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Pellegrino:”senza progettualità e fondi è infantile e dissennato parlare di Università”

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Il consigliere della Dc Gabriele Pellegrino si rammarica nell’ apprendere che il Consigliere Morselli abbia anche semplicemente pensato che “il Centro Destra si sia schierato contro l’Università e Macchitella lab.

“Comprendo che le fatiche profuse negli ultimi giorni abbiano affaticato gli animi e confuso i pensieri, quindi mi presto per rischiarare le idee dei più e agevolare la comprensione del reale quadro della situazione”- dice Pellegrino.

Che poi aggiunge: “Il Centro Destra vuole l’Università. Lo chiarisco al Consigliere Morselli e a quanti ne condividano i dubbi. Il progetto non nasce in politica, non nasce nelle aule dell’amministrazione comunale, pur non di meno il centro destra lo ha accolto perché ne ha riconosciuto il valore e ha deciso di supportarlo proprio perché ha a cuore il presente e il futuro della comunità gelese. Questo implica, però, estrema trasparenza e correttezza. Rispetto all’ex casa albergo, è in corso una perizia per quantificare il costo dell’immobile pre ristrutturazione, così da cristallizzare il quantitativo economico che il Comune di Gela dovrà versare a Eni. Nelle more, è stato sottoscritto un Accordo tra Eni e Comune di Gela che prevede la cessione del bene in comodato d’uso per un arco temporale di tre anni, rinnovabile per ulteriori due, con impegno di acquisto”
“Ciò che ci chiediamo – continua il consigliere Dc è:da dove prenderà i soldi il Sindaco per acquistare l’immobile?Come potrà provvedere all’impegno spesa alla luce dell’attuale situazione finanziaria? Da dove prenderà i soldi per la gestione dell’immobile, per la guardiania, per le utenze e per gli oneri correlati?Tutti sappiamo che non potrà utilizzare le compensazioni.Per non parlare del problema esistente con il piazzale antistante il plesso, di proprietà del Comune di Gela e ancora in attesa di ristrutturazione. Anche qui, mi chiedo con quali soldi il Sindaco intenda provvedervi, non potendo, neanche in tal caso, utilizzare le compensazioni, a meno che non sigli l’accordo attuativo fermo ed impolverato sul suo tavolo, che prevede una dotazione finanziaria di circa 500 mila euro.Queste domande – mi preme segnalare al Consigliere Morselli – nascono dal senso di responsabilità che muove il Centro Destra nei confronti dell’intera comunità gelese e dalla determinazione a risolvere i problemi una volta per tutte, non invece a rimandarli, come sta facendo Greco. Lo stesso che con estrema scorrettezza e con dolo, ha organizzato la riunione con Eni e Kore il giorno prima del Consiglio Comunale monotematico, spinto dall’istinto e dal timore di essere pubblicamente scoperto. Lo stesso che ha lasciato passare del tempo dalla riqualificazione dell’ex casa albergo ad oggi senza risolvere la problematica. Lo stesso che ha inteso sottoscrivere un accordo tra le parti, senza aver prima fatto i conti in tasca”
“Sarebbe folle non condividere il progetto Università- conclude Pellegrino- ma è infantile e altrettanto dissennato portarlo avanti senza definire una progettualità economico-finanziaria che lo supporti.Il Centro Destra non ha necessità di urlare contro il Consigliere Morselli o di legarsi ad attacchi banali correlati unicamente al colore politico. Ne accogliamo lo sfogo e prendiamo atto della scontata isteria dei contenuti e delle evidenti distanze di metodo, di cui ci compiacciamo”

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Cronaca

Tirapugni in valigia, ennesimo caso all’aeroporto. Denunciato calatino

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Un tirapugni in metallo, possederne uno e tenerlo a portata di mano, sembra ormai essere di moda. Sono ancora molte le persone che continuano a portare al seguito, anche durante i viaggi, questi oggetti il cui porto è vietato dalla legge. È quanto accaduto all’aeroporto Fontanarossa “Vincenzo Bellini” di Catania. Il personale preposto ai controlli di sicurezza si è accorto che, all’interno del bagaglio di un 36enne, originario di Caltagirone, in partenza per Madrid, era nascosto un tirapugni.A quel punto sono stati informati immediatamente gli agenti dell’Ufficio di Polizia di Frontiera che hanno denunciato l’uomo alla Procura della Repubblica per porto di armi o oggetti atti ad offendere. Solo nell’ultimo semestre sono stati sequestrati dalla Polizia di Frontiera di Catania diverse decine di oggetti vietati, in gran parte tirapugni.

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Attualità

La discarica abusiva di amianto è servita

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La strada che dall’Aias di Borgo Manfria porta alla diga Comunelli è una pattumiera a cielo aperto.

Sui cigli a destra e a sinistra solo rifiuti: plastiche, sacchi con materiali di vario tipo, resti di edilizia e tanto altro.

Dopo il bevaio si è creata una discarica abusiva di materiali in amianto che cresce di giorno in giorno. Uno squallore pericoloso per ambiente e salute.

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Flash news

M5S presenta all’Ars la norma sull’ecotassa a favore dei Comuni in cui vi sono discariche

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Il Movimento 5 Stelle Sicilia deposita la norma sulla “ecotassa”, una tariffa a carico dei proprietari delle discariche ed in favore dei Comuni nei cui territori insistono questi impianti. Gli introiti serviranno anche ad intervenire per implementare i modelli di raccolta differenziata. 

“In un momento storico – spiega il coordinatore regionale Nuccio Di Paola – in cui i Comuni sono costretti a pagare le conseguenze di una pessima gestione regionale dei rifiuti che provoca danni non solo in termini economici, legati agli extra costi per il conferimento degli stessi, ma anche e soprattutto sotto il profilo della tutela dell’ambiente, si pensi ai territori nelle cui prossimità sorgono discariche, ci è sembrato doveroso intervenire con una norma che quantomeno offrisse un minimo di ristoro. La nostra proposta sulla ‘ecotassa’ nel recepire la norma nazionale, interviene aumentando la tariffa in modo progressivo per i prossimi tre anni nei confronti dei titolari delle discariche, aumentando l’aliquota a favore dei Comuni, premiando quelli che riciclano di più e colpendo anche i termovalorizzatori che in questo modo anche loro saranno tenuti a pagare una tassa a favore dei Comuni nei quali dovrebbero sorgere”. 

La legge è al vaglio della Commissione Ambiente “ma vi è una iniziativa simile proposta dalla maggioranza – sottolinea la deputata Cristina Ciminnisi – che risulta poco coraggiosa. Servono aiuti concreti per i Comuni in difficoltà che ospitano nei loro territori questi impianti. Di certo la nostra battaglia a difesa di un’economia ‘rifiuti zero’ non si limita e non si conclude con questa iniziativa, anzi serve ancora molto altro da fare. Il Governo Schifani in due anni ha prodotto quasi zero e gli effetti di questo lassismo si vedono ovunque” – conclude la deputata.

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