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Politica

Pesca: trovato l’accordo tra Regione e Enimed per ristoro sui danni dei giacimenti offshore di Licata

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Palermo – La trattativa si è chiusa con il via libera a 5 milioni di euro a favore delle marinerie, una luce in fondo al tunnel per la marineria licatese. Questa mattina una nutrita delegazione è stata nuovamente ricevuta a Palermo in Assessorato regionale Pesca, dove si è chiusa la trattativa con la Regione ed Enimed.

Verrà corrisposta la cifra complessiva di 5 milioni di euro, subito disponibile, sotto forma di ristoro. Ad accompagnare i pescatori anche la vicesindaca e assessore alla pesca, Francesca Platamone, che ha seguito da vicino la vicenda insieme al sindaco di Licata, Angelo Balsamo.


“La trattativa è andata a buon fine grazie all’impegno della Lega, in primis dell’europarlamentare Annalisa Tardino, dell’assessore Luca Sammartino, nonché del dipartimento regionale e del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Pasqualino Monti. Ho voluto oggi essere presente, accanto ai pescatori, in balia nelle ultime settimane di speculazioni assurde, che spesso li hanno gettati nello sconforto più totale – le parole della Platamone – Si chiude a 5 milioni di euro, somma subito disponibile che servirà a coprire il comparto per un anno. Eni ha, altresì, assicurato che da ottobre si potrà tornare a pescare regolarmente”.
Per la Tardino si tratta di “un risultato molto importante, giunto dopo settimane di trattative. Ringrazio il vicepremier e ministro Matteo Salvini, per aver sin da subito ascoltato l’appello della marineria, il presidente Pasqualino Monti, l’assessore Luca Sammartino per aver condotto le trattative, Lorenzo Viviani, nostro capo dipartimento, e il sindaco Balsamo con la vicesindaco Platamone. Era fondamentale corrispondere un congruo indennizzo ai nostri pescatori, e ringrazio Eni per aver provveduto a compensare i danni derivanti dai lavori dei giacimenti offshore Argo e Cassiopea. Siamo riusciti a coniugare le esigenze di approvvigionamento energetico con il dovuto ristoro dei danni e del mancato guadagno per gli armatori e i lavoratori delle navi da pesca, ferme da settimane”.
Le due esponenti della Lega, infine, si dichiarano soddisfatte per il risultato raggiunto “e, soprattutto, per aver riportato qualche sorriso sui volti dei nostri pescatori”.

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Intesa tra PeR e il sindaco Di Stefano ma per ora solo per le Provinciali

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L’intesa al momento è solo per le Provinciali. Questo perché l’alleanza che sostiene Di Stefano nella corsa verso la presidenza della Provincia è di centrosinistra. Non c’è l’Mpa come nell’alleanza che governa Gela.

” Abbiamo differenziato le elezioni provinciali dalla situazione amministrativa locale- dice Donegani- in Provincia, i consiglieri espressione di PeR (anche in federazione con Controcorrente) sosterranno Di Stefano, essendo l’unica candidatura espressione di una coalizione di centro-sinistra, senza contaminazioni di partiti e movimenti di centro-destra (Mpa in primis)”


“Altra cosa è la situazione amministrativa a Gela dove – aggiunge Donegani- PeR è all’opposizione e vi rimarrà fino a quando ci saranno forze di centro destra in giunta.
Abbiamo comunque ribadito che il nostro dialogo sarà subordinato alle condizioni da noi poste: niente MpA, Sud chiama nord e Azione in giunta. A prescindere da quale sarà l’esito delle elezioni di secondo livello.
La nostra linea rimane quella della coerenza”

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Il valore di Terenziano e la posizione chiara del Mpa:parla il leader degli Autonomisti

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<L’Mpa incorente? Chi lo sostiene non ragiona sulle cose>: il leader del Mpa Raffaele Lombardo considera sterile e fuori luogo la polemica innescata negli ambienti politici locali e provinciali che verte sull’incoerenza del movimento autonomista che a Gela sostiene Di Stefano e governa quindi con partiti del centrosinistra.

