Roma – In attesa del voto in Parlamento sul decreto di conversione in legge, la macchina del Ponte sullo Stretto sembra o essersi rimessa in moto. Il Gruppo Webuild, l’azionista che detiene il 45 per cento delle quote del Consorzio Eurolink, al quale il Governo intende riaffidare l’incarico della progettazione esecutiva e della realizzazione del collegamento stabile nello Stretto, ha avviato l’iter di selezione per l’assunzione di cento ingegneri neolaureati in Sicilia e negli atenei del Sud Italia. Come spiegano i vertici del colosso delle costruzioni italiani, scrive oggi La Gazzetta del Sud, che ha vinto anche gli appalti miliardari per la rifunzionalizzazione e la modernizzazione della tratta ferroviaria siciliana, il programma di assunzioni ha una duplice finalità. Da un lato, «intende favorire l’occupazione di giovani ingegneri provenienti dalle regioni dell’Italia meridionale, assumendoli in Webuild all’estero e in Italia, in particolare al Sud, così che questi talenti possano contribuire allo sviluppo delle loro regioni d’origine». Dall’altro lato, l’iniziativa è finalizzata «a promuovere gli Atenei del Sud Italia, offrendo un supporto nell’inserimento occupazionale dei loro student2
Si cercano professionalità per il team Engineering&Technical Department: ingegneri civili, con una specialistica in Strutture e Geotecnica.
Per il team Cost Control&Planning: ingegneri gestionali, «affascinati dal mondo delle infrastrutture e desiderosi di mettere a frutto le proprie capacità analitiche e gestionali in un mondo fatto di grandi cantieri e uno stile di vita itinerante». E ancora, ingegneri civili e edili, «con la passione per i numeri. Per il team Procurement: ingegneri edili, gestionali, civili o meccanici.
Per il team Plant&Equipment, ingegneri meccanici. Per il team “Operations”: ingegneri civili, possibilmente con laurea specialistica in Strutture-Geotecnica. Per il team “Qhse”: ingegneri civili con indirizzo specialistico in ambiente e territorio e/o in sicurezza.
Per il team Contract Management: ingegneri civile e edili.
È evidente che la ricerca di questi cento ingegneri prescinde da come si evolverà la vicenda del Ponte, sottolinea La Gazzetta del Sud, visto che Webuild, il gruppo che nel 2020 ha assorbito le imprese di Eurolink, Salini e Impregilo, è attualmente presente in oltre 50 Paesi del mondo, conta 83mila dipendenti tra diretti e indiretti e solo per il 2023 ha un portafoglio di opere che supera i 13,5 miliardi di euro. L’investimento sul collegamento stabile è pianificato per il 2024 e il gruppo, come più volte dichiarato dall’amministratore delegato Pietro Salini, è pronto a partire, subito dopo il ri-affidamento dell’incarico da parte della rivitalizzata società Stretto di Messina, in modo da bruciare le tappe e arrivare all’approvazione del progetto esecutivo prima del luglio 2024, la data indicata dal ministro dei Trasporti Salvini e inserita nel Dl Ponte. In ogni caso, è evidente la volontà di Webuild volta ad aprire un canale preferenziale con il territorio, in particolare con gli Atenei di Messina e del Meridione, e con tutti gli Istituti di ricerca, come il Cnr-Itae e gli altri che operano in Sicilia e nelle regioni del Mezzogiorno.
Madrid – C’e’ il cuore di Gela nello spot del nuovo panino di McDonald’s pubblicato oggi in Spagna. Un insegnate di Gela che presta la sua idea ed immagine e scorci della città.
Da qualche ora, in tutta la Spagna, è partita la nuova campagna pubblicitaria di McDonald’s, visibile sia in rete che sui maxi schermi delle principali città del Paese. Il nuovo spot parla siciliano. Avrà infatti suscitato stupore soprattutto tra gli italiani all’estero, i siciliani in particolare, che nel video compare Gela.
Perché il volto scelto per rappresentare questa nuova campagna pubblicitaria di lancio del nuovo panino “McExtreme Tutti Pepperoni” è quello di Carmelo Averna, 38 anni, orginario di Gela, da oltre un decennio docente nelle scuole spagnole. Lo spot visibile sui canali social ufficiali di Mc Spagna (246 mila follower solo su instagram) e su youtube, in due versioni (una più breve ed un’altra più lunga) presenta il nuovo panino preparato dalla mamma del gelese Carmelo Averna nelle cucine spagnole di uno dei centinaia di punti McDonald che lo assaggia giudicandolo “molto buono” poco prima di incontrare la mamma e scoprire che a prepararlo è stato lei stessa.
