Caltanissetta – Questa mattina la Polizia di Stato, nel corso delle indagini preliminari, ha eseguito dieci misure cautelari personali emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica Distrettuale Antimafia di Caltanissetta.
Ai dieci indagati è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere in quanto gravemente indiziati di aver fatto parte di un’associazione per delinquere che aveva come fine il traffico di sostanze stupefacenti.
Alcuni degli indagati avrebbero anche estorto del denaro ai clienti che non avevano onorato debiti di droga. Ad alcuni dei presunti appartenenti all’associazione è stata anche contestata l’aggravante della disponibilità di un’arma, stante quanto emerso dalle intercettazioni. Le indagini della Squadra Mobile, iniziate nel mese di febbraio 2023, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli odierni arrestati, i quali, secondo la prospettazione formulata dall’Ufficio di Procura e accolta dal Gip associati tra loro, si sarebbero occupati di rifornire di sostanza stupefacente, del tipo cocaina, decine di acquirenti. La sostanza oggetto di vendita, secondo quanto emerso dalle attività investigative e contenuto nell’ordinanza cautelare, sarebbe stata consegnata agli acquirenti presso il domicilio degli indagati o nei pressi della fontana del “Tritone” a Caltanissetta (da qui il nome dell’operazione).
Secondo l’esito delle registrazioni delle telecamere installate dalla Polizia di Stato sarebbero centinaia gli scambi di droga anche presso il domicilio degli indagati. Ad alcuni degli indagati è stata contestata anche l’aggravante della dedizione all’uso di sostanze stupefacenti.
La cocaina, in alcune occasioni, sarebbe stata preparata su una lastra di marmo e consumata in gruppo dagli acquirenti. Secondo i gravi indizi ritenuti nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, si sarebbero verificati anche gravi pestaggi decisi dai vertici dell’associazione finalizzati al recupero del corrispettivo illecito delle cessioni. Durante le indagini, la Squadra Mobile ha operato arresti e sequestri di sostanze stupefacenti per oltre un chilogrammo di cocaina. Inoltre, è stato sequestrato denaro, provento dell’attività illecita del traffico di stupefacenti, per oltre 75mila euro.
La Squadra Mobile di Caltanissetta non esclude alcuna ipotesi dopo il rinvenimento del cadavere di un uomo di 70 anni con profonde ferite alla testa. La macabra scoperta, all’alba di oggi, nell’appartamento dell’anziano in via Lunetta, alla periferia est del capoluogo.Sul posto sono intervenute una ambulanza del 118, la polizia e il medico legale. L’uomo abitava con alcuni familiari. Nell’abitazione sono in corso i rilievi della polizia scientifica.
Pozzallo – I militari della Stazione hanno eseguito un fermo di indiziario nei confronti di una 59enne straniera, senza fissa dimora, poiché responsabile del reato di rapina aggravata.
La donna si era recata presso un noto ristorante della città marinara per pranzare, fruendo così del relativo servizio. Dopo essersi ristorata, invece di recarsi alla cassa ed ottemperare al pagamento, si è allontanata con fare sospetto dal ristorante senza pagare. Motivo per cui, il personale del locale, accortosi dell’atteggiamento e delle intenzioni della donna, si è posto alla sua ricerca per le strade cittadine fino a raggiungerla.
La straniera, invece che scusarsi e procedere al pagamento di quanto dovuto, ha ben pensato di estrarre dalla sua borsa un coltello e minacciare i presenti. Vista la situazione e senza assecondare la violenza della donna, i dipendenti del locale hanno assunto la saggia decisione di desistere dal proseguire nel loro tentativo di ottenere quanto richiesto, denunciando l’accaduto ai militari della locale
I Carabinieri si sono messi alla ricerca della donna e, grazie anche alla visione delle immagini dei vari sistemi di videosorveglianza, non hanno avuto dubbi in merito alle sue responsabilità. Infatti, notiziata la Procura della Repubblica di Ragusa, si è proceduto nell’immediatezza al fermo di indiziato di delitto, visti i gravi indizi di colpevolezza ed il fondato pericolo di fuga della donna, considerata anche la mancanza di una fissa dimora da parte della stessa. A seguito delle tradizionali formalità di rito, l’interessata è stata condotta presso la Casa Circondariale di Catania, misura resasi necessaria per limitare la sua indole, nettamente contraria al rispetto delle basilari norme sociali, e vista la sussistenza di un quadro indiziario grave in ordine al reato commesso. Anche in questo caso la sfrontatezza della protagonista della vicenda è stata contenuta grazie al tempestivo intervento dei militari, che hanno assecondato la giusta decisione delle vittime di questa rapina, ossia quella di rivolgersi alle forze.
Servizi straordinari di prevenzione e controllo del territorio ad alto impatto, disposti dal Prefetto di Caltanissetta e definiti con ordinanza del Questore, sono stati eseguiti a Gela. Equipaggi della Polizia, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza hanno proceduto al controllo di persone e mezzi, eseguendo diverse perquisizioni personali e domiciliari alla ricerca di armi e droga. Al termine dei servizi sono state eseguite sei misure cautelari per reati contro il patrimonio, segnalati otto assuntori di sostanze stupefacenti con sequestro di cocaina, marijuana e hashish, controllati quattro esercizi commerciali e rilevate sanzioni amministrative e al codice della strada per complessivi 12 mila euro.