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Pensionamento del Luogotenente Annaloro

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Il Luogotenente “Cariche Speciali” Santo Calogero Annaloro, dopo aver prestato servizio nel Corpo della Guardia di Finanza per oltre 34 anni, raggiunge la meritata pensione.

Originario di Santa Caterina Villarmosa (CL), dopo aver conseguito la maturità classica, nel 1987 ha intrapreso il corso di formazione biennale presso la Scuola Sottufficiali della Guardia di Finanza di Roma. Successivamente, quale prima assegnazione, ha prestato servizio presso la 2^ Compagnia della Guardia di Finanza di Taranto. Ha conseguito la specializzazione di “esperto in reti telematiche” ed è stato quindi assegnato alla sede di Palermo ove ha prestato servizio sino al 2000. Giunto a Caltanissetta nel 2001 ha ricoperto, ininterrottamente sino alla data odierna, il delicato incarico di Capo Sezione Operazioni e Programmazione alle dipendenze del Comando Provinciale di Caltanissetta, garantendo, tra l’altro, il coordinamento con gli organi di stampa.

Il Luogotenente Annaloro, si è sempre dimostrato un collaboratore preparato, sereno e instancabile, rappresentando sempre un sicuro punto di riferimento anche per le Fiamme Gialle più giovani. Anche per tal qualità, il Luogotenente Annaloro è stato insignito di numerose ricompense d’ordine morale, della “Croce d’oro al Merito di Servizio” e della “Medaglia Militare al Merito di Lungo Comando”.

In occasione del suo congedo, presso la sala conferenze del Comando di Caltanissetta, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col. Stefano Gesuelli, conformemente alle disposizioni in materia di COVID, ha voluto ringraziare personalmente, e a nome del Corpo, il militare per l’impegno e la dedizione profusi durante tutta la carriera e le doti umane sempre dimostrate, annunciando anche la prossima promozione dell’ispettore a Ufficiale, quale ulteriore dimostrazione del riconoscimento dell’Istituzione.

Al Luogotenente Santo Calogero Annaloro, ed alla sua famiglia, i colleghi di Caltanissetta formulano i migliori auguri per un futuro sereno e ricco di soddisfazioni personali, certi comunque che, anche in pensione, il futuro sottotenente continuerà a dispensare i preziosi suggerimenti a cui le Fiamme Gialle nissene, nel tempo, sono stati abituati.

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Attualità

Maratona di memoria della Shoah al Liceo Vittorini

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Il mondo della scuola siciliana si mobilita in occasione della Giornata della Memoria per rinnovare il ricordo delle vittime della Shoah.  

Gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado delle nove province della Sicilia promuovono dibattiti, momenti di riflessione, incontri, letture, proiezioni di film, canti e spettacoli teatrali con l’intento non solo di ricordare, ma anche di sensibilizzare i giovani sull’importanza della memoria e su temi importanti quali la pace, la fratellanza, il rispetto tra i popoli.

In questo panorama di ricordo storico, culturale ed etico, il Liceo Scientifico Elio Vittorini di Gela diretto dalla Prof. Ina Ciotta, fa strike con una manifestazione che copre l’arco di tre giorni e che annovera la testimonianza di una sopravvissuta al genocidio, puntando sul tema della violenza sulle donne che in quel frangente è stata senza eguali.

Gli appuntamenti sono iniziati ieri con l’ incontro online importante e significativo con Edit Bruck sopravvissuta all’ Olocausto che ha presentoto il suo libro ‘’ I frutti delle memoria, la mia testimonianza a scuola ‘’ scritto da Eugenio Murrali, giornalista e e scrittore.

Oggi un altro incontro online organizzato dalla Fondazione museo della shoah di Roma, con Sami Modiano, presso teatro Argentina di Roma. Presenta il suo libro ‘’ Così siamo diventati fratelli ‘’.Ha condiviso la sua toccante testimonianza di sopravvissuto alla shoah.

Anche quest’anno il liceo scientifico Elio Vittorini in occasione della memoria presenta una serie di iniziative che confluiscono in un progetto dal nome ‘’ La donna nella shoah’’ presentato dalla professoressa di storia e filosofia Enza Rinella che come ogni anno è molto attenta alla tematica.

Gli studenti hanno realizzato attraverso l’ausilio dell’intelligenza artificiale un dialogo simbolico e multimediale con alcune sopravvissute : Bucci, Segre, heyman , Arendis , Springer , Breuk, hanno esposto le loro ricerche di apprendimento del campo femminile di Ravensbruk con esperimenti fisici,chimici , scientifici. A ciò si aggiunge la scrittura di alcune poesie canti e musiche ebraiche ricercate.

Successivamente l’inaugurazione della mostra ‘’ Punti luce la donna nella shoah ‘’ fornita a noi dall’ istituto Yad Vashem e dall‘associazione figli della shoah di Milano. Siamo onorati di essere stati scelti come scuola,unica in tutta la Sicilia. Si compone di 30 tele che raccontano le donne nella shoah. La mostra di grande prestigio e importanza ha attirato presso ilMuseo ebraico di Gerusalemme milioni di visitatori.

