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Politica

Ponte sullo Stretto. Di Paola e Damante (M5S): “Centrodestra prova a minimizzare le manovre di Schifani e Meloni

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Palermo
– “Stiamo assistendo in queste ore ai goffi tentativi degli esponenti del centrodestra siciliano che provano a minimizzare la malaparata del presidente Schifani e del governo Meloni che intende aumentare la quota di compartecipazione della Regione Siciliana per la realizzazione del ponte sullo Stretto, senza che peraltro la Regione stessa lo sapesse. Come era prevedibile, le mire propagandistiche di Salvini, le pagheranno i siciliani di tasca propria, mentre continueranno a vivere con strade e trasporti fatiscenti”.

A dichiararlo sono il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle e deputato ARS e la senatrice del M5S Ketty Damante a proposito dell’emendamento dall’esecutivo Meloni che prevede come per il ponte sullo Stretto il governo attingerà 2,3 miliardi di euro dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione FSC che erano destinati a Sicilia e Calabria.

“Questo disegno scellerato di Salvini e Meloni – spiegano i due portavoce M5S – ovviamente andrà a discapito delle opere già previste e finanziate da questo fondo. Schifani ci dica quali strade, ponti e ferrovie saranno stoppate” – concludono Di Paola e Damante.

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Disservizi alla Radioterapia gelese dovuti a sbalzi di tensione elettrica.

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Macchinari nuovissimi ma si possono effettuare solo 8 delle 30 prestazioni possibili. Scoperta la causa.

La Direzione Aziendale a seguito della segnalazione del disservizio alla Radioterapia di Gela ha disposto al Servizio Tecnico di eseguire urgente sopralluogo, in cui è stato constatato che il disservizio è stato causato da sbalzi di tensione che causano micro-interruzioni nel funzionamento delle apparecchiature ausiliarie asseverate al Reparto di Radioterapia con conseguente rallentamento delle attività sanitarie.

Il disservizio, quindi, dipende da cause estranee al collaudo/controllo degli impianti di competenza dell’ASP.

Pertanto, è stata avviata immediata interlocuzione con la Società di distribuzione dell’energia elettrica per la urgente risoluzione della problematica riservandosi di quantificare eventuali danni cagionati.
Inoltre, per ovviare temporaneamente e ridurre al minimo il disservizio causato, si sta provvedendo ad attivare dei gruppi di continuità.

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Seggio FdI:Catania ricorre in Cassazione

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La guerra interna a FdI nissena per il seggio all’Ars continua. L’ex deputato e sindaco di Mussomeli Giuseppe Catania ha presentato ricorso in Cassazione dopo che il Tribunale di Palermo in primo e secondo grado hanno emesso sentenze favorevoli alla sua ineleggibilità.

Così a luglio, dopo la sentenza d’appello, Catania ha dovuto cedere il posto all’Ars al gelese Totò Scuvera. Ora il terzo round con il ricorso in Cassazione.L’ex deputato ritiene che ci siano le condizioni per ribaltare il verdetto sfavorevole anche alla luce della normativa nazionale

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Il M5s:”Il governo regionale abbatta veramente le liste d’attesa nella sanità”

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“Liste d’attesa? Il governo le abbatta coi fatti, non a parole, come è solito fare. A gennaio per Schifani erano quasi azzerate, ma i fatti, purtroppo, ci dicono il contrario e i siciliani, giustamente, sono stufi delle chiacchiere”. Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.


“Apprendiamo dalla stampa – dice il deputato- che l’assessore Volo ha dichiarato che il governo sta abbattendo le liste d’attesa, peccato che già a gennaio per Schifani erano addirittura quasi totalmente azzerate. I fatti, però, purtroppo per loro, e soprattutto per i siciliani, dicono il contrario, come dimostra la recentissima denuncia di Federconsumatori che raccontava di attese di 600 giorni per una visita endocrinologica a Tortorici e più di 500 giorni per un’ecografia all’addome a Milazzo, e questo solo per fare qualche esempio. Conseguenza? i siciliani o pagano, o, molto più spesso, rinunciano a curarsi e buona notte alla tanto raccomandata prevenzione”.
“E meno male – conclude Antonio De Luca – che l’abbattimento delle liste d’attesa, per ammissione dello stesso presidente, è uno dei capisaldi del programma di governo. Per gli altri obiettivi, pur importanti, allora è lecito pensare che non ci sia la minima speranza”

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