Sono gli stessi che spingono per una resa dei conti post elezioni provinciale   e una rimodulazione della Giunta. <E’una polemica inutile alimentata da chi forse ha interesse che si liberi un posto in Giunta> – dice il leader degli Autonomisti che ripercorre la vicenda dell’accordo con Terenziano Di Stefano alle Amministrative del 2024.

<Noi abbiamo ritenuto in quell’occasione che il progetto di Terenziano Di Stefano fosse il migliore per governare la città –  sottolinea l’on.Lombardo –  del resto consideriamo Terenziano uno dei nostri, è un Autonomista della prima ora. Abbiamo scelto con libertà e guardando agli interessi della città. Con il sindaco si va d’accordo, condividiamo le scelte che sta facendo, siamo orgogliosi del lavoro che sta facendo il nostro assessore Valeria Caci. Un assessorato che peraltro non abbiamo richiesto.È stato il sindaco a volerlo assegnare riconoscendo il valore del rapporto politico con l’Mpa. Avere sposato il progetto di Di Stefano non significa che l’Mpa deve votare centrosinistra alle regionali e alle nazionali. L’Mpa è un movimento di centrodestra, cosa che è chiara a tutti>.

Nessuna incoerenza dunque da parte degli Autonomisti di Raffaele Lombardo che sono  e restano una forza nel centrodestra. L’alleanza a Gela per le Amministrative (che ha avuto un costo perché c’è stato chi ha preferito fare altre scelte in quel frangente) è stata una scelta libera e importante del gruppo locale con l’avallo dell’on Lombardo. Dalle sue parole si comprende che l’intesa è stata possibile  perché  l’uomo di punta del progetto di governo cioè Di Stefano  è  considerato di casa nel Movimento per l’Autonomia. L’accordo è con lui ed anche oggi, a distanza di un anno, l’on. Lombardo conferma che tutto fila liscio.  Il sindaco ha potuto contare sull’aiuto dei riferimenti del movimento nel governo regionale. <L’Mpa  è un movimento di centrodestra che a Caltanissetta appoggia Tesauro in linea con la proposta che abbiamo fatto al tavolo regionale e cioè   che siano i sindaci della città capoluogo a governare la provincia>- conclude l’on. Lombardo.

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Trufolo (Pli):”Il 25 Aprile ci ricorda che la libertà va costruita e difesa ogni giorno”

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Per il Partito Liberale il 25 aprile è la ricorrenza più importante di tutte le altre. Non rappresenta soltanto la liberazione dell’Italia dell’occupazione nazifascista,ma anche la rinascita dei valori liberali su cui si fonda la nostra Repubblica.

Lo dice il segretario nazionale del partito liberale italiano Grazio Trufolo in una nota in cui ricorda che la resistenza non fu solamente un moto armato ma un movimento morale e politico che vide protagonisti donne e uomini di diverse idee politiche uniti dal rifiuto della tirannide.

“Al fronte i liberali diedero un contributo fondamentale – sottolinea Grazio Trufolo- basta ricordare Edgardo Sogno ,medaglia d’oro alla resistenza e non solo lui.Ricordo a me stesso che Sogno èstato un dirigente di primo piano del PLI. Oggi più che mai,in un tempo in cui i principi di libertà vengono talvolta dati per scontati ma tutti sappiamo che non è affatto vero,dobbiamo riscoprire la forza di quella stagione.Essere liberali significa difendere la dignità delle persone, la libertà di espressione. Significa ricordare che la libertà non si impone ma si costruisce giorno dopo giorno, con il dialogo, la responsabilità e l’impegno civile. Il 25 aprile è un patrimonio di tutti ma è anche per noi liberali un richiamo costante al nostro ruolo nella storia e alla responsabilità di costruire e difendere, con fermezza quella libertà costruita con coraggio e sacrificio”.

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