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Sindacale

Per difendere i Vigili scende in campo il sindacato regionale

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Il dirigente della Polizia Municipale torna in servizio dopo le ferie per l’ultima tranche della lunga esperienza gelese che finirà il 7 settembre. Torna e trova l’ ennesima maretta estiva in quello che resta del personale ridotto al lumicino e costretto a turni indesiderati.

Questa volta i Vigili fano sul serio e scende in campo il Silpol, il sindacato dei lavoratori della Polizia Municipale, che si rivolge al Prefetto per denunciare l’invito dell’amministrazione comunale e vantare i propri diritti. L’amministrazione per garantire un minimo di sicurezza vuole coinvolgere i vigili in un progetto che li impegna fino tarda sera. Peccato che durante gli anni scorsi questi progetti non sono stati liquidati completamente.

“Ancora una volta, ci ritroviamo in piena estate, e con i numerosi impegni per l’Amministrazione comunale del Comune di Gela e del proprio Corpo di Polizia Municipale – si legge nella nota inviata dal segretario regionale Massimo Mastrosimone – a dovere registrare l’ennesima campagna emergenziale in termini di servizi di una Amministrazione comunale da sempre sorda a tutte le grida di allarme e di aiuto provenienti dal personale del Corpo e dalle sue rappresentanze sindacali, e che non è riuscita a pianificare per tempo i suoi impegni e le sue iniziative e proposte per garantire alla propria cittadinanza una “Gela Sicura 2023” con il valido ed insostituibile ruolo ed apporto della sua Polizia Municipale. La recente vertenza scaturita dall’approvazione della deliberazione della Giunta Municipale n.112 del 25 luglio 2023 e del progetto finalizzato “Gela Sicura 2023”, e che vede impegnati da un lato tutti gli addetti di Polizia Municipale del Comune e la loro rappresentanza sindacale, e dall’altro l’Amministrazione Comunale, con interessamento anche del Prefetto di Caltanissetta, nonché le difficoltà e la tortuosità della soluzione fin qui adottata, hanno evidenziato e posto in risalto come ogni istituto contrattuale e, più in generale, tutto ciò che concerne la gestione del rapporto di lavoro del personale di Polizia Municipale necessiti del preventivo esame ed approfondimento tecnico ed in contraddittorio con lo stesso personale interessato e con i suoi rappresentanti sindacali di categoria, pur nel rispetto delle competenze e delle prerogative della Delegazione Trattante.

Abbiamo rappresentato in ogni sede (tavolo sindacale, tavoli tecnici, Prefettura), ed in ogni vertenza, quanto sia importante e prioritaria
l’esigenza di curare adeguatamente l’organizzazione, il funzionamento e la dotazione strumentale (armamento, mezzi ed apparecchiature di comunicazione e controllo) ma, soprattutto, di personale del Corpo di Polizia Municipale al fine di garantire adeguati standard di sicurezza operativa al personale stesso e, di conseguenza, adeguata sicurezza e servizi sempre più efficienti ed efficaci alla città ed ai suoi abitanti.
La recente vicenda dell’approvazione della deliberazione del nuovo progetto finalizzato “Gela Sicura 2023” con la deliberazione della G.M. n. 112 del 25 luglio scorso è soltanto
l’ennesima, ripetuta dimostrazione della scarsissima considerazione che il Sindaco e la sua Amministrazione e Dirigenza hanno nei confronti del personale appartenente al Corpo di Polizia Municipale di Gela. Lo stesso Corpo è oramai ridotto, e non soltanto numericamente, ai minimi termini.
Non esiste più una struttura di Comando adeguata, vera e propria: il Dirigente titolare non c’e’ stato; degli unici due ufficiali uno è stabilmente distaccato presso la Procura di Gela e l’altro non fa turni serali né ha orari di lavoro e di presenza in servizio stabili e confacenti al fabbisogno istituzionale.
Il personale è ridotto al minimo nel numero: 49 unità compresi i distaccati, il personale impiegato negli uffici e gli operatori impiegati stabilmente nei servizi esterni (solo 9 a tempo pieno?).
La sorveglianza sanitaria e di sicurezza del lavoro non è completa: basti pensare che ancora parte del personale non è stata sottoposta alla periodica vista medica di idoneità ed a controlli medici e clinici adeguati e sufficienti per accertarne l’idoneità al servizio, specialmente quello notturno di norma il più gravoso.
Anche la dotazione di arma personale non è generalizzata e completa anche per semplici ragioni amministrative e burocratiche (ritardi nel rinnovo dell’idoneità al porto e maneggio dell’arma per alcuni che, nell’attesa, hanno dovuto riconsegnare l’arma assegnata).
Che dire, poi, della dotazione strumentale carente ed obsoleta: il ponte radio, indispensabile per le comunicazioni di servizio ed operative, non è funzionante e le pattuglie devono comunicare tra di loro e con la
centrale radio con i cellulari personali. Le auto di servizio sono vecchie e non molto efficienti. L’edificio del Comando non ha recinzione e la porta d’accesso non è protetta o blindata riducendo così di fatto la sicurezza
dell’intero edificio e di chi vi si trova dentro ad operare come il piantone che nelle ore notturne, peraltro, resta da solo.
Il personale, poi, non risulta sufficientemente addestrato, formato e preparato per affrontare la serietà, pericolosità e le insidie di un servizio notturno che dovrebbe assicurare ordine e controllo alla cittadinanza gelese
soprattutto nella movida notturna.
Questa è soltanto una ricognizione superficiale ed approssimativa della situazione generale, frutto di quello che salta subito all’occhio di un osservatore attento e qualificato come lo è questa Organizzazione sindacale di categoria”.

