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Cronaca

Percorsi di potenziamento-orientamento di “Biologia con curvatura biomedica”

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La sede dell’OMCeO provinciale ha accolto gli studenti dei licei di Caltanissetta (Classico e Scientifico) in cui sono stati avviati i percorsi di potenziamento-orientamento di “Biologia con curvatura biomedica”. Durante l’incontro, svoltosi all’interno della sala conferenza, gli studenti e le studentesse presenti hanno potuto conoscere meglio la realtà dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. 

“Vogliamo, come d’altronde e’ previsto nel progetto, illustrare ai ragazzi a cosa serve l’Ordine dei Medici, perché molti ragazzi chiaramente non hanno neanche idea di che cosa sia l’Ordine- ha spiegato il consigliere dell’OMCeO nisseno Roberto Leone nonché referente del progetto nei due licei nisseni- è una conditio sine qua non l’iscrizione all’Ordine per potere fare il medico, quindi è una tappa fondamentale quella del medico che si laurea, prende l’abilitazione (ormai abbiamo una laurea abilitante) e poi deve iscriversi all’Ordine dei Medici per poter espletare la propria attività, Ordine dei Medici che ha un’importante funzione di controllo, di vigilanza sui medici, di intervento qualora ci siano contrasti tra medici oppure tra medici e pazienti, nello stesso tempo- ancora ha aggiunto- il medico quindi deve giurare che rispetterà le regole impartite dal codice deontologico perché chiaramente il medico deve avere una condotta sempre all’altezza della sua professione, che ricordiamoci tratta il problema salute dei cittadini, quindi una professione sicuramente da un punto di vista sociale molto importante”. 
Sono numerosi i ragazzi e le ragazze che hanno scelto di aderire al percorso di potenziamento-orientamento di “Biologia con curvatura biomedica” avviato nella cittadina nissena da sei anni all’interno del Liceo Scientifico “A. Volta” e da cinque al Liceo Classico “Ruggero Settimo”. Ma non si tratta delle uniche realtà nel territorio provinciale, in effetti è un’opportunità presente anche a Gela nel Liceo Classico “Eschilo” e nel Liceo Scientifico e Linguistico “E. Vittorini”, a Mazzarino e Riesi nell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “C.M. Carafa” e nel Liceo Classico “Virgilio” di Mussomeli.

“Un percorso di grande intensità- ha raccontato la Dirigente del Liceo “R. Settimo” Irene Cinzia Maria Collerone- che ha visto sperimentare modelli nuovi di apprendimento anche attraverso l’utilizzo di piattaforme per i test e una sorta di preparazione a quello che poteva essere il futuro dei nostri ragazzi che scelgono anche di poter fare i test di ammissione all’Università con un certo successo. Diciamo che è stato essenziale per poter attivare questo percorso avere l’assenso e quindi sottoscrivere un protocollo con l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri, individuare un comitato scientifico all’interno della scuola e collaborare attivamente, la docente referente che per il liceo classico è la professoressa Presti, con il referente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri il dottore Leone e poi realizzare di volta in volta delle convenzioni che ci consentissero di far vivere agli studenti attività laboratoriali sia all’interno dell’ospedale, quindi con l’Asp, sia in laboratori del territorio- ha concluso- che hanno consentito l’accesso dei nostri studenti a queste esperienze”.
Il primo istituto nisseno ad aver iniziato sei anni fa questo percorso è stato il Liceo Scientifico “A. Volta” così come ha raccontato la docente e referente della scuola Giusy Lima, che facendo un bilancio ha spiegato: “non è stato semplice organizzare gli incontri che di solito si sono realizzati con i medici nominati dall’Ordine dei Medici, nel senso che si sono incontrati due mondi quello della scuola che un sistema complesso e quello dei medici, anche loro professionalmente molto impegnati quindi, però nonostante tutto siamo riusciti a coinvolgere i ragazzi, a far sperimentare loro diverse tecniche di apprendimento e farli soprattutto orientare. Non è stato facile anche seguire questa massiccia dose di ore perché i ragazzi hanno dovuto sostenere 50 ore annue, quindi 150 ore in totale, ogni anno 20 ore elargite diciamo dai docenti dell’Istituto, 20 da professionisti medici e 10 sul campo- ha poi sottolineato- questi stessi ragazzi hanno sperimentato anche gli ambienti laboratoriali del territorio e l’ambiente degli ospedali Sant’Elia, l’ospedale Raimondi di San Cataldo e quant’altro e quindi -ha aggiunto- nonostante sia stata una bella esperienza, è stato veramente faticoso”. L’ha definita un’esperienza positiva anche dal punto di vista dell’orientamento. “Circa il 50% degli studenti a conclusione del ciclo abbandona abbandona perché? – ha proseguito la docente Lima- Perché scopre, strada facendo, che effettivamente quella della medicina non è la propria strada, il restante 50% invece si appassiona ancora di più e specializza le competenze in ambito medico-sanitario”. 

