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Ottava edizione delle ‘Giornate della Legalità’ alla Capuana

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“RipartiAMO Gela con gentilezza” è l’esortazione dell’edizione 2021 delle Giornate della Legalità promosse dal IV Circolo Didattico “Luigi Capuana” con la direzione di Agata Gueli. Dal 21 al 27 maggio, la scuola di via Palazzi ospita docenti ed esperti che interagiscono gli alunni opportunamente indottrinati dagli insegnanti.

Lunedì 24 maggio, alle ore 9.30, chiusura del progetto “Piantiamo il seme delle legalità” con il dottore forestale Orazio Antonio Giudice. Appuntamento alla scuola dell’infanzia “Benedetto Croce”.

Saranno Giovanni Iudice, don Giuseppe Fausciana e Cristian Malluzzo, rispettivamente artista e pittore, direttore regionale della Pastorale Universitaria e scolastica e assessore alla Pubblica Istruzione del comune di Gela ad occuparsi di conversazioni post-covid su “RipartiAMO in bellezza”. L’incontro è fissato alle ore 9.30 di martedì 25 maggio. Nel pomeriggio dello stesso giorno tornerà Francesco Pira con il secondo corso di aggiornamento online dal titolo “Nuovi processi educativi”.

La manifestazione terminerà il 27 maggio. Alle ore 9 è prevista la chiusura del modulo pon “Navighiamo insieme per sconfiggere Capitan Saevus” che ha visto impegnati gli alunni con il prof. Pira e la tutor Antonella Paxia. L’incontro sarà moderato da Sandra Pistritto, presidente del Consiglio di Circolo.

“Il programma pensato per questa edizione ci aiuterà a riflettere sul ruolo e i rischi del web nell’era della pandemia – dice il Dirigente Gueli – e con l’aiuto degli esperti capiremo cosa è cambiato nelle nostre vite digitali durante la pandemia . Sarà il momento giusto per stabilire cosa serve per ripartire assieme, accomunati tutti dalla voglia di riscoprire la bellezza delle cose che ci circondano”.

L’ottava edizione di quest’anno è iniziata venerdì 21 maggio alle ore 11.15, con l’intervento online della scrittrice Flavia Franco che converserà con gli alunni delle classi 3E e 3F – preparati dalle insegnanti Orlando e Di Prima – attorno al suo libro “La leggerezza delle nuvole”.

Nel pomeriggio invece, sarà il prof. Francesco Pira, sociologo e docente di Comunicazione e giornalismo presso l’Università di Messina a discutere delle “Insidie del web” con il primo incontro di un corso di aggiornamento online su media educazione e cyber sicurezza.

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“No a qualsiasi forma di comportamento violento o discriminante”

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In occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, nell’ambito delle iniziative di comunicazione e responsabilizzazione intraprese dall’Arma dei Carabinieri mirate a rafforzare la consapevolezza e l’impegno sul delicato tema, rappresentanti del Comando Provinciale Carabinieri di Caltanissetta sono intervenuti alla manifestazione “Una Gerbera Rossa contro la violenza sulle Donne” organizzata dal Comune di Caltanissetta presso il Teatro “Regina Margherita”.

