanitario e amministrativo del SSN.
“Il personale che ha lavorato durante l’emergenza Covid va tutelato e valorizzato tenendo conto delle reali esigenze delle strutture sanitarie e dei loro bilanci. E’ urgente predisporre delle linee guida per la stabilizzazione degli aventi diritto”. Lo dice il parlamentare regionale PD Giovanni Burtone che sollecita il presidente della Regione e l’assessore alla Sanità a chiarire ed elaborare una circolare esplicativa con le modalità operative per la stipula dei contratti.
“E’ indispensabile sapere quale percorso è stato individuato per procedere con le stabilizzazioni – aggiunge Burtone – e perché non si è pensato per tempo come utilizzare il personale Covid visto che, con il progressivo miglioramento della situazione pandemica ed il calo drastico di tamponi e vaccini, le circostanze erano del tutto prevedibili. Tecnici ed amministrativi rischiano di essere mandati a casa dopo mesi di promesse, ma per sanitari e parasanitari, necessari per colmare le carenze di organico non sappiamo se esiste un piano, quali sono le strutture ospedaliere presso cui impiegare il personale, né come si procederà sui concorsi già banditi. Il governo regionale dia risposte chiare su tutti questi punti e non ‘scappi’ davanti alle legittime richieste dei parlamentari regionali e soprattutto alle legittime aspettative dei diretti interessati: sanitari, parasanitari, tecnici e amministrativi. Purtroppo – conclude Burtone – la sensazione è che la vicenda precari sia stata utilizzata e strumentalmente, soltanto per fini elettorali. Oggi scadono i contratti e regna la confusione ed approssimazione più assoluta. Eppure si sarebbe potuto e dovuto pensare per tempo alla trasformazione della struttura sanitaria emergenziale per il Covid in un grande contenitore di supporto agli ospedali del territorio con gravi deficit di organico, valorizzando così il lavoro e la professionalità di migliaia di persone. Quanto ai percorsi di stabilizzazione per tecnici e amministrativi, invito il presidente della Regione a considerare la possibilità di includere gli enti e regionali siciliani, colmando i vuoti di organico. Si predisponga subito una circolare operativa con le linee guida”.
“Da mesi segnaliamo la necessità di affrontare la vicenda dei precari Covid, solo a poche ore dalla scadenza del loro contratto governo e maggioranza se ne sono accorti ed il tema è finalmente arrivato in Aula”. Lo ha detto intervenendo in Aula Michele Catanzaro, capogruppo del PD all’Ars.
“Questi lavoratori hanno diritto a avere certezze sul loro futuro e soprattutto ad avere rispettata la loro dignità – ha aggiunto – mentre assistiamo al balletto ipocrita e demagogico del governo regionale e di quello nazionale che, nonostante siano dello stesso colore politico, si rimpallano la responsabilità per poi limitarsi ad allargare le braccia. Serve innanzitutto una proroga – ha continuato Catanzaro – così da avere il tempo di individuare un percorso che garantisca il futuro dei lavoratori”.