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Dall'Italia e dal Mondo

Pediatria, al via domani a Firenze il XXXVI Congresso Nazionale Sipps

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Roma – Prende il via domani al Palazzo degli Affari di Firenze il XXXVI Congresso Nazionale della Sipps dal titolo ‘Pediatria Preventiva e Sociale: il pianeta delle nuove generazioni’. Fino a domenica 7 luglio, oltre 300 partecipanti e 80 relatori provenienti da tutta Italia faranno il punto sulla salute del bambino anche in relazione alle tematiche ambientali: questo il tema principale su cui la Sipps ha infatti deciso di concentrarsi quest’anno, volendo interrogarsi proprio su quale mondo vogliamo lasciare in eredità ai nostri figli.

‘La Sipps- spiega il presidente, Giuseppe Di Mauro- è una Società scientifica sempre calata nella realtà e può vantare una lunga e gloriosa tradizione. Se si vuole ricollegarla alla Fondazione di Nipiologia, ha ormai raggiunto un secolo di vita. Come associazione scientifica indipendente, ha una storia un po’ più breve, circa 60 anni, che si ricollega a quella della Società Italiana di Pediatria. La Sipps ha comunque sempre presentato una sua specifica particolare peculiarità, ovvero quella di costituire l’anello di collegamento tra la casa madre Sip e le società di settore a essa collegate’.

I progetti della Sipps, dunque, rispondono ai problemi vecchi e nuovi dei bambini, spesso i pediatri li affrontano anche prima che questi emergano, cercando di realizzare l’intervento da sempre più efficace: la prevenzione.

Quattro le Letture magistrali in programma nel primo dei tre giorni di lavori congressuali. Dopo l’inaugurazione si comincia domani con quella relativa all’epigenetica e allo sviluppo delle nuove generazioni e con la considerazione che non si tratta solo di fattori fisici, chimici e biologici. Secondo Umberto Simeoni, professore di Pediatria, Direttore, Divisione di Pediatria & DOHaD Lab, Ospedale Universitario e Università di Losanna, in Svizzera, ‘la comprensione del ruolo adattivo dei fattori acquisiti, ambientali in senso lato, nello sviluppo del bambino, siano essi fisici, chimici, biologici o umani e relazionali, poggia oggi su solide basi scientifiche. Se la base dell’esistenza resta inscritta nel genoma, è noto che, ad esempio, il modo in cui vengono svolte la genitorialità e l’educazione guida lo sviluppo del bambino dal momento in cui possiede sufficienti funzioni cognitive e linguistiche, e che la cultura è indispensabile, al di là della natura, al benessere e alla buona salute dell’adulto che il bambino diventerà’.

Spazio, poi, alla lettura sugli errori congeniti dell’immunità, una relazione sull’Immunologia clinica che accenderà i riflettori sul nuovo ruolo del pediatra. ‘È evidente come la crescente complessità di inquadramento diagnostico e di ventaglio di opzioni terapeutiche che saranno messe a disposizione dei pazienti con deficit congeniti dell’immunità- afferma nella sua relazione dal titolo ’70 anni di Immunologia Clinica: prospettive diagnostico-terapeutiche future’ il professor Luigi Daniele Notarangelo, a capo del Laboratory of Clinical Immunology and Microbiology del National Institute of Health-NIH di Washington- richiederà al pediatra nuove competenze e un continuo aggiornamento: fermo restando la necessità di saper sospettare possibili quadri di difetto immunitario, il pediatra dovrà sapersi porre in rete con i centri di riferimento per lo studio di tali patologie.

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Il Giubileo dei giornalisti a Roma

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Roma – “’Il giornalismo a servizio della democrazia. Pellegrini di speranza, comunicare il Giubileo 2025 per costruire insieme un mondo migliore”: questo il titolo del corso di formazione  per giornalisti in programma – nell’ambito del Giubileo del mondo della comunicazione – sabato 25 gennaio 2025, dalle 15,30 alle 19,30,  in presenza nella sala “Ocera” del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, in via via Sommacampagna, 19, e in streaming nella sala “Walter Tobagi” della Federazione nazionale della Stampa italiana, via delle Botteghe Oscure, 54,  a Roma.

Il corso organizzato dall’Unione cattolica stampa italiana (Ucsi) in collaborazione con il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, dell’Ordine dei giornalisti del Lazio,  Associazione Stampa Estera in Italia, Fisc, Copercom, WeCa, Federazione internazionale Media Cattolici, Construcitve Network Italia e I – Press e dà diritto a quattro crediti. L’incontro sarà aperto con i saluti di Alessandro Gisotti, vice direttore editoriale dei Media Vaticani, Guido D’Ubaldo, presidente Ordine dei giornalisti del Lazio; Maurizio Di Schino, presidente Ucsi Lazio. Relatori:  Vincenzo Varagona, presidente nazionale Unione Cattolica della Stampa Italiana; Carlo Bartoli, presidente Consiglio nazionale Ordine dei giornalisti; Alessandra Costante, segretaria generale della Federazione nazionale della Stampa italiana; Stefano Di Battista, presidente Coordinamento delle Associazioni per la Comunicazione; Maarten van Aalderen, presidente Associazione della Stampa Estera in Italia; Mauro Ungaro, presidente della Federazione Italiana Settimanali Cattolici; Fabio Bolzetta, presidente WebCattolici; Assunta Corbo, fondatrice del Constructive Network –  Italia, Jean Marie Montel, presidente della Fédération des Mèedias Catholiques. Modera: Salvatore Di Salvo, segretario nazionale Unione Cattolica della Stampa Italiana.