Il 27 gennaio, Giornata della memoria verrà inaugurata la sagra del dolce ebraico realizzata dagli alunni del liceo, le cui ricette saranno raccontate con tradizioni storiche ebraiche.

“Durante gli anni dell’orrore – ha detto la prof.ssa Rinella nella sua presentazione – le donne, spesso trascurate nella narrazione della storia, hanno vissuto esperienze devastanti che meritano di essere esplorate e riconosciute, vittime di un sistema di oppressione, umiliazioni e violenze di genere. Subirono persecuzioni fisiche, morali e psicologiche mirante ad annientare la loro dignità”.

Ecco chi è Edith Bruck:

Edith Steinschreiber, sposata  Bruck , nacque a Tiszabercel, e cresce a Tiszakarád, un piccolo villaggio ungherese ai confini con la Slovacchia. Fu l’ultima dei sei figli di una povera famiglia ebraica. Conosce, fin dall’infanzia, l’ostilità e le discriminazioni che nel suo Paese, come nel resto d’Europa, investono gli ebrei. Nella primavera del 1944, a tredici anni, dal ghetto di Sátoraljaújhely viene deportata ad Auschwitz e poi in altri campi tedeschi: Kaufering, Landsberg, Dachau, Christianstadt e, infine, Bergen-Belsen, dove verrà liberata, insieme alla sorella, nell’aprile del 1945.

Non faranno ritorno la madre, il padre, un fratello e altri familiari. Dopo la liberazione da parte degli anglo-americani tenta il rientro in Ungheria, nella sua casa; ben presto scopre però che la fine della guerra non significa pace né accoglienza, ma nuove difficoltà e, soprattutto, nuove peregrinazioni alla ricerca di un posto nel mondo dove poter vivere. Nel 1946 raggiunge in Cecoslovacchia una delle sue sorelle maggiori, salvate da Perlasca a Budapest, ma il tentativo di ricongiungimento fallisce.

Nel settembre del 1948 raggiunge Israele, a ridosso della nascita del nuovo Stato. Qui – per evitare il servizio militare – si sposa e prende il cognome che ancora oggi porta: Bruck. Nel 1954, spinta dall’impossibilità di inserirsi e di riconoscersi nel Paese immaginato “di latte e miele”, non riuscendo ad accettare la realtà segnata da conflitti e tensioni, giunge in Italia e si stabilisce a Roma, dove ancora oggi risiede,

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Giorrannello rende noti alcuni interventi previsti nel quartiere San Giacomo

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Un tempo come componente e segretario del comitato di quartiere di San Giacomo era lui che sui social denunciava disservizi e sollecitava l’intervento dell’amministrazione. Oggi Massimiliano Giorrannello è consigliere comunale di maggioranza e le risposte alle denunce e alle sollecitazioni deve darle lui che sta dall’altra parte della barricata. Dal quartiere San Giacomo arrivano segnali di malumore.

” Posso riferire lo stato di ciò di cui mi sono occupato personalmente con gli assessori competenti- dice Giorrannello- a breve saranno manutenzione la via San Giacomo e la via Pignatelli nel tratto in cui è disastrato.È stato effettuato anche il sopralluogo per la segnaletica mancante nella parte alta del quartiere ed anche lì qualche fondo per intervenire c è.Il mese prossimo saranno posizionati gli arredi del bando di Democrazia partecipata.Alla villa comunale si stanno rimuovendo i rami che potrebbero creare pericolo e lunedì dovrebbe riaprire. Non c’è personale e questo è un serio problema”

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Incarichi per gestire i cantieri infiammano gli ambienti politici

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Ogni delibera con incarichi affidati dall’amministrazione comunale per lavori da avviare con i finanziamenti esterni crea polemiche a non finire negli ambienti politici. Non si è spenta l’eco delle polemiche per l’incarico della direzione dei lavori  del secondo tratto del lungomare all’arch. Virginia Farruggia fino a giugno consigliere comunale del m5s ed una degli esponenti del gruppo gelese. Subito ne spunta un’altra che stavolta va a toccare gli ambienti dell’opposizione.

 Si tratta dell’incarico  di 50 mila euro per coordinare la sicurezza nei lavori della palestra dello stadio Presti  finanziati con il programma Qualità Abitare  che è stato affidato tramite Mepa (come nel caso della Farruggia)  all’ing. Marco Biundo parente del vice presidente del consiglio, il forzista Antonino Biundo, unico rappresentante degli azzurri in aula. Così le chat politiche sono diventate subito bollenti.

Ed infine sempre riguardo ai lavori del Lungomare  il coordinamento  è stato affidato all’ing. Stefano Sammartino. Nel suo caso il chiacchiericcio non riguarda appartenenze e parentele politiche ma il  fatto che  ha avuto di recente anche un altro incarico  cioè il monitoraggio complessivo di tutti i progetti finanziati con i fondi del programma “Qualità abitare”. Polemiche a parte, si aspetta l’apertura dei cantieri.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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