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Cronaca

Operazione “H24 Store”: la Polizia sta eseguendo 13 misure cautelari

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L’ hanno chiamata “H24 Store”, l’operazione di polizia giudiziaria con la quale la Polizia sta eseguendo 13 misure cautelari per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, furti e ricettazione. 

E’ stato sgominato un gruppo criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti che operava nel comprensorio gelese. 

 La Polizia di Gela, sin dalle prime ore di oggi, sta eseguendo un’ordinanza di 13 misure cautelari, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela, su richiesta della Procura della Repubblica, per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, furti e ricettazione.

Gli arresti sono stati eseguiti con l’ausilio della Squadra Mobile di Caltanissetta, del Reparto Prevenzione Crimine di Palermo e di unità cinofile della Polizia di Stato.

I particolari saranno esposti alle 10.00 nel corso di una una conferenza stampa che si terrà presso la Procura della Repubblica di Gela.

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Cronaca

Antidroga, documentate 772 cessioni di cocaina. Tra i clienti, numerosi professionisti della “Gela bene”

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Dopo i cinque arresti del 13 novembre scorso (tre in carcere e due ai domiciliari), per porto e detenzione illegale di armi da guerra, oggi la Polizia del locale commissariato ha eseguito un ulteriore blitz nei confronti di altre 13 soggetti in esecuzione di un’ordinanza applicativa di misure cautelari (nove in carcere, tre agli arresti domiciliari, e una misura non custodiale), per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, furti e ricettazione.

L’attività investigativa, diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica, retta da Salvatore Vella, è stata delegata al personale del Commissariato di Polizia ed è stata svolta attraverso l’uso di sistemi di videosorveglianza, intercettazioni telefoniche, ambientali, attività di controllo, osservazione e pedinamento. Le indagini, ottimamente svolte dalla Polizia, hanno consentito di accertare un’articolata attività di traffico e spaccio di cocaina, hashish e marijuana a Gela, tra giugno 2022 e gennaio 2023, oltre alla disponibilità di armi e il compimento di diversi reati predatori, anche violenti, da parte degli indagati. Nel corso delle indagini, i poliziotti hanno documentato 772 cessioni di cocaina, effettuato diversi sequestri della sostanza stupefacente a riscontro dell’attività, ed eseguito tre arresti in flagranza di reato. Lo spaccio delle dosi di cocaina, in alcuni casi, avveniva sotto il domicilio dello spacciatore; in altri casi, invece, con la consegna della droga a domicilio, anche a professionisti gelesi, disposti a pagare somme fino a 500 euro per le dosi di cocaina acquistate. Sono stati, inoltre, accertati diversi reati commessi da alcuni degli odierni indagati, quali furti in abitazione e ricettazione. Tra i reati commessi sono state contestate precise responsabilità anche in ordine al furto di un Fiat Ducato di proprietà del comune di Gela; al furto di detersivi asportati da un deposito di un commerciante di Gela, del valore di circa 3.600 euro, la refurtiva veniva successivamente acquistata e venduta al dettaglio da un altro commerciante gelese (indagato), nel suo esercizio commerciale che era ben consapevole che si trattava di merce rubata e di un furto in abitazione. In quest’ultimo caso uno degli indagati avrebbe pianificato, e fatto realizzare da tre complici, il furto nell’abitazione della propria fidanzata, approfittando dell’assenza dei genitori di quest’ultima, dando indicazioni ai sodali di dove si trovassero i gioielli e gli altri beni di valore da rubare. L’applicazione delle misure cautelari è stata eseguita dal personale del Commissariato di Gela, diretto da Felice Puzzo, con l’ausilio di personale della Squadra Mobile di Caltanissetta, del Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato di Palermo e di unità cinofile della Polizia.

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Cronaca

Arrestate 4 persone nell’ennese

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Enna – Stamattina, a seguito di indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Caltanissetta, la Polizia ha eseguito l’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal G.I.P. di Caltanissetta, nei confronti del presunto referente dell’articolazione mafiosa operante nel territorio di Agira e di altre tre persone ritenute vicine .

L’attività di indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Caltanissetta, e condotta dalla Squadra Mobile di Enna e dal Commissariato di P.S. di Leonforte, ha consentito di raccogliere gravi indizi in ordine al tentativo – da parte di un soggetto già condannato per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso – di riprendere il controllo del territorio di Agira, avvalendosi di un riconosciuto prestigio mafioso, appoggiandosi alla locale manovalanza e cercando di coltivare i rapporti associativi con personaggi della stessa o di altre organizzazioni attive nei territori vicini.

Numerosi i reati – tipici della cosiddetta “mafia rurale” – per i quali il giudice ha riconosciuto la sussistenza della gravità indiziaria, tra i quali associazione per delinquere di stampo mafioso estorsione, furto, danneggiamento seguito da incendio, commessi mediante un sistematico ricorso alla violenza e all’intimidazione per imporre il proprio volere nella gestione dei pascoli e dei terreni.

https://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/92b2eb10-e899-11ef-a393-736d736f6674

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Cronaca

Siciliacque. Federenergia Cisal proclama lo sciopero per il 17 febbraio

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Palermo – Non solo l’ acqua più costosa ma anche i dipendenti che scalpitano. “I lavoratori di Siciliacque sono stanchi di promesse e impegni non mantenuti: per garantire il servizio idrico in Sicilia servono investimenti e assunzioni – dice Raffaele Loddo per la segreteria regionale di Federenergia Cisal –

Per questo Federenergia Cisal ha proclamato lo sciopero di un’ora per il prossimo 17 febbraio, che si aggiunge a quelli già svolti nei giorni scorsi.

Nel pieno di una gravissima crisi idrica che attanaglia la nostra Regione, non si può pensare di far ricadere il peso della gestione del servizio sui lavoratori che finora con grande senso di responsabilità si sono fatti in quattro per evitare ulteriori disagi ai cittadini.

Chiediamo un’assunzione di responsabilità da parte della politica e dell’azienda”.

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