Il Comandante Provinciale, Colonnello Alessandro Mucci, ha voluto evidenziare l’impegno profuso dell’Arma nella lotta alla violenza contro le donne e le diverse iniziative nel tempo intraprese, tutte accomunate dal dire fermamente “No!” a qualsiasi forma di comportamento violento o discriminante – sia fisico che psicologico.I Carabinieri sono quotidianamente in prima linea non solo nelle attività di contrasto delle diverse fattispecie di reato, ma anche nella prevenzione attraverso la diffusione di materiale informativo, di locandine, mediante la pubblicazione di video sui propri canali social, la realizzazione di spot, come quello che ha visto la partecipazione del presentatore Carlo Conti, per invitare le donne a “fare il primo passo” informandole sull’esistenza di misure di natura legale, ma anche di supporto psicologico, lavorativo ed economico a sostegno delle vittime. E ancora le tante occasioni di incontro con le scuole e le comunità, e la sezione dedicata al “codice rosso” sul sito istituzionale www.carabinieri.it.Da un punto di vista più propriamente operativo, sono stati illustrati i progetti avviati dall’Arma in tema di prevenzione e sul contrasto della violenza di genere: nel 2009, è stata istituita la Sezione Atti Persecutori, nell’ambito del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (Ra.C.I.S.), per svolgere studi e analisi del fenomeno e delineare le strategie di prevenzione e di contrasto. Dal 2014, l’Arma si è dotata di una “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, costituita da ufficiali di polizia giudiziaria (Marescialli e Brigadieri), con una formazione certificata nello specifico settore, che rappresentano veri e propri punti di riferimento per il personale dei Reparti sul territorio nazionale (a oggi sono stati formati 864 operatori). E ancora il ruolo fondamentale svolo dalle Stazioni Carabinieri, primo sportello di ascolto per le vittime. Il Comandante Provinciale ha poi ricordato il progetto denominato “Una stanza tutta per sé” (dal nome del saggio di Virginia Woolf sul tema delle ingiustizie sociali e sulla mancanza di libertà d’espressione dalle donne a inizio del Novecento), con la preziosa collaborazione di Soroptimist Italia, che ha consentito di allestire nelle caserme dell’Arma distribuite sul territorio nazionale circa 200 stanze dedicate all’ascolto delle vittime di violenza domestica e di genere, in un contesto dedicato e assolutamente riservato in grado di trasmettere una sensazione di accoglienza e attenzione per le sofferenze subite. Approfondimenti sul tema sono stati in seguito offerti, nel corso della manifestazione, dal Comandante della Compagnia di Caltanissetta Capitano Stefano Martorana, che ha affrontato ulteriori aspetti in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno, ricordando come l’impegno prioritario dell’Arma sia quello di garantire la sicurezza delle donne e prevenire situazioni che possano degenerare, prestando particolare attenzione anche ai cosiddetti “reati spia”. Quello della violenza di genere è un grave fenomeno di natura culturale e sociale, contro il quale le sole misure restrittive non bastano, dovendosi, invece, ritenere imprescindibile un processo evolutivo della componente antropologica che vada di pari passo con il mutevole e rapido cambiamento della società.

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“Vucchi i l’arma”, l’attrice Ester Pantano incontra i giovani del comprensivo “Gela Butera”

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L’Istituto Comprensivo “Gela Butera” ha ospitato un evento che ha unito cultura, arte e impegno sociale in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. L’attrice Ester Pantano, nota per il suo impegno nell’uso dell’arte come strumento di sensibilizzazione, ha guidato una mattinata intensa con la sua coinvolgente interpretazione in “Vucchi i l’arma”, monologhi e canti con un obiettivo chiaro: stimolare la riflessione sulla violenza di genere e sull’importanza di costruire una società più giusta e inclusiva.

L’incontro, pensato per gli studenti delle scuole medie, ha avuto un impatto significativo, non solo per la rilevanza del tema trattato, ma anche per il modo in cui è stato presentato. Pantano ha proposto una performance artistica che mescolava poesia, racconto, canto accompagnata da riflessioni e testimonianze. Ogni opera, ogni gesto, è stato pensato per esprimere il dolore, la resistenza e la speranza che caratterizzano le esperienze delle donne vittime di violenza, ma anche per invocare un cambiamento radicale della mentalità collettiva.

Durante l’incontro, Ester Pantano (accompagnata dalla chitarra del musicista docente Peppe Milia) ha coinvolto attivamente gli studenti, invitandoli a riflettere sul ruolo che ognuno di noi può avere nella lotta contro ogni forma di violenza e discriminazione. L’arte, come sottolineato dall’attrice, si è rivelata uno strumento potente per affrontare temi delicati. Le opere di Pantano hanno trasmesso un messaggio forte e chiaro: la violenza sulle donne non è solo un problema individuale, ma una questione che riguarda tutti, uomini e donne, giovani e adulti.

Durante l’evento sono intervenuti anche il dirigente scolastico Rocco Trainiti e la psicologa Silvia Gradito. La giornata si è conclusa con una riflessione collettiva e un impegno simbolico da parte degli studenti, che hanno scritto e firmato un “manifesto contro la violenza”, esprimendo la loro volontà di contribuire alla costruzione di una società più equa e rispettosa.

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Flashmob della “Romagnoli” in piazza San Giacomo per dire “no” alla violenza di genere

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Flashmob con le classi quinte della primaria dell’istituto comprensivo “Ettore Romagnoli”, questa mattina, davanti il sagrato della chiesa di San Giacomo: una iniziativa realizzata in occasione del 25 novembre per sensibilizzare alla non violenza sulle donne.

Gli alunni, guidati dai loro insegnanti, hanno esposto anche cartelloni e indossato abiti e accessori colorati di rosso, manifestando il loro impegno per la promozione della cultura della non violenza. Un momento che ha anche colpito l’attenzione di numerosi passanti.

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