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Parla Enzo Fecondo: “Noi spinti nel vuoto, affrontata una Serie B come fosse la D”

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Una retrocessione amara. Senza lottare. Una sola vittoria in un campionato, quello di Serie B, che doveva rappresentare una vetrina nazionale e che invece è stata soltanto una lenta agonia. La società ha mollato presto la presa, lasciando allenatore e giocatori da soli. Quando si è cercato di provare a salvare in qualche modo la nave dalla tempesta, era troppo tardi. Ha lasciato profonde ferite la stagione appena conclusa dal Gela calcio a 5 in Enzo Fecondo. L’allenatore biancazzurro ha avuto bisogno di un po’ di tempo prima di analizzare quanto accaduto.

Mister Fecondo, possiamo dire che si è chiusa una stagione sportivamente terribile?
«Inizio col dire che le mie parole rappresentano il mio punto di vista, è sempre bene chiarirlo, e non una verità assoluta come invece molti hanno la presunzione di considerare le proprie idee. Da una parte è vero che non siamo stati aiutati ad evitare questa enorme brutta figura, tant’è che nel nostro momento di massima difficoltà siamo stati praticamente spinti nel vuoto con dei tagli fuori da ogni logica che abbiamo accettato per evitare di abbandonare la nave che affondava. Ma dall’altra parte è vero pure che ci siamo nascosti, io come allenatore e i giocatori più esperti, dietro le tante mancanze che comunque ci sono state e che nessuno può negare».
Di chi è la responsabilità di questo fallimento?
«Sono io il primo ad aver fallito. Ho costruito questa squadra con quei ragazzi che meritavano di giocare in questa categoria tanto desiderata, con la convinzione e forse la presunzione di poterci salvare agevolmente. Potrei dire di non esserci riuscito perché la mia testa era sempre altrove per risolvere i mille problemi che spuntavano puntualmente, anche il giorno della partita, e che strada facendo tutto andava a peggiorando. Ma io sono l’allenatore, io ho accettato di continuare nonostante avessi voglia di mollare tutto anche se è troppo facile mollare quando si perde, nonostante avessi mille motivi validi. Non sono riuscito a motivare questa squadra quando aveva bisogno di una forte scossa».
È perfettamente chiaro, dai fatti prima ancora che dalle sue parole, che lei e la squadra siete stati abbandonati dalla società.
«Anche se non sono stato messo nelle condizioni di fare l’allenatore, ho accettato di continuare perché il mio abbandono avrebbe significato l’assenza di figure tecniche e dirigenziali. Però nessuno e dico nessuno dei giocatori ha dato quel qualcosa in più utile alla squadra. I leoni che conoscevo si sono nascosti dietro il “ma”, bisognava accantonare i problemi e concentrarci più sul campo. È mancata quella squadra umile, forte e compatta che, invece di scaricare sempre verso altri le proprie mancanze, avrebbe dovuto accettare i propri limiti e cercare sul campo l’ultimo miracolo».
Una stagione nata male e finita peggio.
«Solo dopo tutte queste disavventure il presidente Maurizio Melfa ha cercato di salvare il salvabile provando ad acquistare qualche giocatore, ma ci siamo accontentati di ciò che abbiamo trovato anche per via di una riforma strana, che impone di avere un solo straniero per squadra. Sappiamo tutti com’è finita la nostra tragica stagione, tutti abbiamo dato molto meno di ciò che serviva per fare il salto di qualità. Anzi abbiamo fatto un passo all’indietro, affrontando una Serie B come fosse una Serie D».
Come lo immagina il futuro?
«Si ripartirà dai giovani e dai veterani più umili, ogni cosa inizia e finisce come accaduto 16 anni fa circa, quando è finito un ciclo nel peggiore dei modi ma da lì siamo ripartiti scrivendo pagine bellissime di sport e soprattutto di rapporti umani che vanno oltre lo sport. Di una cosa sono certo: per continuare ci devono essere le condizioni e soprattutto l’ambizione di crescere e vincere come lo è stato quando ho deciso tre anni fa di ritornare a Gela in una società forte, con un presidente forte e con un palazzetto da Serie A. Altrimenti meglio morire subito che rimanere in agonia, come già successo in passato».

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Giovanni Di Dio vince il torneo provinciale di tennis 4° categoria

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Giovanni Di Dio, del Circolo Tennis dell’Eni Group Club, con il punteggio di  6/0   6/2, è risultato il vincitore assoluto della 3° prova del torneo provinciale di tennis 4° categoria disputato presso il Circolo Tennis dell’eni Group Club a Gela a partire da domenica 4 Maggio.

