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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

Orlando (Db) sulla raccolta firme: esposto? Chi l’ha visto

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Da sabato a lunedì scorsi, su iniziativa di un comitato di cittadini, denominato SOS ospedale Vittorio Emanuele, è stato promossa una raccolta di firme di adesione alla presentazione di un esposto alla procura della Repubblica; l’iniziativa è stata sostenuta anche dal PD locale ed altri; sembra che siano state raccolte oltre tremila firme che può sembrare una cifra alta o bassa a seconda delle valutazioni delle posizioni. Premesso che noi di Diventerà Bellissima osserviamo l’andamento della sanità gelese con scrupolo e severità, perché la salute e le cure dei cittadini sono un bene assoluto privo di colorazioni politiche relazionandoci costantemente con gli operatori della sanità locale, ma soprattutto con gli organi della direzione sanitaria e soprattutto con l’assessore regionale Razza. È il modo più concreto e politico per esigere risposte e rendersi conto che gli interlocutori non sono soggetti da codice penale, né protagonisti di una indolenza preconcetta a violare i propri doveri e le proprie responsabilità. È indubbio che la ultra decennale non adeguata attenzione alle dotazioni di mezzi e personale del nostro ospedale, la cui responsabilità coinvolge in toto quanti oggi gridano allo scandalo, sono stati messi a dura prova dalla forza della pandemia che non sta risparmiando negli affanni nessuna struttura ospedaliera su tutto il territorio nazionale. Ma tornando alla iniziativa sulla raccolta firme, momento di democrazia indiscutibile, non ci fa esimere da una valutazione fortemente negativa sulle modalità di forma e di merito. Personalmente più volte durante le tre giornate della raccolta firme, mi sono recato sul posto osservando come i firmatari, persone anche amiche e di pregio culturale, posteggiando anche in doppia fila, di fretta si avvicinavano al gazebo e mostrando un documento, apponevano una firma, per poi ripartire.
Se firmavano per aderire ad un esposto alla procura, bisogna chiarire che la natura giuridica dell’ esposto differisce dalla denuncia o dalla querela, in quanto mira a chiedere a chi preposto a riceverlo di accertare se vi siano fatti degni di reità e di conseguenti responsabili. Ne consegue che i promotori dell’ esposto non solo non sanno se i fatti di cui si lagnano costituiscono reato, ma si guardano bene anche di fare nomi, quindi di eventuali responsabili. Perché quindi l’esposto? Perché una denuncia o una querela li avrebbe esposti a delle responsabilità in ordine alle accuse, mettendo in rilievo la forte insicurezza della iniziativa.
Ma ci chiediamo anche: i firmatari dell’adesione, a cosa hanno aderito se non hanno letto nulla riguardo il contenuto dell’ esposto non avendone avuto il tempo dato che, come sopra scritto, ho avuto modo di constatare che tutto è stato compiuto in meno di un minuto.
Ma sorge anche un altro interrogativo: l’esposto è stato già scritto e si conosce il contenuto? Delle due una: o l’esposto è stato già scritto ed i firmatari hanno solo aderito all’odore dell’esposto stesso, oppure non è stato ancora scritto e sempre i firmatari hanno detto sì a qualcosa di ancora inesistente.
Io la chiamerei una forma di democrazia a ogni chiusi o di simpatia.

Michele Orlando, commissario cittadino Diventerà bellissima

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“Un dono significativo per l’ospedale Vittorio Emanuele di Gela”

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Riceviamo e pubblichiamo una nota del Direttore di Presidio dell’ospedale Vittorio Emanuele, dott. Alfonso Cirrone Cipolla

“Desidero esprimere il mio più sincero ringraziamento al Kiwanis Club di Gela, e in particolare alla Presidente Dott.ssa Rita Domicoli, a nome della Direzione Strategica Aziendale, per il generoso dono di due splendidi vasi in ceramica di Caltagirone destinati al nostro ospedale- dice il Direttore Medico del PO Vittorio Emanuele di Gela Dott Alfonso Cirrone Cipolla-

Questo gesto ha tre significati fondamentali:
1. Il dono in sé, che rappresenta un segno tangibile di cura, amore e appartenenza da parte di una grande associazione verso la nostra struttura sanitaria. È un gesto che ci ricorda quanto sia importante il sostegno della comunità e la vicinanza agli operatori sanitari.
2. Il simbolo: I vasi, realizzati in ceramica di Caltagirone e decorati con la raffigurazione della Trinacria, saranno destinati alla nuova sala d’attesa del PO di Gela, al piano terra. Un simbolo forte e significativo, dato che la prima Trinacria fu rinvenuta nel nostro territorio, precisamente in un vaso, ed è oggi esposta nel Museo di Agrigento.
3. L’aspetto educativo: Questi vasi non sono solo un ornamento, ma anche un messaggio. Saranno utilizzati per raccogliere i rifiuti e rappresenteranno un forte segnale di educazione civica: mantenere l’ospedale pulito è un impegno di tutti noi. Un gesto che ci invita a rispettare l’ambiente e a prenderci cura di ciò che ci circonda.