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Accolta dal sindaco Di Stefano la proposta di un tavolo permanente per gli investimenti

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Urge un tavolo permanente per gli investimenti sul territorio gelese.La proposta avanzata nelle scorse settimane dall’Ugl è stata accolta dal sindaco di Gela Terenziano Di Stefano.

Il segretario confederale Ugl Andrea Alario, più volte, si era rivolto alla politica e all’amministrazione, avanzando questa richiesta. L’ha confermata durante il congresso del movimento “Una Buona Idea”. Il sindacalista ha parlato di “un’esigenza da concretizzare prima possibile per dare una prospettiva di rilancio al territorio”. Il sindaco Di Stefano, a sua volta intervenuto ai lavori congressuali, ha accolto l’invito.

“Darò da subito indicazioni ai miei assessori affinchè si proceda in questa direzione – ha riferito il primo cittadino  – sono d’accordo con la proposta di un tavolo permanente per gli investimenti”.

“Il settore industriale, nella dimensione della sostenibilità, così come una filiera di nuovi investimenti sul territorio locale, non sono punti lontani dall’attenzione del sindacato. Sono invece prioritari – precisa Alario – siamo pronti a partecipare al tavolo e a dare il nostro contributo. La proposta è stata avanzata dall’Ugl proprio per programmare e dare vere possibilità di sviluppo e occupazionali. Fummo tra i primi a credere nell’area di crisi per gli investimenti alternativi a quelli di Eni, altro strumento istituzionale che va attuato in pieno”.

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Sindacale

Massimo Arena confermato Coordinatore Nazionale del comparto Enti Locali dello Snalv Confsal

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Roma – L’Avv. Massimo Arena, attuale Vice Segretario Generale del Comune di Niscemi, riconfermato Coordinatore Nazionale del comparto Enti Locali dello Snalv Confsal.

Oggi a Roma, all’Hilton Hotel Rome Airport, si è celebrato il Consiglio Nazionale del sindacato Snalv Confsal nel corso del quale l’Avv. Massimo Arena originariodi Niscemi, Vice Segretario Generale del Comune di Niscemi ed Esperto Enti Locali, è stato riconfermato nel prestigioso ruolo nazionale che gli permetterà di continuare a partecipare alle interlocuzioni ed ai tavoli tecnici con le istituzioni nazionali (Dipartimento della Funzione Pubblica, Cnel, commissioni parlamentari, ecc.) e regionali, sulle tematiche che riguardano il comparto Funzioni Locali, i rinnovi contrattuali e le tutele e le criticità inerenti tutti i lavoratori del comparto, in rappresentanza della Confsal, quarta confederazione sindacale nazionale per numero di iscritti.