Alla competizione sportiva, seguita da tanti spettatori appassionati del tennis, hanno partecipato complessivamente 22 giocatori.Il 2° posto è andato a Riccardo Giarratana dell’Eschilo Tennis Club.Giovanni Di Dio 4.2, Testa di serie N° 2, era approdato alla finale dopo aver superato Giorgio Cannizzaro per 6/2   6/2  e  Simone Burgio per  6/3   6/0.

La sezione intermedia del Torneo ha visto primeggiare Giosy Piazza, dell’eni Group Club, contro Marco Privato per 6/0 6/0.Alla fine della manifestazione, e prima della premiazione con targhe ricordo dei Tennisti classificati al 1° e al 2° posto nel Torneo e nella sezione intermedia, il coordinatore del Circolo Tennis Alessandro Piva ha ringraziato tutti gli atleti che con impegno e correttezza sportiva hanno partecipato al Torneo e il Giudice Arbitro Paola Melfa che ha organizzato e diretto questa importante competizione di tennis provinciale.

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Stadio “Presti”, piccoli passi avanti: dopo la palestra, l’impianto di illuminazione

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La stagione calcistica va verso la conclusione, il Gela giocherà in casa sicuramente almeno un’altra partita (si spera siano due), poi sarà tempo di “vacanze” anche per lo stadio “Vincenzo Presti”, il vetusto impianto di contrada Giardinelli. Ma quella che comincerà la prossima estate, la stagione 2025/26, potrebbe essere quella di un cambiamento sostanziale per il look e la funzionalità della struttura.

Cominciati infatti ormai da un mese i lavori per la realizzazione della nuova palestra, nell’area che un tempo accoglieva gli spogliatoi, a breve dovrebbero partire anche quelli riguardanti il nuovo impianto di illuminazione. Un finanziamento regionale già da tempo individuato e bloccato, che però non era ancora arrivato a destinazione proprio perché nei mesi scorsi la Regione aveva richiesto all’ente delle integrazioni documentali.

Due giorni fa è arrivato l’ok definitivo e la cifra di 196mila euro può così approdare nelle casse del Comune: un intervento per il quale il gruppo consiliare del M5S ha voluto sottolineare l’impegno all’Ars dell’on. Nuccio Di Paola, catalizzando le risorse in questione sulla manutenzione straordinaria degli impianti sportivi (in questo caso, lo stadio). Ma non è finita qui, perché l’intervento sulle torri-faro, che prevede un sistema di illuminazione di ultima generazione con tanto di fari a led, costerebbe circa 140-145mila euro.

Rimarrebbe dunque un tesoretto di circa 50mila euro per apportare altre migliorie, ad esempio nell’attuale area spogliatoi, in sala stampa, nei servizi igienici. Propositi che a suo tempo erano stati già annunciati sia dall’assessore allo sport Peppe Di Cristina che dall’assessore ai lavori pubblici Luigi Di Dio. Ma adesso i soldi ci sono e si può davvero intervenire. A piccoli passi verso la normalità, aspettando (buone) nuove sul progetto del restyling definitivo.

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Volley Gela Ecoplast domani alle 17.30 al PalaLivatino contro l’Aurora Siracusa per continuare la “marcia” verso la salvezza

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Il Volley Gela Ecoplast si appresta ad affrontare gli ultimi quattro impegni del campionato di Serie D, sfide che possono essere considerate come delle finali per le ragazze guidate da Giacomo Tandurella a partire dal match di domani, sabato 10 maggio, alle 17:30 al Palalivatino e valevole per la 23º giornata di campionato contro l’Aurora Siracusa.

Le gelesi, reduci da ben sei vittorie consecutive ma ancora al penultimo posto in classifica con 22 punti, ospiteranno la settima forza del torneo a quota 28 e ancora non matematicamente certa della salvezza. Appuntamento ostico dunque per Fargetta e compagne, che stanno compiendo un vero e proprio miracolo sportivo, considerando che alla 16º giornata occupavano l’ultima posizione in graduatoria con 7 punti con ben 13 lunghezze di distanza dal quartultimo posto, adesso distante soltanto 3 punti ed occupato dal Carlentini.

Contro l’Aurora Siracusa, che arriva a questo appuntamento dopo la sconfitta per 3-1 contro la Kentron Enna, servirà l’ennesima grande prestazione caratterizzata da determinazione, grinta e tanta concentrazione per proseguire la serie di risultati positivi, soprattutto in vista dei prossimi due impegni esterni.

(Foto di Vincenzo Bunetto)

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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