“Per gli italiani la cucina è sacra. Quindi, per convincerli che è “sorprendentemente italiano”, siamo andati a cercare quella ricetta a cui nessuno di loro ha saputo resistere”, si legge nella descrizione dello spot. Una troupe spagnola infatti nei giorni scorsi è stata ospite in città per raccogliere le immagini della città ed immergersi nei profumi della sua cttà.Un breve video in cui grazie alle parole di Carmelo Averna traspare la delicatezza e l’autenticità del suo legame con la sua infanzia trascorsa a Gela, tra profumi, tradizioni e sapori che ancora oggi porta nel cuore.
Averna infatti non è un attore, ma un insegnante che in questo video incarna i valori di autenticità e vicinanza, sempre più centrali nella comunicazione moderna. A rendere il tutto ancora più emozionante, alcune immagini dello spot mostrano scorci suggestivi proprio della città siciliana, il mare, le stradine assolate, i volti delle persone. Un omaggio inaspettato, ma potente, che ha emozionato i cittadini gelesi e l’intera comunità italiana in Spagna. La campagna non si limita a promuovere un nuovo panino, ma diventa un vero e proprio racconto di identità, appartenenza e integrazione della Sicilia.
McDonald’s ha scelto una narrazione in cui tanti emigrati italiani possono riconoscersi: partire, cercare fortuna altrove, ma senza mai dimenticare da dove si viene. La notizia, che sta iniziando a girare anche a Gela, ha suscitato entusiasmo per questa campagna che restituisce dignità e bellezza al concetto di radici, dimostrando come l’identità possa viaggiare con noi, ovunque si vada.
Una bella notizia per la Gela che si candida nel mondo del turismo.
Con profonda commozione e sincero cordoglio, la Regione Siciliana si unisce al dolore della Chiesa cattolica per la scomparsa del Papa.
La notizia della sua morte ci colpisce nel cuore. Francesco è stato una guida spirituale illuminata, un faro di speranza, giustizia e umanità in un tempo segnato da divisioni, sofferenze, guerre e disuguaglianze. Con il suo magistero, ha saputo parlare a tutti, credenti e non, con parole semplici e gesti forti, capaci di risvegliare le coscienze e indicare la via del bene comune.
Alla Sicilia, terra che ha amato e visitato, lascia un’eredità preziosa: l’invito a guardare ai più fragili, ad accogliere con misericordia, a costruire una società più giusta e solidale. Che il Signore lo accolga nella pace eterna e che il suo esempio continui a ispirare le nostre comunità.
E’ siciliano il nuovo Coordinatore Nazionale del comparto Giovani dell’AIC. Lo ha nominato all’unanimità la Giunta Esecutiva dell’Associazione Italiana Coltivatori (AIC) . Si tratta di Leoluca Pollara un professionista proiettato nel futuro del settore agricolo, in un momento in cui il ricambio generazionale rappresenta una delle sfide più urgenti e strategiche per l’agricoltura italiana ed europea.
Siciliano, due figlie, laureato in Economia Aziendale, è cresciuto a Corleone, in provincia di Palermo, dove sin da bambino si appassiona all’agricoltura grazie alla famiglia che gestisce da ben quattro generazioni l’azienda Principe di Corleone. Qui Leoluca Pollara ricopre il ruolo di Responsabile Marketing e Vendite di una realtà presente in ben 25 paesi esteri. Dal 2012 al 2014 è stato anche membro del CDA del Consorzio Sviluppo e Legalità che gestisce i beni confiscati alla Mafia della Provincia di Palermo.
“È un onore assumere questo incarico e poter rappresentare le istanze dei giovani agricoltori italiani. – ha dichiarato Leoluca Pollara in occasione della presentazione ufficiale – Il mio obiettivo è rafforzare il dialogo tra le nuove generazioni e le Istituzioni, incentivando politiche che sostengano il settore agricolo e ne garantiscano la competitività nel lungo periodo”.
La scelta dell’imprenditore vitivinicolo si inserisce nel quadro della strategia promossa da AIC, volta a incoraggiare le nuove generazioni a investire nei lavori della terra, restituendo centralità alla campagna non solo come scelta di vita, ma come terreno fertile per fare impresa e innovare, nel solco degli obiettivi dell’Agenda 2030.
Il Presidente nazionale dell’AIC, Giuseppino Santoianni, ha espresso piena soddisfazione per la nomina, sottolineando l’impegno dell’Associazione verso le nuove generazioni: “Il ricambio generazionale è una delle sfide più importanti per l’agricoltura italiana ed europea. Sostenere i giovani agricoltori significa investire nel futuro del settore. Con la guida di Leoluca Pollara, il comparto Giovani dell’AIC potrà sviluppare nuove progettualità in grado di rispondere ai numerosi cambiamenti del mercato e alle esigenze di una nuova generazione di imprenditori agricoli. Da aicnazionale.it