Un altro aspetto apprezzato anche dagli studenti è quello umano, la possibilità di conoscere ciò che sta dietro la professione e la passione che spinge il medico ad operare quotidianamente.
I ragazzi hanno vissuto anche il periodo della pandemia dovendo affrontare lezioni a distanza,  mascherine e non solo.
“L’inizio è stato un pò traumatico- ha dichiarato  infatti Marina Presti, referente del corso con curvatura biomedica del Liceo Classico “Ruggero Settimo”- per quello che abbiamo vissuto nel periodo del Covid, per cui abbiamo avuto poche opportunità poi di entrare nel campo della medicina, poi adesso è da due anni che riusciamo a fare oltre che le lezioni con i medici, che portano la loro esperienza ai ragazzi, anche i vari tirocini fatti nei laboratori e soprattutto in ospedale”.
All’incontro di Giovedì 30 maggio 2024 era presente anche il Presidente dell’OMCeO di Caltanissetta Giovanni D’Ippolito che ha ringraziato tutti i docenti, i referenti sia delle scuole che dell’Ordine e i medici coinvolti nel progetto per la propria disponibilità e il grande impegno mostrato nei confronti dell’iniziativa. I medici che hanno incontrato negli anni i ragazzi delle scuole interessate sono i dottori Carmelo Venti, Giuseppe Petrantoni, Massimo Siracusa, Cristina Raimondi, Michele Rizzo, Angelo Barbera, Gian Bruno Lo Porto, Salvatore Camilleri, Giuseppe Di Benedetto, Carmela Ricotta, Liboria Scarlata, Giuseppe Giannone, Arianna Giunta, Edoardo Cumbo, Giuseppe Di Raimondo e Antonella Ballacchino.
“Siamo felici dei risultati raggiunti fino ad ora nelle scuole del nisseno – ha affermato il Presidente dell’OMCeO provinciale Giovanni D’Ippolito- abbiamo incontrato molti giovani in questi anni e abbiamo dato loro la possibilità di comprendere meglio il mondo della medicina, di indirizzare verso una scelta più consapevole tutti quei ragazzi e ragazze che pensano di intraprendere nel proprio futuro questa professione. Ringrazio quindi tutti i colleghi che hanno creduto in questo progetto e che sono stati parte attiva in questi anni per la realizzazione di questi percorsi di potenziamento e orientamento”. 

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Viola i domiciliari, arrestata

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La Squadra Mobile di Caltanissetta , ha eseguito un provvedimento di aggravamento della misura degli arresti domiciliari nei confronti di una trentunenne, dopo che in più occasioni, l’ultima delle quali solo due giorni fa, non è stata trovata presso la propria residenza, contravvenendo alle prescrizioni.

Già nel mese di dicembre, la donna era evasa più volte; il Magistrato di Sorveglianza, valutato il comportamento tenuto da parte dell’arrestata, e le continue violazioni, ne ha disposto la carcerazione. Inoltre, è stato eseguito l’ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare, nei confronti di un 67enne, resosi responsabile del reato di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. I fatti, risalenti al 2022, erano stati commessi in un comune della Provincia nissena. Il soggetto dovrà espiare la pena residua di tre mesi e quindici giorni presso la propria residenza.

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Annullata la sentenza di un gelese condannato senza saperlo….

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È finito, per il gelese R.V., un lungo iter giudiziario iniziato già da qualche anno.

L’uomo risiede da anni all’estero ma, a seguito di richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno ha appreso che non era possibile evadere la sua richiesta perché la Questura di Brindisi non avrebbe rilasciato il nullaosta.

Inizialmente R.V. non comprendeva cosa lo collegasse alla città pugliese per cui si e’ adoperato per scoprire l’arcano ed è venuto a conoscenza che esisteva a suo carico una sentenza di condanna definitiva. R.V. quindi si è rivolto all’avvocato Giuseppe Smecca per sapere come risolvere il problema, ed il legale ha presentato un’istanza di rescissione del giudicato, dinanzi alla Corte di Appello di Lecce, perché, a seguito di consultazione del fascicolo, ha notato che il processo è stato celebrato senza che l’imputato sapesse alcunché in quanto emigrato all’estero ancor prima che il processo avesse inizio, con la conseguenza che non erano stati notificati una serie di atti preliminari al prodimento che lo coinvolgeva.

In un primo momento la Corte di Appello di Lecce ha rigettato l’istanza di rescissione del giudicato, per cui l’avv. Smecca è ricorso per Cassazione e il ricorso è stato accolto e rinviati gli atti alla Corte di Appello.

La Corte di Appello di Lecce aveva errato ritenendo che le disposizioni in materia di rescissione del giudicato non potevano essere applicate al caso di specie perché entrate in vigore successivamente alla sentenza di condanna, decisione non condivisa dal legale perché, quantunque vero che la sentenza di condanna era intervenuta in un periodo in cui non era ancora in vigore l’istituto della rescissione del giudicato, è altrettanto vero, però, che quando la sentenza è divenuta definitiva la norma sulla rescissione del giudicato era entrata in vigore e, quindi, era applicabile al caso di specie.

La Corte di Cassazione ha, pertanto, condiviso il ragionamento giuridico del legale, così come la Corte di Appello di Lecce la quale, appunto in accoglimento dell’istanza, il mese scorso ha annullato la sentenza di condanna a carico di R.V.

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Servizio civile in Croce Rossa

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Pubblicato il bando per il Servizio Civile Universale 2025, un’opportunità unica rivolta ai giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni noncompiuti. Anche quest’anno la Croce Rossa Italiana di Gela offre la possibilità di partecipare a 12 giovani attraverso 4 progetti: Azione sociale, Accoglienza Solidale,Assistiamo e Inclusione Attiva.

La domanda di partecipazione dovrà essere presentata entro il 18 febbraio 2025 ore 14 esclusivamente attraverso la piattaforma DOL raggiungibile all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it accedendo tramite SPID personale.

L’operatore dovrà garantire la disponibilità di 25 ore settimanali per le quali il dipartimento per le politiche giovanili erogherà un assegno mensile pari a 507,30 € per ogni volontario. Per maggiori informazioni é possibile contattare la segreteria.

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