“Rompiamo il silenzio: ogni palloncino è una voce contro la violenza”, è stato il motto lanciato dalle dipendenti del Presidio Ospedaliero “Vittorio Emanuele” di Gela, che con una manifestazione mista di nuova consapevolezza e determinazione si sono mostrate unite contro ogni forma di violenza, davanti all’ospedale di Gela. È lì che vanno le donne col volto tumefatto e con i lividi. Quello è il luogo che raccoglie le storie e lì si deve parlare.
Un momento di riflessione e sensibilizzazione ieri mattina presso il PO di Gela. L’ospedale rappresenta spesso il primo luogo dove le donne che subiscono violenza arrivano…spesso anche piccoli segni che prendono l’atto di violenza eclatante. Ma la violenza colpisce anche chi sta attorno alla donna soprattutto i bambini testimoni di atti violenti e portatori nella loro vita futura di un bagaglio di sofferenza che li segnerà tutta la vita. Violenza assistita quella di cui spesso ci dimentichiamo Sanitari ed istituzioni insieme per dire no alla violenza ma anche per lanciare un grido di speranza….per sollecitare la donna a chiedere aiuto.
Il lancio del palloncino rosso è stato un momento emozionante. Il palloncino ha un duplice significato da un lato ricordo delle vittime di violenza dall’ altro simbolo di speranza e di libertà. La libertà a cui la donna deve mirare sia economica che di consapevolezza di sé per poter allontanarsi da chi è causa di violenza
L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con le insegnanti del reparto di Pediatria, che hanno promosso un momento di riflessione e solidarietà in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle celebrata ieri 25 Novembre.
Alle 11:30 tutte le dipendenti delle U.O. hanno raggiunto l’ingresso dell’ospedale, allestito dalle maestre, per lanciare insieme un palloncino, simbolo di libertà.
L’evento ha voluto ispirare ogni donna a credere nelle proprie capacità e nella possibilità di realizzarsi, diffondendo una cultura di crescita personale per dire NO alla violenza. Sono intervenuti : il Direttore Sanitario P.O. “V. Emanuele” di Gela Akfonso Cirrone Cipolla, Valeria Cannizzo, Dirigente Medico Direzione Sanitaria P.O. “V. Emanuele” di Gela, Viviana Altamore vicesindaco del Comune di Gela, Floriana Cascio Presidente commissione Sanità del Comune di Gel, Rosa IudiciPresidente Ass. Diritto & Donna Emanuele ManigliaPresidente Comitato Pari Opportunità presso l’ Ordine degli Avvocati di Gela, M.L. La China dirigente scolastico Istituto Comprensivo “San Francesco” di GelaPromotrici dell’ evento: N.Vella, Dirigente Medico U.O.C. Pediatria P.O. “V.Emanuele” di Gela, Marika Cascino ed Ester M.C. Lombardo, Psicologhe P.O. “V.Emanuele” di GelaMaestre Messina e Salemi”Rompiamo il silenzio: ogni palloncino è una voce contro la violenza “
Gela ed i suoi talenti sempre protagonisti nel mondo delle arti e dello spettacolo.
La terza giornata della Milano Fashion Week si e’ aperta con un talento gelese il cantautore Holy Francisco già conosciuto al grande pubblico per la sua partecipazione a talent nazionali quali Amici ed Xfactor e non be vuole sapere di lasciare il suo sogno di calcare le scene del mondo dello spettacolo e ci riprova. E con successo anche..!
Holy Francisco a sorpresa apre la giornata della fashion week milanese tra lo stupore dei partecupanti indossando un insolito abito di Simon Craker, fatto di biglietti variopinti. Il marchio indossato riscuote molto successo tra i buyer di Hong Kong e Giappone.
Eccolo mentre sfila, con la disinvoltura che lo contraddistingue.
Holy (Francesco Guarnera) si presta alla moda come forma artistica per ricercare , come già fatto nelle sue canzoni, condizioni di rottura. La parola crack, appunto rottura, contenuta nel marchio indossato ne è la dimostrazione. In particolare Holy indossa un capo che è inno al riciclo per un mondo sostenibile da un punto di vista ambientale.
Per chi ha vissuto ed è cresciuto a Gela un inno al riscatto della città. Una città che molto probabilmente i nostri giovani artisti vorrebbero più pulita meno inquinata e magari che possa garantire ai giovani talenti maggiori opportunità.
In occasione della ‘Giornata della memoria’, lunedì 27 gennaio, alle ore 18,00 presso il salone ‘Pio La Torre’ della Cgil di Gela , l’Auser e lo Spi “organizzano un incontro sul tema : “Parricidio e Memoria”, a cura del prof. Luciano Vullo . Interverrà la prof.ssa Tiziana Faraci . Un’occasione per riflettere sull’importanza del ricordo come strumento di consapevolezza nel presente.
“Il Giorno della Memoria ricorda uno dei periodi più oscuri della storia dell’umanità, quando si compì lo sterminio nei campi di concentramento nazisti contro gli ebrei, oppositori, minoranze e persone vulnerabili.
“Commemorare questa tragedia è un dovere morale – dicono il vicepresidente dell’ Auser, C. Guastella ed il responsabile dello Spi Emanuele Scicolone – Ogni essere umano nasce con diritti fondamentali che tutti dobbiamo rispettare, senza distinzione di colore della pelle, lingua, religione, età o condizione fisica. È fondamentale promuovere valori di libertà, uguaglianza e dignità umana. Il caos verso il quale ci stiamo incamminando rischia di produrre sistemi totalitari. Urge proteggere la democrazia . La conoscenza storica come antidoto al male”.
Tornano a lottare per la vivibilità urbana i comitati di quartiere.
Sin quando non saranno definitivamente delineate ed approvate le nuove aree urbane, i presidenti degli storici quartieri restano coesi per il bene della collettività gelese.
Nella serata di martedì, riuniti in assemblea, con voto palese, é stato eletto Coordinatore dei presidenti di Quartiere Salvatore Terlati per il quartiere Settefarine, Vice Coordinatore Salvatore Ciscardi per il quartiere Cantina Sociale e segretario Francesco Di Silvestre per il quartiere Fondo Iozza e Zampogna.
Gli eletti, con in testa il coordinatore Salvaatore Terlati, fermo restando l’autonomia dei singoli quartieri, faranno da collante e saranno sempre pronti a interfacciarsi con gli amministratori locali per ottenere una città più vivibile e con i quartieri di pari dignità.