“Un tempo – hanno detto Vincenzo Varagona e Salvatore Di Salvo, rispettivamente presidente e segretario nazionale dell’Ucsi – il diritto dei cittadini ad essere correttamente informati era garantito da un contesto di tutele, diritti e prassi che purtroppo, nella sostanza, non sono più garantiti ai professionisti dell’informazione. Oggi, troppo spesso, ai giornalisti viene impedito di fare domande a chi è tenuto a fornire risposte. Viene richiesto di raccontare senza poter vedere con i propri occhi e quindi comprendere con la propria mente e il proprio cuore. Informare richiede la possibilità di farsi direttamente un’idea e invece bisogna accontentarsi di quel che dice un comunicato stampa o un’agenzia.

Tutto questo sta uniformando il contenuto dei giornali e dei telegiornali e impedendo ai lettori ed ai telespettatori di formarsi un’opinione neutralizzando il pluralismo dell’informazione. Il prodotto giornalistico per il venir meno di questi elementi ha ormai perso il suo appeal ed è chiamato a competere con una cattiva informazione frutto di “surrogati” che fanno comodo al mercato (in primis, social ed intelligenze artificiali generative), arroganza del potere, assenza di tutele e perdita di umanità nell’esercizio delle funzioni specifiche dell’operatore dell’informazione.  Noi giornalisti e il mondo della comunicazione, in occasione del Giubileo 2025, dovremmo interrogarci per poter trovare nuovi modi per comunicare e poter costruire, insieme, un mondo migliore per essere “Pellegrini di speranza””.  

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Cisal risponde all’appello della Comunità di Sant’Egidio

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CATANIA – Arriva dopo la lettera di Emiliano Abramo della Comunità di Sant’Egidio ai deputati dell’Ars, il supporto del Responsabile dell’Unione provinciale Cisal Catania, Giovanni Lo Schiavo.

Due voci che unite rendono più forte e intenso l’appello per un sostegno concreto ai poveri di Sicilia.Una richiesta di aiuto che arriva nei giorni in cui il Parlamento siciliano è chiamato a definire e approvare la legge finanziaria, un momento cruciale per rispondere alle esigenze di una Sicilia profondamente ferita.

Giovanni Lo Schiavo, rappresentante della Cisal Catania, ha espresso pieno supporto alla Comunità di Sant’Egidio e alla campagna sul Reddito di Povertà sin dall’incontro tenutosi nei giorni scorsi col Presidente Abramo. “Essere d’aiuto al prossimo è un dovere morale e civile”, ha dichiarato Lo Schiavo, confermando l’impegno della Confederazione a promuovere iniziative solidali e a fornire supporto pratico ai più bisognosi.

“La Sicilia ha bisogno di aiuto e tanti sono i temi importanti da affrontare – ha spiegato Lo Schiavo – fondamentali la sicurezza e l’istruzione; un futuro certo per i giovani (la nostra Isola registra tassi allarmanti di Neet, quasi il 45%, e di disoccupazione giovanile, 31,2%, secondo l’Istat). E ancora la questione vivibilità delle città siciliane, visto che otto di queste figurano tra le ultime 25 posizioni per qualità della vita in Italia, secondo il Sole 24 Ore. Serve un sostegno equo e mirato ai Comuni, in base alle reali necessità.

E infine, ma non per ultima – conclude il Responsabile della Cisal Catania – è essenziale rafforzare la cosiddetta ‘legge sulla povertà’, strumento fondamentale per fronteggiare emergenze alimentari, abitative e sociali”.Cisal Catania, dunque, sollecita il Governo Regionale a intervenire con urgenza nella finanziaria, prevedendo misure concrete già nel primo assestamento di bilancio. Perché “l’unica vera alternativa alla sofferenza e alle disuguaglianze è la solidarietà.

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Il Presepe Vivente di Naro, l’unico Presepe Musical di Sicilia

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Naro – Il cuore della tradizione natalizia siciliana torna a battere più forte che mai a Naro con l’inaugurazione della seconda edizione del Presepe Vivente di Naro, l’unico Presepe Musical di Sicilia. Un evento unico nel suo genere, organizzato dai ContemplAttivi, che dal 20 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 accoglierà visitatori da tutta l’isola e oltre nella suggestiva cornice di Casa ContemplAttiva.

Dopo il grande successo della prima edizione, quest’anno il Presepe Vivente Musical si arricchisce di nuove scenografie, musiche originali e coinvolgenti performance teatrali, che trasformeranno il centro storico di Naro in un magico viaggio nel tempo e nello spirito del Natale. L’evento è pensato per tutte le età, regalando momenti di riflessione e meraviglia tra fede, arte e cultura.

Le scene del presepe prendono vita attraverso il talento di artisti locali e non, che guideranno i visitatori in un racconto suggestivo tra canti, musiche dal vivo e coreografie emozionanti. Ogni dettaglio, dalle voci ai costumi, è stato curato con passione per offrire un’esperienza immersiva e indimenticabile.

Casa ContemplAttiva, con i suoi spazi incantevoli, farà da palcoscenico naturale, portando in vita la magia del Natale in un’atmosfera di calore e autenticità.

Il Presepe Vivente sarà aperto al pubblico nei seguenti giorni:

  • Dal 20 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025
  • Ogni sera dalle ore 18:00 alle 22:30

Il Presepe Vivente Musical rappresenta un’occasione unica per valorizzare il patrimonio culturale e artistico di Naro, coinvolgendo la comunità locale e promuovendo la bellezza del territorio. Un invito a scoprire, vivere e condividere il Natale attraverso lo sguardo dell’arte e della tradizione

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