Di recente l’Avv. Arena e lo Snalv Confsal sono stati protagonisti, tra l’altro, in Calabria (dove aveva sollevato la questione di legittimità costituzionale della legge regionale n. 27/2024, poi impugnata dal Ministro per gli Affari Regionali Calderoli, che penalizzava i dipendenti della partecipata regionale Azienda Calabria Verde) ed a Taranto dove ha stoppato la privatizzazione degli asili nido comunali voluta dalla Giunta e che ha portato ad una protesta senza sosta dei dipendenti dei nidi e delle famiglie fino all’approvazione di una mozione di sfiducia dei consiglieri comunali contrari alla privatizzazione che ha portato alla decadenza del sindaco qualche settimana fa.


L’Avv. Arena nel corso del suo intervento, oltre a ringraziare la Segretaria Nazionale, Avv. Maria Mamone, per la riconfermata fiducia, ha delineato la nuova struttura organizzativa del comparto che mira all’ambizioso obiettivo del raggiungimento della rappresentatività nazionale nel prossimo triennio.

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Sindacale

Asp di Caltanissetta, la Fials: precari in scadenza e fuga verso altri ospedali, è emergenza

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Caltanissetta – Precari dell’Asp di Caltanissetta in scadenza a fine marzo ma ancora nessun provvedimento. Una dolorosa vicenda su cui interviene la Fials per voce del segretario provinciale Gioacchino Zuppardo. Il sindacato elenca tutta una serie di criticità dell’azienda sanitaria ricordando che a fronte di questa incertezza continua “l’emorragia di personale specializzato verso Asp confinanti come quelle di Enna e Agrigento”.

Tra i temi sollevati quello dei precari in scadenza oggi, “che non sanno nulla del loro futuro lavorativo e vivono in perenne stato di incertezza”. La Fials chiede la stabilizzazione per tutti gli operatori sociosanitari a 30 ore. Tra le critiche mosse ai vertici dell’Asp c’è anche il mancato avvio della contrattazione decentrata del contratto 2019/2021, “si è solo chiesto di regolamentare alcune limitate  parti del nuovo CCNL, di interesse aziendale, il resto evidentemente non ha nessuna valenza per la Direzione strategica”. E ancora, “il conferimento degli incarichi di funzione è una chimera. Ad oltre otto mesi dal bando si è provveduto soltanto alla prima fase di valutazione di ammissione e relativa della pubblicazione degli idonei per la parte amministrativa e tecnica, per la componente sanitaria stallo, silenzio assordante”.Nel frattempo, prosegue Zuppardo, “abbiamo nel presidio ospedaliero S. Elia un solo operatore sociosanitario per piano nelle ore notturne, con attività lavorativa condivisa in più reparti. Unità operative dove la turnazione infermieristica e l’assistenza alla persona è garantita con il ricorso sistematico allo straordinario. Mentre il mantra aziendale ripete che infermieri e Oss sono in esubero”. Anche per l’attribuzione del Dep 2025 tutto tace. Altra grave inadempienza contrattuale a danno di tanti dipendenti, specie quelli monoreddito. “Un aumento, anche modesto, del proprio stipendio andrebbe a mitigare l’allarmante perdita del potere di acquisto di questi ultimi mesi”.  Per la progressione verticale, attesa da numerosi dipendenti dell’area amministrativa e tecnica, nessuna notizia dell’avvio dei bandi interni, “per dare il giusto riconoscimento giuridico, economico e meritocratico alle lavoratrici e dai lavoratori che svolgono mansioni superiori, non attinenti al proprio profilo professionale, con responsabilità e senso del dovere”. Problemi anche “sul mancato riconoscimento del trattamento economico accessorio della parte variabile dell’indennità di coordinamento a vari dipendenti dell’Asp di Caltanissetta”. Un tema che ha visto “svariati pronunciamenti tutti a favore dei lavoratori e conseguente condanna con pagamento delle spese legali da parte dell’Asp di Caltanissetta”.

La Fials sta prendendo “in seria considerazione di raccogliere tutte le sentenze su questo argomento e porle all’attenzione della Sezione della Corte dei Conti, per l’eccessivo, quanto inutile, aggravio di spese legale che grava sul bilancio dell’Asp”. Criticità anche sui buoni pasto: dopo mesi di mancata corresponsione si è provveduto a tamponare i malumori dei dipendenti con la corresponsione del terzo trimestre 2024. Non si ha notizia di quanto la situazione ritorni alla normalità.

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