Ancora grazie al Kiwanis di Gela e alla sua presidente Dottssa Tita Domicoli per questa iniziativa che, oltre a decorare la nostra struttura, arricchisce il nostro ospedale di valori fondamentali”.

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“Una politica piccola,una visione senza autorevolezza”

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Dal movimento politico PeR riceviamo e pubblichiamo:


La Politica è dialogo, confronto, anche scontro ma mai deve perdere il senso del rispetto e dell’educazione istituzione.
Ci sara pure un motivo del perché le massime cariche istituzioni non si presentano mai.
A casa mia se invito qualcuno anche se non condivido il suo modo di operare lo accolgo e lo metto a suo agio ( si chiama educazione ), poi dico quello che penso e magari lo critico e faccio valere le mie posizioni. Altrimenti non faccio alcun invito.

Quello che si è consumato ieri l’altro in Consiglio Comunale ha reso la Politica delle istituzioni piccola e senza una visione, senza l’autorevolezza che il ruolo di chi rappresenta le istituzioni deve sempre garantire; decoro, accoglienza ed educazione. Le aspre e dure reazioni devono essere sempre politiche, con proposte utilizzando i poteri che si hanno a disposizione: denuncia, sanzioni, proteste e proposte, ma mai perdere l’educazione e il decoro istituzionale. Come #PeR abbiamo già comunicato che faremo a breve un incontro con delle proposte serie e concrete per la sanità ed i servizi sanitari, le liste di attesa, l’utin e avere anche chiarimenti sui 170 posti, delle 44 unità tra medici, psicologi, infermieri, Oss e tecnici, incontro già fissato. Per dare risposte ai cittadini occorre fare squadra e fare proposte.

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“Se ne faccia una ragione Di Paola, il modello Gela non esiste più”

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Dai dirigenti provinciali di Forza Italia Enzo Cirignotta e Nadia Gnoffo riceviamo e pubblichiamo

Dopo l’Agorà Gela, l’onorevole Di Paola lancia l’Agorà Sicilia per le elezioni provinciali di II livello, ignorando scientemente le contraddizioni che continuano ad emerge nel tanto conclamato modello Gela.Già in occasione dell’assemblea indetta da Cateno De Luca all’Hotel San Paolo di Palermo, e stato definitivamente archiviato il “Modello Gela”, tanto esaltato dal movimento 5stelle.Riteniamo imbarazzante l’approccio del leader regionale dei cinque stelle che con un accorato appello, ha tentato invano di convincere l’On.le De Luca a sostenere il suo progetto. Non nascondiamo il senso di mortificazione che abbiamo provato, come cittadini gelesi, dinanzi all’approccio commiserevole di un parlamentare regionale che ha partecipato all’assemblea con il solo obiettivo di elemosinare sostegno politico da De Luca, che negli anni non ha perso mai occasione per prendere le distanze proprio dallo stesso Di Paola. Addirittura, il leader del movimento Sud Chiama Nord, con un comunicato pubblico sulla capacità politica del deputato pentastellato, ha cosi dichiarato “…il tuo quoziente politico-intellettivo è rimasto quello dei cartoni animati”. Se ne faccia una ragione Di Paola, il “Modello Gela” non esiste piu!


Ci aspettavamo una presa di posizione coerente e consequenziale sia del primo cittadino che dello stesso Franzone. Come prevedibile, invece, siamo costretti a leggere banali giustificazioni rese al solo fine di tenere in piedi il fantomatico “Modello Gela”. La falsa Agorà politica, basata su accordi tra soggetti politici eterogenei, rafforzata al turno di ballottaggio da inciuci, accordi sottobanco e trasversalismi, si trova gia in dirittura di arrivo. Dalla chiusura delle urne, che ha visto l’elezione di Terenziano Di Stefano a Sindaco di Gela, non si fa altro che parlare di cambi in giunta per onorare gli impegni elettorali più o meno chiari, che determineranno inevitabilmente una modifica della rappresentanza, con conseguenze negative sulla continuità dell’azione amministrativa.

Il tanto decantato progetto di governo della città di Gela, a trazione Di Stefano/Di Paola, alla luce delle recenti vicende politiche regionali, trascinerà inevitabilmente la nostra città verso l’isolamento politico.

Agora` politica anche in Sicilia per le elezioni di secondo livello dei Liberi Consorzi? Mera utopia.

Anche perché, il centrodestra regionale ha siglato un accordo per presentare candidati Presidente unitari in tutti i sei Liberi Consorzi.

Il tentativo di Di Paola & company, per arrivare all’elezione di un Presidente del Libero Consorzio a trazione PD/5Stelle, attraverso trasversalismi ed accordi spuri, è destinato miseramente a fallire.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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