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Piccoli Semi di Cittadinanza: al Don Bosco si conclude l’attivita’

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Piccoli Semi di Cittadinanza: al Don Bosco si concludono le attività della prima sezione primavera avviata con il progetto
Piccoli Semi di Cittadinanza è un progetto che nasce per ridurre la mancanza di servizi per la primissima infanzia nel sud della provincia di Caltanissetta.

Bambini e genitori in festa al plesso Falcone – Borsellino dell’istituto Don Bosco, a conclusione delle attività legate alla sezione primavera avviata grazie al progetto Piccoli Semi di Cittadinanza, un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, e che intende ridurre la mancanza di servizi per la primissima infanzia nel sud della provincia di Caltanissetta.


Grazie al progetto venti bambini di età compresa fra i 24 e i 36 mesi hanno potuto partecipare alle attività scolastiche realizzate dalle educatrici e dagli operatori che hanno collaborato con il progetto.
Alla manifestazione erano presenti l’assessore Ugo Costa e il presidente del Circolo ARCI Le Nuvole di Gela (capofila del progetto). Il dirigente scolastico Rosalba Marchisciana ha fatto gli onori di casa e intervenendo ha sottolineato l’importanza che progetti di questo tipo rivestono per i bambini. L’assessore Costa ha elogiato la realizzazione di questi percorsi educativi, mentre il presidente del Circolo ARCI ha parlato più in generale del progetto, realizzato grazie a una rete costituita da amministrazioni comunali, scuole e associazioni del terzo settore nel sud della provincia di Caltanissetta.


Per illustrare le attività dei bambini è stata allestita una mostra fotografica e a conclusione della manifestazione ai bimbi della “primavera” sono stati consegnati dei diplomi di partecipazione.
Il progetto Piccoli Semi di Cittadinanza, avviato nei mesi scorsi, è stato realizzato grazie a una rete composta da Comuni, Istituzioni scolastiche ed Enti del terzo settore per incrementare i servizi e rendere accessibili i servizi per la primissima infanzia da parte delle famiglie nelle città coinvolte: Gela, Butera, Mazzarino e Riesi.
Grazie al progetto, gli istituti scolastici potranno ospitare 120 bambini in più rispetto a quelli già iscritti. Sarà potenziato il servizio di micro-nido di Riesi e realizzati sedici laboratori pensati per rafforzare il percorso educativo dei bambini.

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L’impianto biojet tassello importante nella bioraffinazione di Enilive

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Enilive annuncia l’avvio del primo impianto dedicato alla produzione di SAF (Sustainable Aviation Fuel, carburante sostenibile per l’aviazione) nella
bioraffineria di Gela, in Sicilia.
La produzione è stata avviata nei giorni scorsi e l’impianto ha una capacità di 400mila tonnellate/anno, pari a quasi un terzo della domanda di SAF prevista in Europa nel 2025* in conseguenza dell’entrata in vigore della ReFuelEU Aviation. Il Regolamento (UE)
2023/2405 stabilisce, infatti, che i fornitori di carburante per l’aviazione garantiscano che il jet fuel messo a disposizione degli operatori aerei in ogni aeroporto dell’Unione Europea contenga quote di SAF. L’immissione sul mercato di SAF dovrà avvenire in quantità crescenti secondo la seguente traiettoria: 2% minimo dal 1°gennaio 2025 e un incremento
della quota ogni cinque anni (6% dal 2030, 20% dal 2035, 34% dal 2040, 42% dal 2045)
fino a raggiungere il 70% dal 2050.
Enilive ha stretto accordi con diverse compagnie aeree per la fornitura di SAF dal settembre 2022, grazie alle prime produzioni realizzate in sinergia tra la bioraffineria Enilive di Gela e
altri impianti Eni a partire da materie prime di scarto. Entro il 2030 Enilive prevede di
aumentare la propria capacità di bioraffinazione a oltre 5 milioni di tonnellate/anno e di incrementare l’opzionalità della produzione di SAF fino a 1 milione di tonnellate/anno entro
il 2026, con un potenziale raddoppio entro il 2030, anche grazie ai nuovi progetti in corso nella bioraffineria di Venezia e alla realizzazione di nuove bioraffinerie in Malesia e Corea del Sud.


La bioraffineria di Gela ha una capacità di lavorazione pari a 736 mila tonnellate/anno di biomasse, prevalentemente da materie prime di scarto e rifiuti come oli alimentari esausti,grassi animali, sottoprodotti della lavorazione di oli vegetali. L’innovativa produzione di SAF a Gela è stata resa possibile grazie a modifiche impiantistiche, in particolare dell’unità isomerizzazione a cui sono stati aggiunti un reattore e una sezione di separazione prodotti,
e del parco serbatoi e strutture logistiche. A breve saranno ultimati anche gli investimenti per il potenziamento della sezione di pretrattamento delle cariche con la costruzione di una terza linea di degumming, che consentiranno di ampliare ulteriormente la tipologia delle
materie prime di scarto e residui da trasformare in biocarburanti HVO (Hydrotreated Vegetable Oil, olio vegetale idrotrattato).
“Gli impianti e le tecnologie che stiamo sviluppando sono un’ulteriore conferma della strategia di Enilive, tra i leader nella produzione di biocarburanti HVO, caratterizzata da una forte crescita dell’offerta di prodotti sempre più sostenibili. Eni ha iniziato a investire in
questo settore più di dieci anni fa – ha commentato Stefano Ballista, Amministratore delegato di Enilive – e Enilive sarà tra le prime compagnie al mondo a produrre quantitativi
rilevanti di SAF. Entro il 2026 sarà operativo anche l’impianto per la produzione di carburante
sostenibile per l’aviazione a Porto Marghera, nella bioraffineria di Venezia, ed entro il 2030 si aggiungeranno i nuovi impianti in Italia e all’estero”.

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Niente acqua a Caposoprano: è torbida

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E’ di nuovo allarme acqua con le solite conseguenze: a causa della elevata torbidità dell’acqua riscontrata al potabilizzatore, Siciliacque ha interrotto la fornitura idrica ai serbatoi Caposoprano e Montelungo.

Qindi oggi non sarà possibile effettuare la distribuzione nelle zone servite dai suddetti serbatoi. Invariata, invece, la distribuzione nelle restanti zone della città.

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Al via la produzione a Gela di carburante sostenibile per aerei

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Nell’anno in cui, in base alle norme comunitarie, le aziende del settore del trasporto aereo sono obbligate ad utilizzare il 2% di carburante sostenibile non prodotto con fonti fossili, nel sito industriale di Eni viene presentato l’avvio della produzione di carburante Saf da un impianto denominato biojet.

Alla presenza del sindaco Terenziano Di Stefano e dell’assessore regionale all’industria Edy Tamaio è stato presentato l’impianto che produrrà 400 mila tonnellate annue di carburante sostenibile quasi un terzo della domanda di Saf in Europa.Si può utilizzare in miscela con i carburanti tradizionali fino al 50% e non è necessario modificare aerei

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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